COSTANTINO BOCCALI (Costantino Greco) Figlio di Niccolò, fratello di Manoli Boccali, nipote di Costantino Arianiti.
+ 1540 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
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Milita agli ordini dello zio Costantino Arianiti. |
……………. | Francia | ||||
……………. | Monferrato | ||||
……………. | Venezia | ||||
1512 | |||||
Feb. | Venezia | Francia |
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Lombardia |
Entra in Brescia; assalito dai francesi riesce a sfuggire alla cattura. |
Giu. |
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Gli sono consegnati 10 ducati. |
1514 | |||||
……………. | Venezia | Spagna |
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Veneto |
Ottiene il comando delle lance spezzate della compagnia di di Bartolomeo d’Alviano. |
Lug. | Spagna | Venezia |
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Veneto |
Diserta nel campo spagnolo e fugge a Monselice; porta con sé alcuni capi bovini per rifarsi di 7 paghe arretrate non ancora saldate dai veneziani. |
Ago. |
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Veneto |
Viene sfidato a duello da un cavaliere croato, detto il Saladino e parente di Giovanni Detrico: il combattimento ha luogo a Monselice. Costantino Boccali uccide il rivale dopo essere stato ferito quattro volte. Con la sua compagnia si unisce con 60 lance spagnole ed a Cagnola ha la peggio di fronte a 200 stradiotti, 150 lance e 50 archibugieri comandati da Mercurio Bua e da Galeazzo Rapetta. Ferito, si salva con la fuga. |
1515 | |||||
……………. |
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Veneto |
Si trova alla difesa di Verona. |
Apr. |
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Veneto |
Si allontana da Verona per compiere un’incursione a San Martino Buon Albergo. |
Giu. |
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Veneto |
A Montagnana; da qui scorta al campo di Minerbe alcuni carichi di pane. Entra in contatto con Bartolomeo d’ Alviano per ritornare al servizio dei veneziani. Ne viene informato il Consiglio dei Dieci; le trattative non vanno in porto. |
1516 | |||||
Sett. | 60 cavalli llegegri | Veneto | Esce da Verona con 110 cavalli leggeri per dirigersi verso il campo francese. E’ costretto a ritirarsi inseguito dagli avversari sin sulle porte della città. | ||
Nov. |
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Veneto |
Ancora alla difesa di Verona. Esce da Verona con il borgognone Zuchero, Giovanni Zafa e Giannetto da Soave (500 cavalli leggeri) in supporto a 2000 fanti tedeschi di Francesco da Castellalto ed a 500 fanti spagnoli comandati da Basco da Cuna. 3 falconetti sono a loro disposizione). Gli imperiali irrompono in Valpantena ove si appropriano di molto foraggio e razziano bestiame grosso e minuto. Sempre nel mese lascia Verona per Porta Calzari con 25 cavalli leggeri. Si dirige a Zevio ed a San Giovanni Lupatoto. Si impadronisce di 40 capi bovini che sono condotti in città per esservi venduti ai macellai. Il denaro ricavato è spartito tra i partecipanti all’ azione. Lascia Verona ancora per Porta Calzari. Affianca Zuchero, Barone da Napoli, Giovanni da Soave ed Andrea Bua (300 cavalli leggeri) nella preparazione di un agguato a Dossobuono ai danni dei francesi accampati a Villafranca di Verona. Tre cavalli si fanno inseguire ad arte da alcuni arcieri a cavallo francesi fino al punto predisposto per l’insidia a Santa Lucia. la scaramuccia dura due ore e termina con la cattura di sei cavalli leggeri. Instancabile, a fine mese (60 cavalli leggeri) lascia Verona con Giorgio Frundsberg (1000 lanzichenecchi) e Zuchero (altri 50 cavalli leggeri). Sono sorpresi in località San Giacomo Troilo Pignatelli e Mercurio Bua (600 cavalli leggeri). L’ulteriore intervento dei fanti tedeschi costringe i veneziani ad abbandonare Colognola ai Colli. La località è messa a sacco. |
Dic. | Veneto | Esce da Verona con 50 cavalli leggeri. Lo accompagnano nella sortita Zuchero (60 cavalli), Giovanni Zafa (altri 50 cavalli leggeri) ed un corpo di fanti tedeschi e spagnoli. Gli imperiali recuperano ai veneziani una partita di 200 maiali da costoro razziati in Val Lagarina. Nello scontro sono uccisi molti contadini da un lato e venti fanti tedeschi e spagnoli dall’ altro. | |||
1517 | |||||
Gen. | Comp. ventura | Chiesa |
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Lombardia |
