Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
TADDEO MANFREDI Di Faenza.
Signore di Imola, Bubano, Mordano, Bagnara di Romagna, Fontana, Castelnuovo Scrivia, Bosco Marengo e Cusago.
Figlio di Guidantonio Manfredi, nipote di Astorre Manfredi, cognato di Tiberto Brandolini e di Carlo Gonzaga, suocero di Pino Ordelaffi.
1431 – 1486 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1439 | |||||
Ago. | Emilia | Viene armato cavaliere a Bologna dall’imperatore di Costantinopoli Giovanni Paleologo reduce dal concilio di Firenze. | |||
………….. | Lombardia | Studia alla corte dei Gonzaga e frequenta per qualche tempo la scuola di Vittorino da Feltre. | |||
1447 | Firenze | Napoli | Toscana | ||
1448 | |||||
Giu. | Romagna | Alla morte del padre Guidantonio si fa proclamare signore di Imola. | |||
………….. | Firenze | Napoli | 1000 cavalli e 200 fanti | Toscana Romagna | Deve presto abbandonare la Toscana a seguito delle minacce alle sue terre da parte dello zio Astorre. |
1449 | |||||
Mag. | Imola | Faenza | Romagna | Attacca nottetempo in Faenza lo zio Astorre: giunge al ponte di San Procolo e vi si ferma per decidere sul da farsi. La sua presenza è avvistata ed è dato l’allarme alla città: sente suonare le campane a martello e rientra in Imola. Dopo qualche giorno, sempre di notte, assale Solarolo; respinto dagli abitanti fa ritorno nei suoi stati. Lo zio Astorre lo dichiara ribelle e fa demolire le case di sua proprietà a Brisighella. | |
1450 | |||||
Ago. | Imola | Faenza | Romagna | Assalito a sua volta da Astorre Manfredi, si trova ben presto in difficoltà: invia al congiunto Guido Vaina e Domenico Pietro Avonale. Si frappone il nuovo duca di Milano Francesco Sforza ad imporre la pace tra i due contendenti. Viene stabilita una penale di 20000 ducati per colui che ne trasgredirà i capitoli. | |
1451 | |||||
………… | Napoli | Firenze | Toscana | Catturato dai fiorentini in un fatto d’arme, è presto rilasciato. | |
Ago. | Toscana | Si trova a Firenze. Assiste al battesimo di Taddeo Martelli, figlio di Ugolino. | |||
1452 | |||||
Gen. | Emilia | A Ferrara per rendervi omaggio all’imperatore Federico III. | |||
Feb. | Firenze | Napoli | 400 cavalli | Romagna | A Forlì con lo zio Astorre, ospite degli Ordelaffi. Passano entrambi agli stipendi dei fiorentini. |
……………. | Toscana | Coadiuva Sigismondo Pandolfo Malatesta e Michele da Cotignola; costringe gli avversari a porre i loro alloggiamenti fuori della Toscana. | |||
1453 | |||||
Ago. | Romagna | Si porta nel territorio di Galeata per contrastarvi l’azione di Sante Carillo, entrato in Bagno di Romagna a seguito della cessione di tale località a favore degli aragonesi da parte di Gherardo Gambacorta. | |||
Ago. sett. | Toscana e Romagna | Appoggia Alessandro Sforza all’assedio di Vada. Da qui passa all’assedio di Facciano alla testa di 300 cavalli e 200 fanti. A settembre con Gregorio d’Anghiari respinge un attacco portato dagli aragonesi a Pietraviva con 50 cavalli e 100 fanti. Da qui ritorna all’assedio di Vada agli ordini, ora, di Sigismondo Pandolfo Malatesta. | |||
Ott. | Toscana | Con la resa di Vada viene trasferito con Astorre Manfredi tra Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa. | |||
Dic. | Romagna | Al termine del conflitto rientra nelle sue terre. | |||
1455 | |||||
Ago. | Lombardia | A Milano, presso il duca Francesco Sforza. E’ alla ricerca di una provvigione. | |||
1456 | |||||
Gen. | Romagna | A Forlì, per il matrimonio del signore della città con la figlia di Astorre, Elisabetta. | |||
Feb. | Lombardia | A Milano. | |||
1458 | |||||
Apr. | Lombardia | Ancora in visita a Milano. | |||
1459 | |||||
Apr. | Emilia e Toscana | A Bologna, al fianco di Galeazzo Maria Sforza di passaggio nella città; prosegue per Firenze e in tale località rende atto di omaggio al pontefice. Con il Malatesta e lo zio Astorre prende sulle spalle la lettiga di Pio II e la regge fino al palazzo apostolico preparato in Santa Maria Novella. | |||
Ago. | Lombardia | A Milano. Si incontra a corte con gli ambasciatori francesi. | |||
1460 | |||||
