Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
LOMO DA JESI (Lomo di Rinaldo Simonetti, detto anche Lomo di Santa Maria) Di Jesi. Ghibellino.
Signore di Jesi, Serra San Quirico, Belvedere, San Marcello, Monsano, Cupramontana e Morro d’Alba. Padre di Manetto da Jesi.
- 1365 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1316 | |||||
Giu. | Ghibellini | Ancona Chiesa | Marche | Fa parte della lega ghibellina capitanata da Rinaldo di Brunforte. Con altri capi ghibellini (Bachelario e Mercenario da Monteverde, Nuccio d’Ascoli e Lippaccio da Osimo) aggredisce Gualtiero da Mogliano. Conduce pure cavalcate ed assalti contro Montesanto (Potenza Picena), Castelfidardo e Serra de’ Conti di cui è saccheggiato il contado. | |
1319 | Ghibellini | Chiesa | Marche | Con Ugolino di Buscareto, Rinaldo di Brunforte (ramo di Castelleone) e Mizia di Corinaldo opera nelle valli del Cesano, di Misa e dell’Esino in stretto collegamento con Baccalario e Mercenario da Monteverde. Spinge le sue incursioni oltre il maceratese. I capitani ghibellini cercano di indebolire le signorie guelfe antagoniste nei territori limitrofi, prima tra tutte quella dei Simonetti di Donazzano. Gli avversari sono colpiti nelle proprietà e nei diritti signorili. | |
1320 | Marche | Si rifugia insieme con i fratelli nel fortilizio di Santa Maria di Ripi (da cui il nome di Lomo da Santa Maria) per coordinare un’azione di occupazione sistematica del contado. Affianca Ugolino da Buscareto; con altri membri della sua famiglia ed i fuoriusciti di Jesi, nonché Mercenario e Baccalario da Monteverde inizia a depredare il territorio tra l’Esino ed il Chienti. Sono così occupate Serra San Quirico, Rosora e Domo con il solito seguito di uccisioni e saccheggi; sono depredati i contadi di Morrovalle, Montecasuario, (Montecosaro), Potenza Picena, Civitanova Marche, Montelupone, Montecassiano; sono altresì occupate San Giusto ed Appignano. | |||
1321 | |||||
Estate | Marche | Si incontra con Ugolino da Buscareto e Mizia da Corinaldo nella chiesa di San Ginesio, nel territorio di Rocca Contrada (Arcevia), per concertare con altri capi ghibellini la strategia da adottare per arginare l’offensiva guelfa in atto. | |||
1322 | |||||
Primavera | Marche | E’ sconfitto dai guelfi. Nel corso delle operazioni sono catturati anche alcuni suoi figli. | |||
Nov. dic. | Marche | Con altri ghibellini si posiziona tra Fermo e la Vallesina; raduna le sue truppe nel castello di Genga nel tentativo di recuperare Serra San Quirico e di impadronirsi di Arcevia. | |||
1326 | |||||
Giu. | Marche | E’ sconfitto da Tano da Jesi nel territorio di Arcevia. | |||
1328 | |||||
Feb. mar. | Marche | Prende parte ad un primo tentativo di occupare Jesi eseguito con Lippaccio da Osimo, Tommaso Chiavelli ed Ottaviano di Brunforte. I ghibellini riescono in un primo momento ad aprire con i picconi alcune brecce nelle mura ed a impadronirsi di buona parte della città. Alla fine vengono respinti dalla reazione di Tano da Jesi. | |||
1329 | Impero | Chiesa | Marche | Milita agli stipendi dell’ imperatore Ludovico il Bavaro. Affianca Giovanni di Clermont alla conquista di Jesi; si impadronisce di Serra San Quirico. Nell’ anno si impossessa di Jesi divenendone signore. | |
1335 | |||||
Mag. | Il papa Giovanni XXII gli intima di restituire i beni da lui usurpati alla stato della Chiesa e di cessare dalle violenze nei confronti dei figli di Tano da Jesi Stefano e Filippuccio Baligani. | ||||
1337 | |||||
Gen. | Santa Maria | Chiesa | Marche | Si riaccendono le antiche ostilità tra i Balugani ed i Simonetti. Lomo da Jesi ed il figlio Manetto hanno la meglio; riescono ad occupare Jesi e quasi tutto il contado. | |
Apr. | Ghibellini | Chiesa | Marche | Con Smeduccio Salimbeni e Burgaruccio di Matelica prende parte alla conquista di Fabriano in soccorso di Alberghettino Chiavelli. Invia truppe contro Monte San Vito. | |
…………….. | Marche | Si rappacifica formalmente con la Santa Sede. | |||
1339 | Jesi | Chiesa | Marche | Riprende il conflitto con i pontifici. Sconfigge Dalmazzino da Quigliano, capitano del rettore della Marca fra Giovanni di Riparia. Depreda i territori di San Lorenzo in Campo, San Bartolo e Fratte Rosa. | |
1340 | |||||
