GIACOMO COLONNA

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CASTELL’ARCIONE-giacomo-colonna
Castello di Guidonia

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIACOMO COLONNA  Signore di Palestrina e di Castell’Arcione.

Nipote di Nicola Colonna.

  • 1422 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1409

Ott.AntipapaNapoliLazio

Milita al servizio dell’antipapa Alessandro V contro il re di Napoli Ladislao d’Angiò. Si muove verso Roma con Paolo Orsini; è fronteggiato da Pieretto de Andreis.

1410
Giu.Lazio

Alla guardia di Roma. Sorveglia il tratto di mura tra Porta Maggiore e Porta Asinaria.  Tartaglia riesce a superare la sua resistenza attraverso una breccia nei pressi di Santa Croce.

1414
Mag.AntipapaNapoliLazioAgli stipendi dell’antipapa Giovanni XXIII. Viene assalito nei suoi possedimenti da conte di Belcastro.
Lug.Lazio

Sconfitto, è costretto a trasferirsi a Roma ed al palazzo di San Crisogono giurare fedeltà al re di Napoli Ladislao d’Angiò: dopo due ore esce dalla città e fa rientro a Palestrina.

Sett.NapoliRomaLazio

Ad agosto muore Ladislao d’Angiò. Giacomo Colonna si unisce con Corradino Colonna, Muzio Attendolo Sforza e Battista Savelli; entra in Roma e per il Ponte Milvio raggiunge la piazza di Santa Maria Nuova: sotto una pioggia battente si reca in Campidoglio per parlare con i conservatori della città, specie Pietro Macuzzi. Costoro non si fanno trovare: Giacomo Colonna si dirige allora nelle piazze vicine e trova molte strade sbarrate dai romani. Vi sono alcune piccole scaramucce nelle quali rimangono uccisi molti dei suoi seguaci; ripiega verso San Giovanni in Laterano dove si ferma a pernottare. Il giorno seguente per Prati tocca il portico di San Pietro e, successivamente, per la via Flaminia punta a Castelnuovo di Porto.

1415
Ago.LazioFa uccidere da suoi sicari a Tivoli Lorenzo Macaroni, rappresentante di Roma in tale località.
1416
Dic.LazioEntra in Roma con Francesco Orsini e Ludovico Colonna.
1417
Giu.PerugiaAntipapa NapoliLazio

Parteggia per Braccio di Montone contro l’antipapa Giovanni XXIII. Con Battista Savelli ed il cardinale Pietro Stefaneschi favorisce nel parlamento di Roma l’ingresso nella città, a particolari condizioni, del condottiero perugino.

Sett.Lazio

Con  Tartaglia, il cardinale Stefaneschi, Battista ed Antonio Savelli e Riccardo della Molara si offre di consegnare all’ antipapa Benedetto XIII Civitavecchia e Roma in cambio del deposito su un banco di Firenze della somma di 60000 fiorini. Il messaggero che recapita l’offerta è Giovanni Vitelleschi, il futuro patriarca e cardinale. Sempre nel mese Giacomo Colonna è assalito in Palestrina dai pontifici e dagli angioini capitanati da Muzio Attendolo Sforza.

1422Muore.

NESSUNA CITAZIONE

Fonte immagine: guidoniatimes.it

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