Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
TOMMASO DA SAN SEVERINO Conte di Tricarico, di Montescaglioso, di Marsico e di Ariano Irpino. Signore di Tursi e di Marsicovetere.
- 1406
Anno, mese | Stato. Comp.ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1375 | Napoli | I fiorentini chiedono alla regina di Napoli Giovanna d’Angiò di poterlo avere al proprio servizio. | |||
1378 | |||||
…………. | Chiesa | Il papa Urbano VI lo nomina rettore della Campagna e della Marittima al posto di Onorato Gaetani. | |||
Mag. | E’ contattato dai perugini affinché faccia da paciere tra il comune e lo stato della Chiesa. | ||||
Lug. | Chiesa | Antip. | Lazio | Ricopre l’incarico di senatore a Roma per il secondo semestre. I cardinali nemici del pontefice chiamano in loro soccorso la compagnia dei bretoni che si spinge con i saccheggi fin sotto le porte di Roma. Tommaso da San Severino scende in campo contro gli avversari; subisce una pesante sconfitta al Ponte Salario (500 morti tra i romani). | |
1381 | |||||
…………. | Napoli | Durazzo | Campania | Parteggia per la regina di Napoli Giovanna d’Angiò contro il pretendente del regno di Napoli Carlo di Durazzo. | |
Nov. | Campania | Al termine del conflitto presenzia a Napoli all’incoronazione di Carlo di Durazzo. | |||
1382 | |||||
Mag. | Napoli | Agli stipendi di Carlo di Durazzo. | |||
Ott. | Angiò | Napoli | Campania | Muta partito. Combatte i durazzeschi a favore del nuovo pretendente al regno di Napoli Luigi d’Angiò. A Maddaloni. | |
1384 | |||||
Autunno | Gli è affidato da Luigi d’Angiò il comando delle milizie italiane. | ||||
Dic. | Gli è fornito un salvacondotto dal re di Napoli; si incontrerà con il sovrano il mese successivo in Puglia. | ||||
Dic. | Puglia | Gli è fornito un salvacondotto da Carlo di Durazzo. Il mese successivo si incontra con il sovrano in Puglia. | |||
1385 | |||||
Ago. | Chiesa | Napoli | Campania | A seguito della guerra scoppiata tra Carlo di Durazzo ed il papa si mette alla testa di 3000 cavalli; con Raimondo Orsini del Balzo libera Urbano VI che si trova assediato in Nocera. Vince l’abate di Montecassino Pietro Tartaro e lo costringe a fuggire a Castellamare di Stabia. Porta in salvo il pontefice a San Severino ed a Giffoni; lo ospita prima a Campagna nel castello del Girone e poi a Buccino nella rocca dei conti d’Alemagna. Ultima tappa è la foce del Sele, dove Urbano VI può imbarcarsi su alcune galee genovesi. Il San Severino prosegue invece con i suoi uomini, per lo più bretoni e guasconi, verso la Basilicata. | |
1386 | |||||
Ago. | Angiò Antipapa | Napoli Chiesa | Campania e Puglia | A Giugliano in Campania con Ugo da San Severino, Bernabò da San Severino ed Angelino d’Austria alla testa di 4600 cavalli e di 700 fanti; depreda per più giorni il territorio fin sulle porte di Napoli. A fine mese leva il campo e si sposta in Puglia. | |
1387 | |||||
…………… | Puglia | Si autonomina viceré di Napoli; convoca un parlamento ad Ascoli Satriano cui presenziano tutti i baroni della fazione angioina; con Ottone di Brunswick è eletto tra i deputati del Buono Stato del Regno. | |||
Giu. | Campania | Raduna a Montefusco 4000 cavalli e 2000 fanti e cerca di impadronirsi di Aversa. Al fallimento del tentativo punta su Villa. | |||
Lug. | Campania | Si accampa a Dogliuolo (Poggioreale); con Ottone di Brunswick sollecita gli Otto Signori del Buono Stato a cedere Napoli a Luigi d’Angiò. Giunge in soccorso degli avversari Raimondo Orsini del Balzo. Tommaso da San Severino sposta il suo campo alla Porta delle Corregge ed entra in Napoli. Il rivale è sconfitto. | |||
