ZACCARIA DA MODENA

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Castello di San Martino della Vaneza
Castello di San Martino della Vaneza

Last Updated on 2023/11/03

ZACCARIA DA MODENA  (Zaccaria da Fredo, Zaccaria dal Ferro)  Di Modena.

  • 1373 (agosto)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1360
Mag.LombardiaA Mantova. E’ in contatto con gli scaligeri
1372
Nov. dic.VeneziaPadovaMaresciallo campoVeneto

Cattura Giovanni da Polisna;  spoglia tutti i suoi uomini di armi e di cavalli. Il capitano avversario si lamenta con lui di tale fatto. Egli lo minaccia e dichiara che se lo avesse fatto di nuovo prigioniero avrebbe imposto a lui ed a tutti i suoi uomini una taglia di dieci ducati a testa; se poi la taglia non fosse stata pagata ogni prigioniero sarebbe stato gettato nel Brenta. Il condottiero viene sfidato a duello da Giovanni da Polisna. A dicembre è assalito in  Cervarese Santa Croce proprio dal capitano unghero che lo fa prigioniero con molti dei suoi uomini: condotto a Padova, viene incarcerato mentre i suoi cavalli sono rilasciati. Gli è imposta una taglia di 1000 ducati, la consegna di due cavalcature del valore di duecento ducati ciascuna e di alcune pezze di velluto. Gli sono concessi otto giorni per la raccolta del denaro. Questo giunge con un giorno di ritardo. Per tale motivo pretestuoso il Polisna non mantiene gli accordi presi e lo fa rinchiudere in prigione.

1373
Feb.500 cavalliVeneto

Liberato, ritorna a combattere i carraresi nel trevigiano al comando di 500 cavalli. Si scontra con 4000 cavalli ungheri verso Castelfranco Veneto. E’ sconfitto da Giovanni  da Peraga. Catturato nuovamente, si trasferisce al servizio dei carraresi.

………PadovaVenezia
1374
Lug.Veneto

Diviene amico di Marsilio da Carrara. Partecipa alla congiura, alimentata dai veneziani, volta a portare quest’ultimo alla signoria di Padova al posto del fratello Francesco che dovrebbe essere ucciso con il figlio Francesco Novello.

Ago.Veneto

Invia una lettera, che illustra i termini del trattato a Boldo Galluccio, che in quel momento risiede a Verona  (per altre fonti il messaggio è, invece, diretto a Cansignorio della Scala) affinché sia consegnata al doge Andrea Contarini. Il familiare Giovanni da Carpi, che ha il compito di recapitare tale scritto, si insospettisce, ne rompe i sigilli, lo legge e ne svela il contenuto a Francesco da Carrara. Marsilio da Carrara riesce a fuggire; Zaccaria da Modena è catturato e viene sottoposto a tortura. Il patriarca di Grado, suo parente, interviene affinché non sia impiccato: la pena gli è commutata ed è condannato alla decapitazione.  Viene trascinato legato a coda d’asino per le piazze cittadine di Padova fino al Camposanto, ove viene giustiziato.

 CITAZIONI

-“Homo molto provado nei facti dele arme.” N. DI ALESSIO

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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