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ANDREA DA BIRAGO Di Milano. Fratello di Pietro da Birago e di Galeazzo da Birago.
- 1528 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1499 | Francia | Milano | |||
1500 | |||||
Mar. | Francia | Sforza | Lombardia | Si ritira a Lodi di fronte all’offensiva delle truppe di Ludovico Sforza. | |
……………. | Lombardia | E’ nominato capitano e commissario generale della darsena di Pavia e di tutti i fiumi del ducato di Milano. | |||
1508 | |||||
Gen. | Francia Venezia | Impero | Veneto | Affianca Gian Giacomo da Trivulzio nel veronese in appoggio ai veneziani. | |
Feb. | Veneto e Lombardia | Viene arrestato al campo con l’accusa di tradimento. Condotto a Milano, è rinchiuso nel Castello Sforzesco. Sarà più tardi liberato. | |||
1510 | |||||
Ago. | Veneto | Combatte i veneziani agli ordini di Gian Giacomo da Trivulzio. | |||
1511 | |||||
Gen. | Francia | Chiesa Venezia | Emilia | Alla difesa di Mirandola contro i pontifici. | |
1512 | |||||
Giu. | Lombardia | Alla guardia di Pavia con il la Palisse. E’ inviato a Milano per saggiare le intenzioni degli abitanti nei confronti dei francesi. | |||
1513 | |||||
Mar. | Viene bandito dal duca di Milano Massimiliano Sforza. | ||||
1515 | |||||
Sett. | Francia | Spagna Milano | Lombardia | Prende parte alla battaglia di Melegnano. | |
1516 | |||||
……………. | Emilia | Si batte a duello a Mirandola con Camillo Gambara. | |||
1517 | |||||
……………. | Piemonte | E’ nominato governatore di Alessandria; nella città riesce a comporre le lotte cittadine tra la fazione dei Trotti e quella dei Guasco. Nel periodo detiene pure l’incarico di capitano della darsena di Pavia. | |||
Estate | Francia | Mirandola | Emilia | E’ chiamato da Francesca della Mirandola, figlia del Trivulzio, alla difesa di Concordia, minacciata dai pontifici e da Giovan Francesco della Mirandola. | |
1519 | |||||
…………… | Emilia | Il papa Lene X lo riconosce come commissario di Concordia. | |||
Nov. | Concordia | Mirandola | Emilia | Con Federico Gonzaga da Bozzolo cerca di impadronirsi di Mirandola. | |
1520 | |||||
Ott. | Emilia | Viene assediato in Concordia. E’ conclusa una tregua tra i contendenti. | |||
Nov. | Emilia | Entra in contatto con Matteo Scarabello e con Giacomo Magnani; promette loro 2000 scudi per averne l’appoggio alla conquista di Mirandola. Esce da Concordia con Giovanni Giorgio Bergamino e 30 schioppettieri; si colloca davanti alla Porta del Borgonovo; supera di notte il fossato ed arriva al ponte levatoio dove si trova il Magnani ad attenderlo. Entra per scoprire come il trattato si riveli doppio: Giovan Francesco della Mirandola, infatti, informato dal Magnani stesso, ha introdotto di nascosto 100 uomini tra cavalli e fanti nel castello e ne ha appostati altri 25 in una casa vicino al ponte. Il Birago decide di ritirarsi, ritorna alla porta del borgo ed induce il capitano Giacomo Pellacani ad aprirgliela: in caso contrario minaccia di uccidergli il figlio caduto nelle sue mani. Gli è aperta la porta, oltrepassa anche il ponte levatoio e si salva nel fossato dove sono ad aspettarlo alcuni uomini che gli sono stati inviati da Federico Gonzaga da Bozzolo. | |||
Dic. | Emilia | E’ sempre assediato in Concordia. Melchiorre Ramazzotto gli invia in soccorso una compagnia di cavalli; con tali uomini dà inizio ad una lunga ed estenuante guerriglia. | |||
1521 | |||||
Gen. | Emilia | Viene assalito in Concordia da 12 compagnie di fanti corsi (1500 uomini) tra San Polo ed il bastione di Santa Caterina: tra i nemici si contano 200 morti ed almeno 300 feriti. | |||
Lug. | Emilia e Veneto | E’ costretto a cedere davanti all’azione di Prospero Colonna e di Federico Gonzaga. Si reca a Venezia e chiede che gli sia concessa una condotta di cavalli leggeri. | |||
Ago. | Teodoro da Trivulzio, governatore generale della Serenissima, esercita pressioni per fargli avere dalla Serenissima la condotta richiesta. | ||||
Sett. | Francia | Impero | 250 cavalli leggeri | Emilia | Il Lautrec lo invia al campo di Fontanelle. |
1522 | |||||
Gen. | E’ citato come ribelle dal duca di Milano Francesco Sforza. | ||||
Inverno | Piemonte | Rientra in Italia allo scopo di preparare il ritorno in Lombardia dei francesi. | |||
1523 | |||||
…………… | Lombardia | E’ più volte segnalato al fianco dell’ammiraglio Bonnivet. | |||
Dic. | Lombardia | Entra in Lodi con 800 fanti e 40 cavalli; si trasferisce, poi, a Vigevano con Giovanni da Birago alla testa di 150 cavalli leggeri. Federico Gonzaga da Bozzolo lo invia a Castelleone Andrea da Birago, al comando di 200 cavalli e di 300 fanti, occupa nottetempo la località con l’aiuto dei fuoriusciti. | |||
1524 | |||||
Gen. | Francia | Venezia Milano | Lombardia | Alla guarda di Lodi. | |
Feb. | Lombardia | Esce di notte da Lodi con Federico Gonzaga da Bozzolo (300 cavalli leggeri che trasportano 300 fanti in groppa alle loro cavalcature) per compiere un’incursione a Castelleone: entra in tale località per trattato e vi cattura Federico Ponzoni. Vi rimane con 100 cavalli e 300 schioppettieri con i quali depreda il veneziano, in particolare Cortenova, che è data alle fiamme. | |||
Mar. | Lombardia | E’ fronteggiato da Taddeo della Volpe e da Alessandro Marcello; il secondo capitano lo mette in fuga e lo obbliga a riparare in Castelleone. | |||
Mag. | Lombardia | Si rompe una gamba per una caduta da cavallo o perché l’animale gli cade addosso: per mezzo di Bartolomeo da Villachiara tenta di arrendersi a patti agli sforzeschi. Sceglie , alla fine, arrendersi nelle mani dei veneziani tramite il podestà di Crema Alvise Foscari. Questi ultimi gli offrono migliori condizioni. | |||
Sett. | E’ condannato come ribelle dal duca di Milano. I suoi beni sono confiscati a favore di Girolamo Morone. | ||||
…………… | Francia | Ripara in Francia. Il re Francesco I lo allontana perché scontento del suo operato. | |||
……………. | Ferrara | Emilia | |||
1525 | |||||
Mar. | Francia | Impero | Emilia | A Ferrara (Polesine San Giorgio) allo scopo di controllare i movimenti delle truppe imperiali. | |
Autunno | Lombardia | E’ segnalato nel territorio di Castelleone al fianco dei francesi. Punta su Milano. | |||
1528 | Muore. |
CITAZIONI
-“Illustre in armi, fama grande acquistossi nelle sue imprese.” DE’ CRESCENZI
-“Si fece nome distinto di valore nelle guerre accanite, che dalla comparsa de’ francesi in Italia ebbero origine.” LITTA
-“Capitano illustre nell’armi.” SANSOVINO
-“Combatté in tutti i fatti d’Italia, commettendo ben anche molti misfatti.” BOSI