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Condottieri di ventura
1641 LEONARDO REMULO (Leonardo Roncello) Guascone.
- 1540 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1516 | |||||
Ott. | Venezia | Impero | 350 fanti | Veneto | Prende parte all’assedio di Verona: i suoi uomini protestano per il ritardo delle paghe. Domanda del denaro al provveditore generale Andrea Gritti. |
1524 | |||||
Nov. | Francia | Impero | 400 fanti | ||
1525 | |||||
Feb. | Lombardia | E’ presente alla battaglia di Mirabello/Pavia. | |||
1526 | |||||
Nov. dic. | Francia e Lombardia | Lascia la Francia e si porta al campo per controllare il pagamento delle truppe; si incontra con il procuratore veneziano Alvise Pisani e verifica che siano saldate le spettanze ai fanti grigioni e svizzeri. | |||
1527 | |||||
Gen. feb. | Veneto Lombardia ed Emilia | A Venezia con l’ambasciatore francese il vescovo di Baiona Ludovico da Canossa; nel Collegio dei Pregadi rappresenta il marchese Michelantonio di Saluzzo. Di seguito è segnalato a Casalmaggiore ed a Parma. | |||
Mar. | Veneto | Ancora in missione a Venezia con l’ambasciatore francese. Fa la spola tra il campo e la città. | |||
Mag. | Toscana | Affianca il marchese di Saluzzo in Toscana ed a Orvieto; partecipa pure ad Isola Farnese ad un consiglio di guerra in cui cerca di spingere i veneziani ad intervenire con più risolutezza a favore del papa Clemente VII assediato in Castel Sant’Angelo. | |||
Giu. | Lazio | A Civitavecchia. | |||
1528 | |||||
Lug. | Campania | Segue il Lautrec nel regno di Napoli. Assedia la capitale; è inviato presso Filippino Doria per indurre quest’ultimo a non abbandonare con la flotta le operazioni di assedio. | |||
1529 | |||||
……… | Puglia | A Barletta. Ha l’incarico di pagatore delle milizie francesi nella città agli ordini di Renzo di Ceri. | |||
Mag. | Puglia | Si imbarca su una galea a Barletta e raggiunge Monopoli al termine dell’assedio postovi dagli imperiali. Ha colloqui con Giovanni Caracciolo e Camillo Orsini; l’ accoglienza non è delle migliori per la mancanza di denaro da consegnare alle truppe. Ottiene a prestito dai veneziani 1800 ducati e promette ai difensori di inviare loro presto una paga in natura (sotto forma di panni) e di fornirli gratuitamente di pane e vino fino al pagamento di una seconda. | |||
………. | Puglia e Veneto | A causa dei continui ritardi nel pagamento delle loro spettanze le truppe che militano al soldo dei francesi partono da Monopoli e fanno ritorno via mare a Barletta: per tale fatto Leonardo Remulo viene accusato dal provveditore Giovanni Vitturi di essere la causa dei disordini sorti al campo, specie per la sua pretesa che la Serenissima sia ancora debitrice di 70000 scudi che avrebbero dovuto già essere consegnati l’anno precedente al Lautrec. Leonardo Remulo tocca Barletta e da qui si dirige a Venezia alla ricerca di denaro. Si incontra in Collegio con il doge Andrea Gritti ed ottiene solo risposte negative. | |||
Dic. | Veneto | E’ imprigionato a Venezia per un debito di 1000 scudi contratto nei confronti di Giacomo Clemente Stanga; viene liberato dopo qualche giorno dietro la sua assicurazione di essere in grado di fare fronte alle sue incombenze. | |||
1530 | |||||
Gen. | Venezia | A Venezia con Renzo di Ceri. | |||
1540 | Muore. |
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