Mag. | Imola | Faenza | Romagna | Il cognato Tiberto Brandolini gli invia delle truppe in soccorso; con tali uomini cerca di entrare in Faenza dopo avere istigato (probabilmente) un moto popolare ai danni dello zio. La calma in questa città ritorna solo con l’ingresso delle milizie di Cecco Ordelaffi. | |
Giu. sett. | Romagna | Analogo insuccesso ha un suo nuovo tentativo su Solarolo: i difensori ne escono e lo mettono in fuga. Astorre si vendica e gli occupa alcuni castelli: il papa invia il vescovo di Sessa che riconcilia i due Manfredi. Anche Francesco Sforza, nella circostanza, fa valere la sua volontà mediante l’invio ai due contendenti di Tommaso Tebaldi. L’accordo giunge da ultimo a fine settembre. | |||
1461 | |||||
Feb. | Lombardia | A Milano. | |||
Dic. | Romagna | Si allea con il signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta. | |||
1462 | |||||
Apr. | Imola | Faenza | Romagna | Riprende il conflitto con Astorre. Gli è conquistata Oriolo dei Fichi, nei pressi di Faenza. | |
Ago. | Romagna | Il congiunto si impossessa anche di Monte Battaglia. Taddeo Manfredi deve ricorrere ancora una volta alla mediazione di Francesco Sforza. | |||
Ott. | Romagna | Intervengono Francesco Sforza ed i bolognesi che costringono il signore di Faenza a restituirgli i possedimenti persi nel recente conflitto: da parte sua il signore di Imola deve consegnare al rivale due suoi partigiani, colpevoli di avere congiurato ai danni di Astorre. Taddeo rafforza le difese di Imola. | |||
Dic. | Venezia | 200 uomini d’arme | Romagna | I veneziani gli concedono una condotta di 200 uomini d’arme. La sua compagnia è inserita nelle schiere di Bartolomeo Colleoni. Le sue stanze sono previste in Romagna. | |
1463 | |||||
Giu. | Romagna | Francesco Sforza, tramite il suo cancelliere Lancillotto Brippio, lo riconcilia una volta di più con il rivale. Astorre gli restituisce Pedicano, Mazzancollo, Monte Mediolo, Pubblico e Torricchio. | |||
1464 | |||||
Mag. | Lombardia | Si reca a Milano per cercare una raccomandazione dello Sforza in una contesa di confini che ha con Bologna. Il duca di Milano si fa parte attiva per fare concedere da parte fiorentina una condotta al figlio Guidoriccio o Guidaccio. | |||
Ott. | Con la cattura da parte di Francesco Sforza del cognato Tiberto Brandolini chiede a Ludovico Gonzaga di intercedere sul duca di Milano a favore del condottiero. | ||||
Nov. | Lombardia | A Milano con lo zio Astorre per dirimere le loro vertenze riguardo la giurisdizione di alcuni castelli, che Astorre ha conquistato ed occupato con l’avallo del papa Pio II. | |||
1467 | |||||
…………. | Firenze | Venezia | 800 cavalli e 500 fanti | Romagna | Combatte ancora Astorre che, invece, appoggia i veneziani di Bartolomeo Colleoni ai danni dei fiorentini. Non manca, tuttavia, di trescare con gli avversari: l’avvicinarsi dell’esercito aragonese gli fa alla fine cambiare idea provocando la reazione del capitano veneziano che deprederà il territorio di Imola. |
Mag. | Romagna | Viene assediato in Imola da Alessandro e da Costanzo Sforza. | |||
Lug. | Emilia | Prende parte alla battaglia di Molinella. | |||
………….. | Romagna | Bartolomeo Colleoni gli conquista i castelli di Bubano, Mordano e Bagnara di Romagna. | |||
1468 | |||||
Mag. | Romagna | Con la pace sono restituiti a Taddeo Manfredi i castelli di Bubano, di Mordano e di Bagnara di Romagna; deve, invece, consegnare ai fiorentini il castello di Oriolo dei Fichi da lui rioccupato il mese precedente. | |||
1469 | |||||
Apr. | Romagna | Ospita ad Imola Pino Ordelaffi giunto per conoscere la sua futura sposa, la figlia Zaffira. | |||
………….. | Romagna | Organizza in Faenza una congiura presto scoperta. | |||
1470 | |||||
Gen. | Romagna | Tenta un colpo di mano ai danni di Massa Lombarda. | |||
Mar. | Romagna | E’ contattato dal nuovo duca di Milano Galeazzo Maria Sforza allo scopo di un’alleanza tra Imola e lo stato milanese. | |||
Giu. | Romagna | E’ condotto dai ducali. Gli è riconosciuta una provvigione di 6000 ducati l’anno ed il soldo per 1500 cavalli in tempo di guerra. Nello stesso anno la figlia Zaffira si sposa con il signore di Forlì Pino Ordelaffi. | |||
1471 | |||||