Mag. | Jesi | Chiesa | Marche | Con l’uccisione in Fermo di Mercenario da Monteverde è attaccato in Serra San Quirico dal rettore della Marca. Gli sono tolti pure i castelli di Belvedere, San Marcello, Monsano, Morro d’Alba e Massaccio (Cupramontana). Scacciato dai suoi possedimenti mantiene un parziale controllo sul contado attraverso il castello di Rosora, di cui si è impadronito il figlio Manetto anni prima. | |
1341 | |||||
Apr. | Jesi | Chiesa | Marche | E’ accusato dal rettore della Marca fra Giovanni di Riparia per la sua attività. I pontifici decidono di assediare Rosora. Il conflitto si riaccende coinvolgendo anche altre forze ghibelline. | |
Giu. | Marche | Viene attaccato nei suoi possedimenti dai pontifici comandati da Gentile e da Rodolfo da Varano nonché da Smeduccio Salimbeni. Si scontra con le milizie avversarie comandate da Dalmazzino da Quigliano nei pressi di Sterleto, tra Arcevia e San Lorenzo in Campo. Subisce una pesante sconfitta. | |||
……………. | Marche | E’ assediata Serra San Quirico. Con la capitolazione della località cadono nelle mani dei nemici altri 12 castelli del contado. Lomo da Jesi è costretto a venire a patti; deve lasciare Jesi in cui possono rientrare i guelfi. | |||
1342 | |||||
Mag. | Santa Maria | Jesi | Marche | Con il figlio Manetto si impadronisce nuovamente di Jesi ai danni di Niccolò da Buscareto. | |
Giu. | Jesi | Chiesa | Marche | Il rettore della Marca assale vanamente Jesi. Le operazioni dureranno fino agli inizi del 1343 coinvolgendo anche Serra San Quirico ed altri castelli del territorio circostante. | |
Ott. dic. | Marche | Jesi ritorna sotto il controllo ecclesiastico. I sindaci di Jesi e di Serra San Quirico chiedono al rettore l’assoluzione dalle condanne inflitte a Lomo ed a Mainetto da Jesi a causa della loro ribellione. Lomo da Jesi, pertanto, giura verbalmente l’obbedienza allo stato della Chiesa pur di evitare l’esecuzione delle condanne ecclesiastiche pendenti sulla sua testa. | |||
1347 | |||||
Mag. | Chiesa | Rimini | Gonfaloniere dello stato della Chiesa | Marche | E’ eletto gonfaloniere dello stato della Chiesa dal rettore fra Giovanni di Riparia. E’ preposto alla difesa di Osimo, attaccata con successo da Malatesta Malatesta Guastafamiglia, da Rinaldo da Staffolo e da Smeduccio Salimbeni. Nel corso del conflitto fa distruggere l’ospedale di San Giacomo ed i monasteri di San Michele, di Sant’Agnese, di San Pietro d’Acquaverde e di San Lorenzo. |
1348 | Jesi | Rimini | Marche | E’ scacciato da Jesi da Galeotto Malatesta. Recupera la città ed è nuovamente assalito dai malatestiani. | |
1349 | |||||
Gen. | Marche | Dopo accanita lotta perde Jesi ad opera di Malatesta Ungaro. Conserva la signoria di Serra San Quirico. | |||
1351 | Milano | Chiesa Perugia | Combatte pontifici e perugini per conto del signore di Milano l’arcivescovo Giovanni Visconti. | ||
1353 | |||||
Gen. | Marche | E’ compreso con Filippuccio da Jesi nella pace di Sarzana tra i fiorentini (ed i loro alleati) e l’arcivescovo di Milano Giovanni Visconti. E’ segnalato a Serra San Quirico. | |||
1354 | |||||
Dic. | Chiesa | Rimini | Umbria | Ad Orvieto presta il giuramento di obbedienza al cardinale legato Egidio Albornoz. Passa al suo al soldo per combattere i Malatesta. | |
1355 | |||||
Gen. | Marche | Chiede il titolo di vicario di Serra San Quirico ed il castello di Concessi. | |||
Apr. | Gonfaloniere dello stato della Chiesa | Marche | Gli è riconosciuto il titolo di gonfaloniere dello stato della Chiesa, mentre il capitanato è concesso a Rodolfo da Varano. Affronta Galeotto Malatesta a Recanati con Niccolò da Buscareto, Rodolfo da Varano e Smeduccio Salimbeni. Prende parte alla battaglia di Paterno d’Ancona. | ||
1358 | Santa Maria | Chiesa | Marche | Si ribella ai pontifici con Filippuccio da Jesi; occupa Monte San Vito, Montemarciano, Serra de’ Conti e Massaccio commettendo ovunque incendi, furti ed omicidi. | |
1359 | Marche | E’ obbligato a restituire al legato pontificio tutti i castelli di cui si è impadronito. | |||
1362 | Comp. ventura | Fa parte della Compagnia del Cappelletto comandata da Niccolò da Montefeltro. | |||
1363 | |||||
…………….. | Firenze | Pisa | Toscana | ||
Ott. | Firenze | Siena | Toscana | Con la compagnia in ordine di marcia. E’ assalito a tradimento a Torrita di Siena da 800 cavalli senesi, di cui 400 sono stati forniti dai pisani. Viene catturato con Niccolò da Montefeltro, Marcolfo dei Rossi e Giovanni da Sarteano per un totale di 300 cavalli e di 1000 fanti. | |
1365 | Muore. |
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