UGOLINO TRINCI Guelfo. Signore di Foligno, Colfiorito, Amandola, Bevagna, Bettona, Montefalco, Nocera Umbra, Gualdo Cattaneo, Colle del Marchese, Trevi, Giano dell’Umbria, Montecchio, Castagnola.
Suocero di Antonio da San Severino e di Berardo da Varano.
+ 1415 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1371 | Umbria |
Ottiene in vicariato Bevagna dal papa Gregorio XI. |
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1377 | |||||
Sett. | Chiesa | Firenze | Umbria |
I Brancaleoni si impadroniscono di Foligno con l’appoggio di Lucio Lando. Il padre Trincia è defenestrato da un balcone sulla piazza; Ugolino è rinchiuso nel castello di Roccafranca; anche Bevagna si ribella ai suoi famigliari. Sarà presto liberato allorché lo zio Corrado restaurerà la sovranità dei Trinci in Foligno. |
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1382 | Umbria |
Conferma la tregua e l’alleanza difensiva con Perugia valida per tre anni. |
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1386 | |||||
Ott. | Umbria |
Succede allo zio Corrado nella signoria di Foligno, Limigiano, Colle del Marchese, Colfiorito, ed Amandola. |
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1387 | Umbria | Provvede al rafforzamento, nei territori da lui controllati, dei castelli di Annifo, Colfiorito, Capodacqua, Verchiano, Acquafranca, Rasiglia e delle rocche di Aprile, Arnello, Celestro, Salvino, Pasano e Serra. | |||
1388 | |||||
Apr. | Chiesa | Comp. ventura | Umbria |
Combatte con 400 lance le compagnie di Bernardo della Sala, di Corrado Lando e di Guido d’Asciano che stanno infestando l’Umbria. |
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Ago. | Umbria | Protegge l’ambasciatore di Firenze Biliotto Biliotti da alcune insidie. E’ ringraziato dalla repubblica. | |||
1389 | |||||
Apr. | Umbria |
Diviene podestà e signore di Bettona i cui abitanti scacciano i fautori della parte ghibellina. |
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Nov. | Umbria | I guelfi di Montefalco irrompono nella località e ne scacciano i ghibellini con il signore Biagio dei Pedoni. Ugolino del Monte a Santa Maria è nominato podestà di Montefalco mentre il Trinci assume la signoria della località. | |||
1390 | Umbria | Il Trinci diventa signore e podestà anche di Colle del Marchese. Il re di Napoli Ladislao d’Angiò più tardi gli confermerà tale incarico a vita. | |||
1391 | |||||
Gen. | Chiesa | Antipapa | Umbria |
Sempre per lo stato della Chiesa ed in collegamento con Perugia entra in Spoleto assieme con Boldrino da Panicale ed il rettore del ducato di Spoleto il vescovo del Montefeltro Benedetto. |
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Primavera | Umbria | Gli si assoggetta Torre dei Vepri nel territorio di Todi. Ad aprile conferma la sua alleanza con i perugini. | |||
……………. | Umbria |
Compone in Assisi le continue e sanguinose discordie intercorrenti tra i Guidoni o Nepis ed i Fiumi conti di Sterpeto. |
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1392 | |||||
Ago. | Umbria |
Il papa Bonifacio IX gli conferma il vicariato di Foligno, Nocera Umbra, Bevagna, Trevi, Giano, Montecchio, Castagnola, Colle del Marchese, Cerreto e Montefalco dietro un canone annuo di 1000 fiorini, di un falcone e di un cane bracco atto alla caccia con la rete. |
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Ott. | Umbria | A metà mese riceve nel suo palazzo di Foligno il pontefice con sette cardinali: sono tutti giunti a rendere omaggio ad un’immagine della Madonna ritenuta miracolosa, posta in una cappella della chiesa di Santa Maria in Lapis fatta edificare dal Trinci nelle vicinanze della città. | |||
1393 |
E’ compreso nell’ accordo di pace tra i pontifici ed il signore di Perugia Biordo dei Michelotti. |
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1394 | |||||
Ago. | Umbria | E’ sollecitato dai fiorentini a saldare agli eredi di Matteo Strozzi le competenze di quest’ultimo, già podestà a Foligno. | |||
