Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MANETTO DA JESI (Manetto Simonetti, Manetto de Razzi) Ghibellino.
Figlio di Lomo da Jesi. Signore di Rosora.
- 1395 ca.
Anno, mese | Stato, Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1337 | |||||
Gen. | Santa Maria | Chiesa | Marche | Si riaccendono le ostilità fra i Simonetti ed i Balugani. Manetto e Lomo da Jesi hanno la meglio; nei mesi seguenti riescono ad occupare Jesi e quasi tutto il contado. Manetto occupa con l’inganno il castello di Rosora nell’ anconetano. Vi è assediato dai pontifici. | |
1341 | |||||
Apr. giu. | Jesi | Chiesa | Marche | Viene nuovamente assediato dai pontifici in Rosora. | |
1342 | |||||
Mag. | Santa Maria | Jesi | Marche | Con il padre Lomo recupera nuovamente Jesi. | |
…………….. | Jesi | Chiesa | Marche | Coadiuva il padre contro le truppe pontificie. | |
Ott. | Marche | Jesi ritorna allo stato della Chiesa. I sindaci di Jesi e di Serra San Quirico chiedono al rettore della Marca di assolvere Manetto e Lomo dalle condanne inflitte loro per la recente ribellione. | |||
1357 | |||||
……………. | Siena | Perugia | Toscana | E’ inviato in soccorso di Bartolomeo Casali assediato in Cortona dai perugini. Attraversa la Val di Chiana. Prende il passo delle Bettole; in cambio di 50 fiorini ha notizia da un vecchio contadino di un passaggio che gli permette di passare inosservato in mezzo a due bastie costruite dagli avversari a Terontola ed all’ Orsaia. Entra così di notte in Cortona con 200 cavalli e molti fanti infrangendo il blocco imposto alla città dagli avversari. Il suo arrivo dà coraggio ai difensori e permette di resistere per i successivi mesi invernali. | |
Mar. | Toscana | A metà mese giunge in soccorso Anichino di Baumgarten con 1800 barbute. I difensori escono da Cortona, si impadroniscono di un battifolle che sovrasta la città ed irrompono nel perugino. Gli assedianti sono costretti ad abbandonare le operazioni di assedio. | |||
1358 | |||||
Mar. | Toscana | Esce da Cortona per raggiungere Montecchio Vesponi nell’ aretino: ha il compito di spianarvi un fossato che congiunge il Chiana con la località. Da Castelfiorentino gli muove contro il perugino Angelo di Buoncagno (Angelo Buoncambi) con 100 ungheri e 100 barbute. Manetto da Jesi è sconfitto e fatto prigioniero con 52 cavalli. | |||
1360 | Pisa | Firenze | Toscana | Affianca Gisello degli Ubaldini contro i fiorentini: assieme a tale tale capitano è armato cavaliere a due miglia da Firenze. | |
1363 | |||||
Ago. | Capitano g.le | Toscana | Alla morte di Gisello degli Ubaldini per peste viene nominato capitano del popolo e podestà di Pisa. Assedia Barga, si sposta verso Peccioli nei cui pressi sconfigge un corpo di cavalleria di ritorno da una scorreria nel pisano. | ||
Sett. | Toscana | Supera i passi del Chianti e giunge in Valdarno con la Compagnia Bianca di Alberto Sterz: occupa Figline Valdarno, dove fa numerosi prigionieri e si appropria di molte vettovaglie; ne espugna anche la rocca. Pervengono in breve in suo potere Varna, Montevarchi, Castel San Giovanni e Sambuca. Molti sono gli uomini fatti prigionieri; numeroso è pure il bestiame razziato nell’occasione. | |||
Ott. | Toscana | Assale i fiorentini ad Incisa. Con la vittoria cattura 1000 cavalli. Il suo ritorno a Pisa è caratterizzato da grandiosi festeggiamenti. | |||
……………. | Toscana | Viene riconfermato nella podesteria di Pisa. Sarà sostituito nel 1365 da Giovanni Castri di Casale Monferrato. | |||
1377 | |||||
Ago. sett. | Perugia Firenze | Chiesa | Marche | Combatte nella guerra degli Otto Santi contro i pontifici. Occupa Montegiorgio e Fabriano; toglie Serra San Quirico a Gentile da Varano; a settembre si impadronisce anche della relativa rocca. Si collega con Rinaldo da Monteverde, Lucio Lando, Bartolomeo Smeducci e Francesco di Matelica: con costoro sconfigge nei piani della Rancia Rodolfo da Varano. | |
1378 | |||||
Primavera | Marche | Con il sostegno di contingenti armati inviati da Rinaldo da Monteverde e da altri signori della Marca, fra cui Francesco di Matelica, e del comune di Rocca Contrada (Arcevia) compie numerose incursioni ai danni dei pontifici nei territori di Monteleone, Montefalcone Appennino, Montecchio (Treia), Macerata, Osimo, Offagna, Montefano e Tolentino. | |||
Ago. | Marche | A fine mese dà inizio a trattative di tregua con gli avversari. | |||
1389 | |||||
Ott. | Marche | Aderisce alla lega stipulata tra fiorentini e viscontei come alleato degli Ordelaffi. | |||
1391 | Marche | Con Giovanni Ungaro degli Atti e Sforza da Buscareto viene scelto come arbitro per dirimere una controversia tra i Montefeltro ed i Malatesta. | |||
1395 | Muore. |
CITAZIONI
-“Nobile valentuomo.” MONUMENTA PISANA
-“Venturiero dl secolo XIV.” ARGEGNI
Fonte immagine in evidenza: Regione Marche