Ago. | Campania | Con Ottone Brunswick impedisce lo sbarco a terra a 3 galee durazzesche; alla testa delle sue milizie francesi, bretoni, guascone e tedesche occupa Giugliano in Campania: è razziato numeroso bestiame e molte case sono date alle fiamme. Mette in fuga gli avversari. Sono costretti a rifugiarsi a Gaeta la regina Margherita ed il figlio Ladislao d’Angiò. Tommaso da San Severino Si fa giurare nella chiesa di Santa Chiara, a Napoli, l’atto di omaggio per conto del re di Provenza Luigi II d’Angiò; spedisce propri ambasciatori ad Avignone presso lo stesso Angiò e l’antipapa Clemente VII per chiedere loro soccorsi. Raimondo Orsini del Balzo, da parte sua, con un feroce blocco taglia i flussi dei rifornimenti alla capitale. Per timore di rivolte Tommaso da San Severino con Ottone di Brunswick confinano molti nobili ed altri ne incarcerano. | |||
Sett. | Campania | E’ scomunicato a Lucca dal pontefice Urbano VI. E’ predicata la crociata nei suoi confronti. | |||
Ott. | Campania | Ottiene per 13000 ducati Castel Capuano dal castellano Ugolino dalle Grotte: costui si impegna a consegnarla nelle sue mani solo nel momento del ricevimento del denaro pattuito. Giungono dalla Provenza 30000 ducati inviati dall’antipapa. Per ingraziarsi Ottone di Brunswick paga per primi i suoi uomini e gli consegna il bastone di capitano generale. Sbarca a Napoli la flotta angioina con Luigi di Montjoie. | |||
Nov. | Campania | Contrasta più volte nei pressi di Aversa Alberico da Barbiano. Entra in Torre del Greco e si impossessa anche del castello in cambio di 4000 fiorini per il soldo degli armati che ne sono alla difesa. Costoro sono imbarcati per Capri. Mette a sacco la fortezza ed in breve tempo obbliga il Barbiano ad abbandonare il territorio. | |||
Dic. | Campania | Con Ottone di Brunswick ottiene la resa dei castelli di Nocera e di Castellamare di Stabia. Si inimica presto con i nuovi venuti dalla Provenza; Luigi di Montjoie viene nominato viceré al suo posto; il San Severino, offeso, rientra nelle sue terre. | |||
1388 | |||||
Gen. | Calabria | ||||
Lug. | Campania | Ritorna a lottare contro i seguaci di Ladislao d’Angiò. Respinge al ponte Guizzardo un attacco portato da Giacomo Stendardo e dal conte di Alife con 500 cavalli. | |||
1390 | |||||
Nov. | Campania | Al termine del conflitto si reca a Napoli al fine di prestare giuramento di fedeltà a Luigi d’Angiò. | |||
Dic. | Viene nominato gran camerario del regno di Sicilia. | ||||
1391 | |||||
Gen. | Angiò | Napoli | Campania | Raggiunge l’isola d’Ischia con 5 galee, una grande nave, una galeotta e molti brigantini. | |
Feb. | Campania | Assedia in Napoli Castelnuovo; impedisce che la fortezza riceva soccorsi dal mare. | |||
Feb. | Campania | A Napoli. Assedia gli avversari in Castelnuovo. Impedisce che la fortezza riceva soccorsi dal mare. | |||
1392 | |||||
Apr. | Basilicata Puglia e Francia | E’ informato che i durazzeschi, agli ordini di Cecco dal Borgo, di Alberico da Barbiano e da Ottone di Brunswick (quest’ ultimo è passato nel campo avverso), si sono collegati in Capitanata. Raccoglie sul Bradano 5000 fanti e 2000 cavalli e, con una marcia di settanta miglia, percorse in un giorno ed in una notte, sorprende all’alba ad Ascoli Satriano gli avversari senza che essi abbiano il tempo di armarsi. Sono catturati il Barbiano ed il Brunswick. In missione ad Avignone. | |||