1395 | |||||
Feb. mar. | Chiesa | Perugia | Umbria |
Combatte il Michelotti. Accorre per togliere Todi all’avversario; cerca di far rientrare nella città i degli Atti. |
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Apr. | Umbria |
E’ sconfitto dal Michelotti nei pressi di Bevagna con Ciucio da Paterno e Giacomino da Vastalla. |
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1396 | |||||
Gen. | Chiesa | Perugia | 300 lance | Umbria | Si collega con il marchese della Marca e capitano generale della Chiesa Andrea Tomacelli; con Giannello Tomacelli, rettore del ducato di Spoleto (entrambi sono fratelli del papa Bonifacio IX) continua la guerra ai danni del Michelotti. Ha il comando di 300 lance. |
Mag. | Foligno | Comp. ventura | Umbria | Viene contattato a Foligno dai fiorentini per contrastare le compagnie di ventura che stanno infestando la Toscana. Negli stessi giorni rifiuta la carica di podestà a Rieti. | |
Giu. | La regina di Napoli Giovanna d’Angiò considera il Trinci come un amico dal puntodi vista politico. | ||||
Lug. | Foligno | Comp. ventura | Umbria | A causa della sua politica troppo vicina a quella della Santa Sede deve fronteggiare le scorrerie di molti condottieri di ventura quali Malatesta Malatesta, Conte da Carrara, Ceccolino dei Michelotti affiancati dai perugini e dai seguaci del Michelotti. | |
Nov. | E’ ricevuto in accomandigia dai fiorentini per quattro anni. | ||||
Dic. | Umbria | I fiorentini gli consigliano di assoldare in aspetto Ceccolo Broglia con 400 lance e 100 fanti di cui la metà costituita da balestrieri. La condotta dovrebbe durare sino a tutto ottobre del 1398 a partire dal precedente maggio. E’ prevista la paga mensile di quindici fiorini per ogni lancia e di un fiorino per ciascun fante. | |||
1397 | |||||
Sett. | Foligno | Comp. ventura | Umbria |
Affronta una compagnia di bretoni guidata da Andrea Bursia e da Ciucio da Paterno penetrata nei suoi possedimenti: sono uccisi 14 folignati e ne vengono catturati altri 115. Tutti sono rinchiusi nel castello di Capitone; per la loro liberazione è pagato un riscatto di 2800 fiorini. I pontifici non sono in grado di soccorrere il Trinci; gli è consegnato solamente un po’ di denaro (la rendita della pieve di San Fortunato che frutta 300 fiorini l’anno). I venturieri derubano il Trinci di beni personali valutati più di 6000 fiorini; inoltre i danni provocati dai venturieri nei territori di Verchiano e di Acquafredda (case date alle fiamme, raccolti ed alberi distrutti) sono stimati superiori ai 10000 fiorini. |
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1398 | |||||
Mar. | Chiesa | Perugia | 400 lance | Umbria |
Con l’uccisione a Perugia del Michelotti è assoldato con Mostarda da Forlì e Paolo Orsini per scacciare i raspanti dalla città e da altre località da essi controllate. In breve recupera ai pontifici Nocera Umbra, Todi, Orvieto, Gualdo Tadino, Bastia Umbra, Spello e Cesi. |
Estate | Umbria |
Si impadronisce di Trevi; si trasferisce all’assedio di Perugia agli ordini di Giannello Tomacelli. In premio il papa lo insignisce della Rosa d’Oro. |
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Sett. | Capitano g.le fanteria | Umbria | Viene nominato capitano generale della fanteria; gli è riconosciuta una provvigione mensile di 1000 fiorini. Il Trinci acquista un palazzo a Firenze ed uno a Roma nel rione di Ponte; acquista pure da Mostarda da Forlì e da Conte da Carrara la fortezza di Amandola nelle Marche e la Rocca Andalina presso Nocera Umbra. | ||
Ott. | Umbria |
Occupa Assisi con il Broglia. |
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Nov. | Umbria | Giungono a Foligno per trattare la pace con Perugia gli ambasciatori fiorentini Jacopo Salviati ed Alessio degli Albizzi. | |||
1399 | |||||
Mag. | Umbria |
Si rappacifica con Ceccolino dei Michelotti su pressione dei fiorentini; in premio delle sue fatiche ottiene dal papa la signoria di Nocera Umbra. |
