GIACOMO COLONNA Signore di Palestrina. Nipote di Nicola Colonna.
+ 1420 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1409 |
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Ott. | Antipapa | Napoli |
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Lazio |
Milita al servizio dell’antipapa Alessandro V contro il re di Napoli Ladislao d’Angiò. Si muove verso Roma con Paolo Orsini; è fronteggiato da Pieretto de Andreis. |
1410 |
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Giu. |
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Lazio |
Alla guardia di Roma. Sorveglia il tratto di mura tra Porta Maggiore e Porta Asinaria. Tartaglia riesce a superare la sua resistenza attraverso una breccia nei pressi di Santa Croce. |
1414 |
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Mag. | Antipapa | Napoli |
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Lazio |
Al servizio dell’ antipapa Giovanni XXIII. Viene attaccato nei suoi possedimenti dal conte di Belcastro. |
Lug. |
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Lazio |
Sconfitto, è costretto a trasferirsi a Roma ed al palazzo di San Crisogono giurare fedeltà al re: dopo due ore esce dalla città e fa rientro a Palestrina. |
Sett. | Napoli | Roma |
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Lazio |
Muore ad agosto il sovrano. Giacomo Colonna si unisce con Corradino Colonna, Muzio Attendolo Sforza e Battista Savelli; entra in Roma e per il Ponte Milvio raggiunge la piazza di Santa Maria Nuova: sotto una pioggia battente si reca in Campidoglio per parlare con i conservatori della città, specie Pietro Macuzzi. Costoro non si fanno trovare: Giacomo Colonna si dirige allora nelle piazze vicine e trova molte strade sbarrate dai romani. Vi sono alcune piccole scaramucce nelle quali rimangono uccisi molti dei suoi seguaci; ripiega verso San Giovanni in Laterano dove si ferma a pernottare. Il giorno seguente per Prati tocca il portico di San Pietro e, successivamente, per la via Flaminia punta a Castelnuovo di Porto. |
1415 |
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Ago. |
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Lazio |
Fa uccidere a Tivoli Lorenzo Macaroni, che vi rappresenta la città di Roma. |
1416 |
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Dic. |
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Lazio |
Entra in Roma con Francesco Orsini e Ludovico Colonna. |
1417 |
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Giu. | Perugia | Antipapa Napoli |
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Lazio |
Parteggia per Braccio di Montone contro l’antipapa. Con Battista Savelli ed il cardinale Pietro Stefaneschi favorisce nel parlamento di Roma l’ingresso nella città, a particolari condizioni, del condottiero perugino. |
Sett. |
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Lazio |
Con Tartaglia, il cardinale Stefaneschi, Battista ed Antonio Savelli e Riccardo della Molara si offre di consegnare all’ antipapa Benedetto XIII Civitavecchia e Roma in cambio del deposito su un banco di Firenze della somma di 60000 fiorini. Il messaggero che recapita l’offerta è Giovanni Vitelleschi, il futuro patriarca. Sempre nel mese Giacomo Colonna è assalito in Palestrina dai pontifici e dagli angioini capitanati da Muzio Attendolo Sforza. |
1420 |
Muore. |
NESSUNA CITAZIONE