Mar. | Toscana | A Firenze allorché Galeazzo Maria Sforza si trova in visita nella città. Nello stesso mese Imola diviene ufficialmente protettorato del ducato di Milano. | |||
Dic. | Romagna | Il figlio Guidoriccio, istigato dalla madre Marsabilia Pio e da altri parenti, gli si ribella con il pretesto della vendita di Imola al Colleoni, in pratica ai veneziani. Il Manfredi è imprigionato nella rocca cittadina con i suoi amici più fedeli. | |||
1472 | |||||
Gen. mar. | Romagna | Tramite Bartolomeo Colleoni i veneziani gli offrono 100000 ducati in cambio della cessione della sua signoria di Imola. Subito Roberto da San Severino entra in Imola per conto del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. Si accinge ad assediarlo allorché Taddeo Manfredi si impegna a lasciare la rocca ai ducali in cambio della signoria della città. Dopo alcuni giorni rompe i patti sottoscritti ed incarcera la moglie ed il figlio. La città si ribella al suo potere. E’ convinto a cedere dal cancelliere ducale Alessandro da Foligno. A febbraio il Manfredi si reca a Milano ed a marzo il duca di Milano si impossessa di fatto di Imola. Nella capitale del ducato Taddeo Manfredi diviene una sorta di ostaggio; oltre il danno anche la beffa perché gli è pagata la provvigione di 2000 ducati (di cui è creditore) in cinque rate ed il denaro serve per pagare la guarnigione sforzesca di Imola. | |||
Dic. | A Milano il consiglio segreto ducale fissa per le cerimonie ufficiali l’ordine di precedenza per signori e condottieri: primo viene il marchese di Mantova Ludovico Gonzaga, poi Taddeo Manfredi ed il signore di Forlì Pino Ordelaffi. A costoro seguono Roberto da San Severino, Giovanni Conti e Giovanni Bentivoglio. | ||||
1473 | |||||
Mar. mag. | Lombardia | E’ fatto arrestare dal duca; la prigionia dura a tutto aprile finché non vende Imola per 40000 ducati al cardinale Pietro Riario. Quest’ultimo cede la città al fratello Girolamo. Galeazzo Maria Sforza, a titolo di compensazione, gli concede in feudo a maggio Castelnuovo Scrivia. | |||
………….. | Milano | Chiesa Napoli | |||
1474 | |||||
Gen feb. | Piemonte | Al posto di Castelnuovo Scrivia, concessa in feudo a Roberto da San Severino, gli sono assegnate Bosco Marengo e Cusago. | |||
1475 | Lombardia | Vive nella tenuta ducale di Cusago con il figlio Guidoriccio. Riceve un appannaggio di 5000 ducati. | |||
1476 | Lombardia | Gli è riconosciuta una provvigione annua di 2000 ducati al posto della signoria di Bosco Marengo e Cusago. | |||
1477 | |||||
Apr. | Lombardia | Fugge da Milano con i due figli più piccoli; ripara nel veneziano. E’ segnalato nel cremasco ad Azzano. Il primogenito Guidoririccio resta nel ducato. | |||
1478 | Firenze | Chiesa Napoli | Toscana | ||
1479 | |||||
Mag. | Toscana | ha ai suoi ordini 6 squadre di uomini d’arme. | |||
1480 | Venezia | ||||
1482 | |||||
Lug. | Manfredi | Chiesa | Romagna | Appoggia in Romagna il signore di Pesaro Costanzo Sforza, quello di Faenza Galeotto Manfredi e gli Ordelaffi ai danni del signore di Imola e di Forlì Girolamo Riario. | |
Dic. | Venezia | Ferrara | Emilia | Sulla fine dell’anno è dichiarato ribelle dal papa Sisto IV. | |
1484 | Romagna | Dopo la pace di Bagnolo si stabilisce a Lugo. | |||
1485 | |||||
Dic. | Romagna | Trama per rientrare in Imola. Raccoglie truppe sul rio Sanguinario ed invia 13 uomini nella città: la congiura è svelata a Girolamo Riario e tutti i partecipanti sono catturati. | |||
1486 | Muore. Sposa Marsabilia Pio. |
CITAZIONI
-“Magnifico capitano.” BROGLIO
-“Uomo di fede dubbia e venale.” BRUTO
-“In direzione filosforzesca va vista anche l’iniziativa, poi rivelatasi disastrosa per il Manfredi, di favorire una congiura contro Borso d’Este ideata dal suo segretario Andrea da Vigliarana e da Gian Ludovico Pio signore di carpi, fratello della moglie del Manfredi Marsabilia (figlia di Galasso Pio di Carpi e di Margherita, figlia naturale di Niccolò d’Este) e appoggiata da Milano. La congiura fallì, Vigliarana e Pio furono imprigionati: nonostante gli sforzi del Manfredi e della moglie, Pio fu decapitato.” LAZZARINI
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