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Ago. | Umbria | La figlia Agnese sposa in seconde nozze il fratello del papa Bonifacio IX Andrea Tomacelli: assegna come dote alla figlia i castelli di Pedifluto e di Merandulo. | |||
1400 | Umbria | Si oppone al passaggio per il folignate della compagnia dei Bianchi in pellegrinaggio verso Roma. | |||
1402 | |||||
……………. | Umbria | Il papa gli concede i benefici della chiesa di Sant’Angelo di Limisano. | |||
Nov. | Umbria | A metà mese il Trinci acquista Rocca di Pietro dal conte Biagio di Lippo dietro la promessa di un vitalizio. | |||
1403 | |||||
Feb. | Umbria | Compra per 500 fiorini alcuni immobili fuori Foligno e due case a Rieti per altri 2000 fiorini. | |||
Mar. | Umbria | Il papa Bonifacio IX gli ingiunge di pagare il censo annuale per il vicariato di Foligno (1000 fiorini) anziché alla Camera Apostolica a Paolo Orsini, per far fronte alle spese per la condotta di tale condottiero. | |||
1406 | |||||
Ago. |
E’ considerato dai pontifici loro aderente in occasione del trattato di pace con il re di Napoli Ladislao d’Angiò. |
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1409 | Firenze | Napoli | Umbria |
Si adopera molto per Firenze nei confronti delle truppe napoletane per quanto senza molta efficacia. |
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1411 | Umbria |
Istiga Braccio di Montone a procedere ai danni di Cannara. |
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1412 | |||||
Gen. | Umbria |
Acquista per 4000 ducati il castello di Gualdo Cattaneo da Braccio di Montone che lo ha tolto, a sua volta, a Ceccolino dei Michelotti. |
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1413 | |||||
Lug. | Antipapa | Napoli | Umbria
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Milita per l’antipapa Giovanni XXIII contro Ladislao d’Angiò; viene accettato come raccomandato dai fiorentini per cinque anni con l’obbligo di consegnare un palio. Da parte sua l’antipapa lo riconferma nei vicariati di Foligno, Nocera Umbra, Bevagna, Montefalco, della Valtopina e nei castelli di Giano, Montecchio, Castagnola, Castelbuono, Limisano e nella rocca di ponte di Cerreto. |
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Nov. | Umbria | Ottiene i vicariati di Bettona, Coldimancio. Sempre nel periodo consegna a Rodolfo da Varano Amandola dietro il pagamento di 700 fiorini. | |||
1414 | |||||
Mag. | Umbria |
Soccorre i fiorentini e mette in fuga gli avversari. Ladislao d’Angiò trasferisce le sue truppe in Umbria. Il Trinci è attaccato nei suoi territori da Paolo Orsini, da Micheletto Attendolo e da Malatesta Malatesta: sono ancora una volta saccheggiati i suoi territori fin sotto le mura di Foligno. Gli avversari si accampano a Montefalco, a Bevagna, a Gualdo Cattaneo ed a Giano rovinando i raccolti del contado per undici giorni: irrompono ed ardono più di quindici villaggi smantellando il castello di Capodacqua. A fine mese restano nel folignate il Tartaglia, Conte da Carrara, Ceccolino dei Michelotti e Tommaso da Castello. Costoro gettano a terra la torre e le colombaie che i Trinci possiedono nel borgo di Marchiselli. Ceccolino dei Michelotti si impadronisce di Nocera Umbra. |
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Lug. | Umbria |
Con la firma della pace tra i contendenti è compreso come collegato dei fiorentini. |
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1415 | |||||
Mag. |
Muore di crepacuore a metà mese. Viene compianto da tutti i cittadini. E’ sepolto a Foligno nella cappella di famiglia della chiesa di San Francesco. Restaura e rinnova a Foligno il Palazzo Trinci. Sposa Costanza Orsini figlia del conte di Pitigliano Aldobrandino. |
CITAZIONI
“Questo Signore di Foligno, certmamente era stato uno dei più grandi della sua famiglia e per arte militare e per il senso politico che altamente lo distinsero.” MILLI
“Fu il vero sostegno del partito guelfo nell’Umbria.” MEDIN-FRATI