Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
TOLOSATO DEGLI UBERTI Di Firenze. Ghibellino. Fuoriuscito. Giudice d’Arborea.
- 1310 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………….. | Pisa | Fuoriusciti Genova | Sardegna | E’ preposto dai pisani alla testa del giudicato di Arborea. I fuoriusciti ed i genovesi penetrano dal Logudoro nel giudicato ed infestano con le loro scorrerie tutto il territorio fino ad Oristano. Tolosato degli Uberti li fronteggia e li obbliga a ritirarsi. Verso il 1300, infine, sarà privato dagli avversari del giudicato. | |
1302 | |||||
Mar. | Toscana | Viene bandito dai fiorentini come ghibellino. | |||
Mag. | Pistoia | Firenze Lucca | 300 cavalli | Toscana | E’ assediato in Pistoia da 1000 cavalli e 6000 fanti fiorentini, nonché da 600 cavalli e 10000 fanti lucchesi. Dopo ventitre giorni di assedio i lucchesi si allontanano per assediare il castello di Serravalle Pistoiese. |
1303 | |||||
Sett. | Toscana | Si dirige ad Arezzo con i ghibellini fiorentini, i guelfi bianchi ed i soldati pisani. | |||
Dic. | Toscana | Fa decapitare i capitani dei forti della Verruca, Pico di Arrigone e Neri dei Rossi, arresisi ai lucchesi senza opporre resistenza; il giorno seguente, sono impiccati 23 soldati del presidio che hanno seguito il loro esempio; 3 invece si salvano perché, secondo le testimonianze, si sono opposti fino all’ultimo alla resa. | |||
1304 | |||||
………….. | Capitano di guerra | Toscana | Riceve a Pistoia il cardinale Niccolò da Prato inviato dal papa a Firenze per sedare le differenze tra guelfi bianchi e neri. Al fallimento delle trattative riprende il conflitto. | ||
Lug. | Toscana | Muove verso Firenze con 300 cavalli e 800 fanti per unirsi alla Lastra con 1600 cavalli e 9000 fanti di ghibellini e guelfi bianchi. Allorché viene a conoscenza del fatto che gli alleati sono giunti prima dell’appuntamento stabilito a Firenze, prende la strada dei monti per poterli raggiungere più velocemente. Baschiera della Tosa non attende viceversa l’arrivo dell’ Uberti; penetra in Firenze per la Porta di San Gallo e giunge fino a piazza San Marco; altre truppe passano per la Porta degli Spadari e pervengono in piazza San Giovanni alla cui difesa si trovano solo 200 cavalli e 500 fanti. I balestrieri fiorentini rigettano gli assalitori; i bolognesi, che stazionano alla Lastra, si persuadono della sconfitta e fuggono verso il Mugello dove l’ Uberti cerca inutilmente di trattenerli. Il capitano rientra a Pistoia. Riprende l’assedio alla città. | |||
1305 | |||||
………….. | Toscana | E’ riconfermato in Pistoia nei suoi incarichi di podestà e di capitano di guerra. | |||
Mag. | Toscana | E’ assediato ancora in Pistoia con 300 cavalli e molti fanti: l’esercito nemico è capeggiato dal duca di Calabria Roberto d’Angiò. Sono costruite dagli avversari alcune bastie nei pressi; sono dati ai difensori tre giorni per uscire dalla città per non essere considerati nemici dello stato della Chiesa e del re di Napoli. Tolosato degli Uberti approfitta della concessione per fare uscire dalla città le cosiddette bocche inutili. | |||
………….. | Toscana | Pistoia è stretta di assedio. Sono scavate larghi fossati tra una bastia e l’altra per impedire che arrivino soccorsi dall’esterno. Vi sono molti scontri: a coloro che sono sorpresi a fuggire dalla città è tagliato il piede se uomo, il naso se donna. Le donne, i vecchi ed i fanciulli non sono risparmiati dalla crudeltà degli assedianti. Si fa notare per la sua ferocia ser Lando di Gubbio chiamato Longino dai fiorentini. I prigionieri sono uccisi. | |||
Sett. | Toscana | A metà mese entrano in Pistoia inviati dal papa due prelati Guglielmo Durante, vescovo di Mende, e Piliforte, abate di Lombez che impongono ai belligeranti una tregua di quindici giorni. Le due parti sono convocate a Pisa (i pistoiesi) ed a Lucca (fiorentini e lucchesi) per trovare un accordo. Tutto si rivela inutile. | |||
Ott. | Toscana | Il comando delle operazioni offensive è preso da Diego della Ratta. | |||
Nov. | Toscana | I due prelati citano a Siena i rappresentanti delle due parti. Clemente V emana un breve che impone agli assedianti di abbandonare il campo pena la scomunica, l’interdetto sui loro territori ed altre condanne temporali. I fiorentini, i pratesi ed i lucchesi dichiarano di appellarsi al pontefice e sono scomunicati; Siena, Volterra e San Gimignano richiamano, al contrario, i loro soldati. Gli assedianti raddoppiano di ferocia nella loro azione: Pistoia si trova all’estremo delle vettovaglie anche perché non può più ricevere soccorsi da Bologna e da Pisa. | |||
1306 | |||||
Apr. | Toscana | Deve arrendersi allorché a Bologna sono scacciati dalla città i guelfi bianchi: le mura, le torri e le fortezze di Pistoia sono distrutte contro i capitolati; il contado è diviso tra fiorentini e lucchesi. | |||
1310 | Muore. |
CITAZIONI
-“Valentissimo uomo d’arme.” COMPAGNI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia