0622 TOMMASO FABBRI Di Ravenna.
+ 1513 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario
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Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1510 |
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Giu. | Venezia | Francia Ferrara | 118 fanti | Veneto |
Milita agli ordini di Dionigi Naldi. |
Lug. |
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Veneto |
Si trova alla difesa di Monselice. Assediatovi a metà mese, la città subisce un duro bombardamento a seguito del quale viene presa d’assalto dai lanzichenecchi. Ferito ad un braccio da un colpo di archibugio ed alla mano da un verrettone, è fatto prigioniero. E’ rilasciato dietro il pagamento di una taglia di 50 ducati. Due contadini lo accompagnano subito a Padova. |
Ott. |
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80 fanti | Veneto ed Emilia |
Si muove nel Polesine a fianco del provveditore generale Paolo Capello. Entra in Stellata abbandonata dagli estensi. |
1512 |
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Feb. |
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Veneto |
In Polesine con 172 fanti. |
Apr. |
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Ha ai suoi ordini 160 provvigionati. |
Giu. |
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135 fanti | Veneto e Lombardia |
Staziona a Villafranca di Verona; con Giovanni di Rieti ha l’incarico di scortare le artiglierie allorché i veneziani attraversano il Mincio per entrare in Lombardia. Supera, indi, l’Adda con Vigo da Perugia e si scontra con i francesi: per tale fatto d’arme viene lodato dal governatore generale Giampaolo Baglioni. |
Nov. |
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250 fanti | Lombardia |
A Pontevico. |
1513 |
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Gen. |
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Veneto |
Al campo di San Bonifacio. I suoi uomini si scontrano con i fanti di Brisighella. Vi sono numerosi morti e feriti; solo l’intervento del Baglioni e del provveditore generale Paolo Capello è in grado di sedare gli animi. |
Mar. |
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Veneto |
Ha ai suoi ordini 212 fanti. Chiede di lasciare San Bonifacio. |
Lug. | Venezia | Spagna |
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Veneto |
Combatte gli spagnoli agli ordini di Bartolomeo d’Alviano; si trova al fianco di tale condottiero nell’attacco portato a Verona. Rimane ucciso da un colpo di artiglieria in un assalto condotto alla Porta di San Massimo. |
CITAZIONI
“Persona di molto valore.” PARUTA