Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
TARTAGLIA DA TORGIANO (Antonio Tartaglia, Tartaglia di Massaro, Antonio di Massoro, Tartaglia dalla Guancia)
+1465
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1439 | |||||
Lug. | Chiesa | Foligno | 180 fanti | Umbria | Si collega a Bevagna con le truppe del cardinale Giovanni Vitelleschi al fine di combattere il signore di Foligno Corrado Trinci. Muove contro la città; a fine mese è deviata l’acqua del fiume Menotre nel comune di Vescia. |
Ago. sett. | Umbria | Dopo quarantasei giorni di assedio gli abitanti di Foligno decidono di fare entrare in città i soldati pontifici. Seguono dei colloqui con i 4 priori di Foligno cui prendono parte il cardinale Vitelleschi e Tartaglia da Torgiano. A settembre entra nella città con 460 uomini tra cavalli e fanti per la Porta di Santa Maria fattagli trovare aperta da Giovanni degli Atti, che ne è alla difesa con 400 fanti. Irrompe nella città con Biagio da Castel del Piano e Tartaglia da Foligno, giunge nella piazza, penetra nel palazzo dei Trinci, vi cattura il signore, assale la casa del cancelliere e lo fa prigioniero con due suoi fratelli. I tre folignati sono uccisi dagli abitanti a colpi di accetta senza il permesso del cardinale Vitelleschi: per tale motivo essi vengono multati di 4000 fiorini. 60 sono invece i prigionieri rinchiusi nel convento di Santa Maria in Compris. | |||
1440 | |||||
Apr. | Milano | Firenze | Toscana e Umbria | Segue Niccolò Piccinino nella sua spedizione in Toscana. Con Giovanni da Sesto, Francesco Vibi, Rodolfo da Perugia, Federico da Montefeltro e Ludovico Gonzaga muove da Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) e Montone alla testa di 1000 cavalli e di 1000 fanti. Si ferma a Ponte San Giovanni e devasta i territori di Campo e Pischiello. Si dirige verso il lago Trasimeno e compie una scorreria nel cortonese nella quale vengono fatti 150 prigionieri ed è razziato molto bestiame. Si arresta a Montecolognola ed a Pian del Carpine (Magione), dove è raggiunto dagli ambasciatori perugini giunti a lamentarsi per i saccheggi subiti. Parte del bottino viene restituito dai condottieri. Tartaglia da Torgiano conduce il resto delle prede a Cortona. Da ultimo punta su Sansepolcro. | |
Giu. | Toscana | A fine mese prende parte alla battaglia di Anghiari. Simoncino d’Anghiari vince la sua resistenza e Tartaglia da Torgiano è fatto prigioniero. | |||
1442 | |||||
Giu. | Chiesa | Sforza | Umbria | Contrasta le truppe di Francesco Sforza in Umbria. Si trova a San Gemini con Carlo di MOntone per scacciare il Sarpellione da Todi. | |
1454 | |||||
Sett. | Chiesa | Lazio | Al servizio del papa Niccolò V. Prende possesso di Giuglianello, appena ribellatasi alla signoria di Angelo di Roncone. | ||
1459 | |||||
Apr. | Umbria | A Perugia con Andrea Corso. Nella città alloggia nei locali dell’università dopo averne scacciato gli studenti. | |||
1460 | 50 fanti | Lazio | Ha l’incarico della sorveglianza del Campidoglio. | ||
1465 | Muore. |
CITAZIONI
-Alla battaglia di Anghiari “Qui Simonetto (Simoncino d’Anghiari) con la forte lancia/Si mise innanzi come un capitano/E percosse il Tartaglia dalla Guancia/D’un colpo tal, che si trovò in sul piano,/Simile a quei dei paladin di Francia/./Dagli Anghiaresi gli fu posto mano, E su ritto levato quel barone/Verso ‘l castel nel menaron prigione.” Dalla citazione di un codice della Magliabecchiana di Firenze riportata da FABRETTI
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