A Sermide. Segue Francesco Maria della Rovere nel suo tentativo di recuperare il ducato di Urbino. |
Feb. |
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Marche |
Si ferma con Gurlotto Tombesi tra Soanne e Macciano; assale 2500 fanti fiorentini intenti a depredare i territori vicini e li mette in fuga. Assedia San Leo con il Tombesi ed impedisce ripetutamente a Niccolò Guerra da Bagno (tre volte) ed a Guido Rangoni (due volte) di prestare soccorso ai difensori. |
Mar. |
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Marche e Romagna |
Con Andrea Gano ha l’incarico di scacciare Giovanni dei Medici da Sorbolongo; sconfigge il condottiero fiorentino e lo insegue con i suoi stradiotti. E’ a suo volta battuto dai pontifici a Mombaroccio. |
……………. |
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Marche |
Si dirige verso Mondavio; con Alessandro da Cremona cattura a Montegridolfo Orazio Baglioni. |
Lug. |
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Marche |
Si trova all’ abbazia di Chiaravalle; con Federico Gonzaga da Bozzolo sconfigge, e spoglia delle loro armi, molti soldati di Fermo che stanno per congiungersi con i pontifici. |
1521 | |||||
……………. | Impero | Francia |
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Emilia |
E’ segnalato all’ assedio di Parma. |
1522 | |||||
Apr. |
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Lombardia |
Dopo la vittoria della Bicocca si trova a Lodi con Giambattista Castaldo; insegue Federico Gonzaga da Bozzolo e gli cattura quattro bande di cavalli con le relative insegne. |
1526 | |||||
Lug. | Impero | Venezia Francia Chiesa |
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Lombardia |
Con Luigi Rodomonte Gonzaga (170 cavalli leggeri e 200 fanti) è sconfitto a Pieve San Giacomo da Marcantonio da Martinengo (50 uomini d’arme, 200 cavalli leggeri e 80 fanti). Fatto prigioniero, è condotto a Pontevico. |
1527 | |||||
Mag. |
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Lazio |
Prende parte al sacco di Roma. |
Ago. |
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Umbria |
Chiede ai veneziani un salvacondotto per potersi recare in Lombardia. |
1528 | |||||
Gen. | Venezia | Impero | 200 cavalli leggeri | Lombardia |
Giunge a Bozzolo con 200 cavalli leggeri. Il Consiglio dei Savi decide di assumerlo con i suoi uomini: viene condotto per due anni di ferma ed uno di rispetto. Gli è riconosciuta una provvigione annua di 800 ducati in tempo di guerra e di 500 in tempo di pace: in tal caso la condotta si sarebbe ridotta a 50 cavalli leggeri. |
Lug. |
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Lombardia |
Staziona nel bresciano con 100 cavalli leggeri. |
Ago. |
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Lombardia |
Attraversa l’Adda e raggiunge il campo di Torretta, vicino a Melegnano, per congiungersi con i francesi del Saint-Pol. Si dirige verso San Zenone al Lambro; con Roberto da San Severino, Claudio Rangoni e Giovanni Naldi protegge la marcia della fanteria diretta a Pavia. |
1529 | |||||
Feb. |
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Gli viene riconfermata la condotta. |
Sett. |
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Lombardia |
Affianca con i suoi cavalli Roberto da San Severino e Cesare Fregoso. |
Dic. |
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Al termine del conflitto sono licenziati 132 cavalli della sua compagnia; rimangono ai suoi ordini 50 cavalli leggeri che sono inviati ad alloggiare in Friuli. |
……………. | Urbino |
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Milita al servizio del duca di Urbino Francesco Maria della Rovere. |
1534 | |||||
Autunno | Urbino | Chiesa | 300 cavalli leggeri | Marche |
Ha il compito di soccorrere Camerino allorché il ducato è minacciato dai pontifici. Con Paris dal Borgo e Battista da Messina si porta a Sassoferrato, supera il blocco predisposto da Giovambattista Savelli e rifornisce di vettovaglie Camerino. |
1538 | |||||
Ott. | Urbino | Chiesa |
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Marche |
Richiamato dalla Lombardia da Guidobaldo della Rovere, rientra alla guardia di Camerino ancora minacciata dai pontifici. Raggiunge Cagli e con il della Rovere, Orazio di Carpegna e Lucantonio Cuppano partecipa ad un consiglio di guerra. |
1540 |
Muore. |
CITAZIONI
-Con Manoli Boccali “Nati della famiglia illustre de’ Principi antichi della Morea.” GIOVIO