Mag. | Campania | Alla difesa di Castellamare di Stabia. Cattura in un’azione Antonio da Sant’Angelo. | |||
Dic. | Francia e Campania | Rientra in Campania dalla Francia. | |||
1394 | |||||
Gen. | Campania | Entra di sorpresa in Acerra; dopo pochi giorni Paolello Scalula di Aversa si colloca alla difesa del castello. Il San Severino deve lasciare la città e per Mercato San Severino ritorna a Napoli. | |||
…………… | Gran connestabile | Campania | Si trova a Napoli con 2400 cavalli e più di 4000 fanti. Con il fallimento delle trattative di pace tra Luigi d’Angiò ed il re Ladislao d’Angiò attacca i nemici nella pianura campana; ne devasta il territorio con ferocia. Gli avversari colgono in disordine le sue truppe; solamente l’intervento della cavalleria pesante impedisce sua la disfatta. | ||
Autunno | Campania Basilicata | E’ assediato in Napoli fino al tardo autunno; al termine di una tregua i cavalli francesi vengono distribuiti tra Giugliano in Campania, Melito di Napoli e Caivano al fine di ostacolare i lavori di semina nei campi. Da ultimo, a causa della mancanza di vettovaglie per le sue truppe, il San Severino deve rientrare nei suoi feudi in Basilicata. | |||
1395 | |||||
Primavera | Angiò | Napoli | Campania | Si incontra a Napoli con Bernabò da San Severino rientrato dalla Provenza. Capisce la precarietà della situazione; distoglie pertanto il duca di Sessa Giacomo di Marzano dalla fedeltà durazzesca. Gli fa chiedere in moglie la figlia Maria da Luigi di Montjoie per conto di Luigi d’Angiò. | |
1398 | |||||
…………… | Campania Basilicata | Si muove in soccorso di Napoli assediata dai durazzeschi; convince Luigi d’Angiò a cercare l’aiuto di Raimondo Orsini del Balzo; per la via di San Severino e di Salerno scorta il sovrano provenzale fino a Melfi. | |||
…………… | Con la partenza dall’Italia del re di Provenza si riavvicina a Ladislao d’Angiò: gli invia il figlio per rendergli atto d’omaggio; gli fa dono di 6 cavalcature da guerra. | ||||
1400 | |||||
Feb. | Ottiene la grazia dal re. In cambio della castellania e del capitanato di Tursi in Basilicata gli è concessa una rendita annua di 100 once in carlini d’argento. | ||||
Primavera | Campania | A Napoli con Bernabò da San Severino. Insieme decidono di consegnare la città a Ladislao d’Angiò. | |||
Lug. | Campania e Calabria | Si licenza dalla corte e rientra nei suoi feudi in Calabria. | |||
…………… | Puglia | Ladislao d’Angiò lo utilizza come paciere nel conflitto che oppone nel tarantino Raimondo Orsini del Balzo con Bernabò da San Severino. | |||
1403 | Napoli | Impero | Bosnia e Croazia | E’ inviato in Bosnia per aiutare i baroni ribelli a Sigismondo d’Ungheria. Si scontra con Filippo Scolari; è costretto a rientrare a Zara. | |
1406 | E’ fatto incarcerare da Ladislao d’Angiò con il figlio Venceslao (conte di Tricarico e duca d’Amalfi) ed altri congiunti tra cui si annoverano il conte di Provenza Ugo, il conte di Mileto e di Belcastro Luigi, il conte di Terranova Arrigo, il figlio del conte di Lauro Gaspare e Ruggero da San Severino. Il San Severino è fatto strangolare in Castelnuovo. Il re di Napoli nega a tutti la sepoltura; i loro cadaveri sono gettati ai cani dietro le rovine di San Pietro Vecchio nel fossato della cittadella di Castelnuovo. |
CITAZIONI
-“Era il più valente huomo di tutto il reame di Puglia ed il più savio d’arme.” AMMIRATO
-“Ch’era superiore a tutti di esperienza e di riputazione.” DI COSTANZO
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