Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
VALERIANO CASTRACANI (Gallerano Castracani, Beltramino Castracani) Signore di Monteriggioni.
Figlio di Castruccio Castracani, fratello di Arrigo Castracani, cugino di Francesco Castracani.
+1362 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1325 | |||||
Sett. | Lucca | Firenze | Toscana | Prende parte alla battaglia di Altopascio. | |
Nov. | Toscana | Entra in Lucca con il fratello Arrigo al seguito del padre. Entrambi sono armati di splendide armi ed indossano sopravvesti turchine con ricami d’argento. | |||
1328 | |||||
Gen. | Toscana | Preposto alla difesa di Pistoia con Puccino Antelminelli, non riesce ad impedire che i fiorentini agli ordini di Filippo di Sangineto (2600 cavalli e 30000 fanti) prendano possesso della città. Si rafforza in un primo momento nel castello di Bellospera. Successivamente, ripara a Serravalle Pistoiese con la perdita di molti uomini tra morti e prigionieri. | |||
Sett. | Castracani | Impero | Toscana | Muore il padre Castruccio a Lucca. Ludovico il Bavaro toglie a lui ed al fratello Arrigo la signoria di Pisa. Tenta di impadronirsi di Pistoia con il fratello ed è scacciato dagli imperiali anche da tale città. | |
Ott. | Toscana | Si ritira in Lucca; l’imperatore prende possesso anche di tale località; con il fratello ottiene il castello di Monteriggioni con una rendita annua di 4000 fiorini. | |||
1329 | |||||
………….. | Fuoriusciti | Pistoia | Toscana | Si unisce con i figli di Filippo Tedici ed il signore di Altopascio, Curi Saggina, e cerca di impossessarsi di Pistoia: ne è respinto dai ghibellini della città (Panciatichi, Merli, Gualfedrucci e Vergellesi) coadiuvati dal vicario imperiale. E’ confinato a Monteriggioni. | |
Apr. | Comp. ventura | Lucca | Toscana | Coadiuva Marco Visconti ad irrompere in Lucca a spese dello zio Francesco Castracani. | |
Dic. | Castracani | Lucca | Toscana | Il giorno di Natale, con l’aiuto di alcuni mercenari che hanno militato con il padre, tenta un nuovo colpo di mano su Lucca per togliere la città a Gherardino Spinola. Respinto, è costretto a fuggire nei propri possedimenti. | |
1333 | |||||
………….. | Emilia | A Parma, con il fratello Arrigo come ostaggio alla corte dell’imperatore Giovanni di Boemia. | |||
Sett. | Castracani | Lucca | Toscana | Fugge da Parma, ripara in Garfagnana dove raduna truppe con le quali irrompe nel lucchese. Mette in fuga le masnade nemiche ed obbliga gli imperiali a rinchiudersi nella fortezza di Augusta. Giovanni di Boemia si porta nella città con 2000 cavalli e ne scaccia i Castracani che si rifugiano nei loro castelli in Garfagnana. | |
1336 | |||||
Feb. | Verona | Venezia | Veneto | Contrasta le milizie di Pietro dei Rossi. | |
1342 | Castracani | Pisa | Toscana | Viene espulso dai pisani come perturbatore e ribelle. Il signore di Milano Luchino Visconti gli invia in soccorso alcuni cavalli e fanti con i quali scorre nel pisano e nel lucchese unitamente con il fratello Arrigo. | |
1343 | |||||
………….. | Milano | Pisa | Toscana | Il signore di Milano Luchino Visconti lo agevola in un nuovo tentativo su Pisa; si trasferisce in Toscana e sostiene con una congiura le mire di Giovanni Visconti da Oleggio. Il complotto è scoperto e Valeriano Castracani viene imprigionato. Interviene a suo favore il signore di Milano ed è liberato. | |
Sett. | Toscana | Con il fratello e 24 connestabili tedeschi muove in soccorso del vescovo di Luni Antonio Fieschi, assediato in Pietrasanta dai pisani. I nemici gli sbarrano il passo. I mercenari tedeschi si rifiutano di attaccare gli avversari. | |||
1344 | |||||
Apr. | Toscana | Assale nuovamente i pisani. Li sconfigge a Rotaia; espugna il castello di Monteggiori. | |||
Mag. giu. | Toscana | Con il fratello Arrigo assedia Motrone; irrompe nel pisano. Penetra in Val di Serchio dove è messa a ferro e fuoco Ponte a Serchio; sono pure provocate gravi devastazioni alle campagne. Di seguito tocca Vicopisano e Collesalvetti sempre angustiato dalla mancanza di pane, vino ed acqua. Giungono, infine, alcuni soccorsi da San Miniato. | |||
