NICCOLÒ ORSINI Dei conti di Sovana e di Pitigliano.
Signore di Bracciano, Sorano, Formello. Figlio di Bertoldo Orsini, fratello di Gentile Orsini, padre di Aldobrandino Orsini.
+ 1445 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1406 |
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………….. | Napoli | Antipapa |
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Lazio |
Milita agli ordini di Paolo Orsini di cui è luogotenente. |
Dic. |
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Lazio |
Presenzia in San Pietro a cerimonie indette in onore del nuovo papa Gregorio XII. |
1407 |
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Mar. | Chiesa |
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Lazio |
Stipula per conto di Paolo Orsini una condotta di 550 lance, fra vive e morte, con lo stato della Chiesa: l’atto viene firmato a Roma nel palazzo pontificio dal camerario. E’ perdonato dalle censure in cui è incorso in precedenza; restituisce Orte e Vassanello che sono in suo potere in cambio di 5000 ducati. |
Ago. | Chiesa | Fermo |
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Marche e Lazio |
Fronteggia Gentile e Ludovico Migliorati. Sulla fine del mese affianca Paolo Orsini nel sedare in Roma un tumulto sorto nel Campidoglio. |
1408 | Napoli | Siena | Toscana | Affianca il padre Bertoldo contro i senesi. | |
1409 |
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Ott. | Napoli | Antipapa |
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Lazio |
A Roma. Ha l’incarico di sovrintendere alla difesa di Castel Sant’Angelo. |
1410 |
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Mag. | Antipapa | Napoli |
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Lazio |
Affianca Paolo Orsini. Alla morte dell’ antipapa Alessandro V rientra a Roma con Paolo e Jacopo Orsini. |
1414 |
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Lug. |
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Umbria |
Viene fatto imprigionare a Perugia dal re di Napoli Ladislao d’Angiò perché sospettato di tramare ai suoi danni con Paolo ed Orso Orsini: rilasciato quasi subito deve dare in ostaggio al sovrano il figlio Aldobrandino. |
1415 |
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Dic. | Fuoriusciti | Viterbo |
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Lazio |
Coadiuva con Paolo Orsini i fuoriusciti di Viterbo contro i Gatti: è obbligato a ritirarsi a Santa Maria del Paradiso quando i suoi soldati sono avvistati dalle sentinelle mentre stanno scalando le mura della città. Seguono al tentativo alcune scaramucce alla torre di San Francesco ed alla Porta di San Matteo: dopo otto giorni è costretto a levare il campo. |
1416 |
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Ago. | Perugia | Montone |
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Umbria Lazio |
Milita nelle compagnie di Paolo Orsini. E’ battuto a Colfiorito dal Tartaglia e da Ludovico Colonna: si dà alla fuga all’uccisione del suo capitano. Viene inseguito da Tartaglia. Catturato, è rinchiuso nel carcere di Orte. |
………….. | Pitigliano | Siena |
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Toscana e Lazio |
Combatte i senesi; è costretto a rinserrarsi in Orte. |
1417 |
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Giu. | Chiesa | Perugia |
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Lazio |
Affianca Muzio Attendolo Sforza nella sua azione volta a liberare il cardinale Giacomo Isolani assediato in Castel Sant’Angelo da Braccio di Montone. |
Sett. | Pitigliano | Siena |
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Toscana |
Attaccato nuovamente dai senesi deve cedere Pitigliano a Ranuccio Farnese. Si dà in accomandigia alla repubblica. |
1419 |
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Mag. giu. | Chiesa | Perugia |
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Umbria e Lazio |
Agli stipendi del papa Martino V. Rompe una tregua in essere per invadere le terre di Amelia, Orte ed Orvieto. Si porta a Roma con lo Sforza, Leonello da San Severino e Nanni di Spinello: al campo dissuade il capitano generale ad assalire i nemici fermi a Castel Cardinale nei pressi di Toscanella (Tuscania); ritorna verso Viterbo e si allontana dal resto delle schiere provocando lo scompiglio nel resto dell’esercito. Braccio di Montone approfitta della situazione per attaccare e sconfiggere gli sforzeschi. Niccolò Orsini è accusato di essersi accordato con il capitano avversario dopo avergli inviato un suo uomo d’arme Vanni del Rota. Entra in Viterbo a bandiere spiegate per la Porta di Santa Lucia. |
………….. | Perugia | Chiesa |
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Umbria |
Si trasferisce nell’ orvietano da dove controlla i movimenti dello Sforza. |
1423 |
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………….. | Pitigliano | Chiesa |
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Lazio |
Compie azioni di brigantaggio ai danni dei pellegrini che si recano a Roma. E’ assalito dai pontifici che gli tolgono quattro località. |
Sett. | Firenze | Milano |
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Lombardia |
Si reca a Milano. Al rientro passa al servizio dei fiorentini. |
1424 |
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Lug. |
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Romagna |
All’assedio di Forlì; prende parte con Carlo Malatesta alla battaglia di Zagonara. |
1425 |
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Feb. |
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Romagna |
Appoggia Niccolò Piccinino in una scorreria in Val di Lamone. Con Ludovico Manfredi ed Antonio da Pontedera ha l’incarico di entrare nella valle dall’alto e di venire incontro al resto dell’esercito fiorentino nel piano. Cade però in un agguato tesogli dagli abitanti: sconfitto alla Pieve di Ottavio viene ferito alla gola ed è catturato con il Piccinino, Francesco Orsini e Niccolò da Tolentino per un totale di 400 cavalli. Condotto a Faenza da Guidantonio Manfredi, viene presto liberato. |
Sett. |
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Toscana |
E’ contattato dal duca di Milano Filippo Maria Visconti per passare ai suoi stipendi: i fiorentini sono subito informati di questa possibilità dal cardinale Girolamo Orsini. |
1436 |
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Lazio |
Il papa Eugenio IV gli conferma i privilegi ed i feudi che gode nel regno di Napoli, nonché la signoria di Bracciano, di Galeria e di Formello. |
1443 |
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Feb. |
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Campania |
E’ uno dei sei baroni della famiglia Orsini che intervengono al parlamento generale del regno di Napoli tenuto dal re Alfonso d’Aragona. |
1445 |
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Muore. |
CITAZIONI
“Fu uomo molto dedito all’armi e in quelle riuscì mirabilmente.” GAMURRINI