1345 | Toscana | Alla conclusione della guerra i pisani sono costretti a restituirgli i suoi beni ed a riconoscere a lui ed al fratello Arrigo una provvigione mensile di 300 fiorini. | |||
1355 | |||||
Mag. | Toscana | Affianca in Pisa l’imperatore Carlo di Boemia. | |||
Giu. | Toscana | A causa di possibili disordini in città l’imperatore lo costringe ad allontanarsi da Pisa con il fratello Arrigo ed il cugino Francesco. I tre Castracani giungono a Santa Maria del Giudice e si fermano nel medesimo albergo. All’alba del giorno seguente prendono la strada per Lucca. Giunti al palazzo del duca, Arrigo Castracani invita il cugino Francesco a visitarlo insieme; tutti vi scendono. Arrigo uccide il congiunto a colpi di spada alla testa ed alle gambe; interviene anche Valeriano che, con l’aiuto del fratello, ammazza un figlio di Francesco ed un genero. I due fratelli si impadroniscono delle cavalcature dei morti e riparano in Garfagnana; i pisani lo condannano all’ esilio e gli confiscano i beni. Su consiglio di Bernabò Visconti si reca a Firenze e ne chiede l’appoggio contro i pisani. | |||
Lug. | Fuoriusciti | Pisa | Emilia e Toscana | Lascia Parma e Reggio Emilia per collegarsi con i fuoriusciti guelfi di Lucca. Obiettivo comune è quello di rientrare nella città | |
Ago. | Toscana e Emilia | Con uomini d’arme assoldati in Lombardia e fanti raccolti in Garfagnana (400 cavalli e 2000 fanti) assedia Castiglione di Garfagnana alla cui difesa si trova Albino Statere. I pisani, avuti rinforzi dai senesi, spingono Biordo degli Ubertini verso la fortezza con 700 cavalli e 6000 fanti. Il Castracani si scontra con gli avversari; il combattimento, grazie alla sua posizione sul terreno, volge all’inizio a suo favore; l’Ubertini, tuttavia, durante l’assalto riesce a girare con parte delle truppe intorno ad una collina ed a tagliargli le linee di rifornimento. A causa della nuova situazione con gli altri capitani dei fuoriusciti (il fratello Arrigo, Giovanni degli Obizzi ed Orlando Salamoncelli)) decide di abbandonare il campo e di sfondare le linee di accerchiamento .Nella ritirata si impadronisce di Capraia e Verucchio; persa, infine, ogni speranza di vittoria, fugge nel Frignano dove la compagnia si scioglie. | |||
1356 | |||||
Mag. | Castracani | Pisa | Toscana e Emilia | Viene ancora affrontato dai pisani che, con Roberto dalla Rocca, riacquistano quanto da lui occupato nella campagna precedente. Fugge ancora nel Frignano. | |
Giu. | Milano | Lega | Emilia | Agli stipendi del signore di Milano Bernabò Visconti. | |
Lug. | Emilia | Si trova a San Polo d’Enza; gli vengono contro Aldobrandino d’Este ed Ugolino Gonzaga che lo mettono in fuga, lo inseguono sino a Montecchio Emilia e gli infliggono numerose perdite. | |||
Nov. | Lombardia | E’ spedito nottetempo da Lodrisio Visconti con 300 cavalli a Casorate Primo per bloccare il passo alle milizie di Astorgio Markwald che stanno tentando di guadare nottetempo il Ticino per rientrare in Pavia: il suo tentativo ha successo, nonostante che sia catturato dagli avversari alle prime luci dell’alba con la maggior parte dei suoi uomini. | |||
1357 | Castracani | Pisa | Toscana | Si ribella in Garfagnana con Alderigo Castracani. Assedia Castiglione di Garfagnana alla testa di molti fanti e cavalli. Viene loro contro il podestà di Pisa Biordo degli Ubertini. Si ritira. In un secondo momento si impadronisce di Capraia e di Verrucolette; l’arrivo di milizie pisane lo obbliga ancora a ripiegare. I due castelli, a seguito di un breve assedio, ritornano in potere degli avversari. | |
1361 | Milano | Chiesa | |||
1362 | Muore. |
CITAZIONI
“Huomo valoroso nella guerra.” CORIO
“Fu Valeriano l’unico figliuolo di Castruccio, che avesse dal padre ereditato parte dello spirito guerriero che quegli in sé alto loco lo aveva portato.” DOMPE’-GANDOLFI
“Capitano di gran valore.” MAFFEI
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