
Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
STANGALINO DELLA PALUDE (Sanchellino Paluzzo) Di Reggio Emilia.
- 1430 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1390 | |||||
Giu. | Milano | Bologna | Emilia | Milita agli stipendi del conte di Virtù Gian Galeazzo Visconti. E’ sconfitto dai bolognesi a Confortino. | |
1397 | Milano | Firenze | Toscana | ||
1405 | |||||
Estate | Milano | Bergamo | Lombardia | Al soldo del duca di Milano Giovanni Maria Visconti. A Bergamo come podestà cittadino. | |
Sett. | Lombardia | Alla guardia di Bergamo. Astorre Visconti, alleatosi con il signore di Brescia Pandolfo Malatesta, esce da Soncino ed irrompe nella città. Si ferma per tessere un trattato al fine di impadronirsi della cittadella nella piazza di San Leonardo sita nel borgo di Santo Stefano. Interviene Stangalino della Palude con molte lance e 200 fanti; sorprende l’avversario nella piazza e lo cattura con i suoi fedeli. I compagni di Astorre Visconti sono in breve liberati a Treviglio, mentre Astorre viene fatto rinchiudere nel castello di Monza. A fine mese decide di attaccare la cittadella di Bergamo con tutti i ghibellini della città, di Almé, della Val Brembilla e di Almenno. Alla difesa della fortezza si trovano, per conto di Giovanni Piccinino Visconti, Antonio Siciliano, Sesto del Monte e Bellolo Longo; nella rocca vi è invece Gropello da Soncino. Viene incendiato il ponte prossimo alla piazza del Portico dell’Arengo. Dopo alcuni assalti i difensori ricevono il saldo delle loro paghe arretrate e si arrendono a patti. Nei giorni seguenti il della Palude ottiene da Pietro da Muchina anche il forte della Capella mediante l’esborso di 150 fiorini destinati al saldo delle paghe della guarnigione. | |||
1407 | |||||
Mar. | Milano | Guelfi | Lombardia | Contrasta Jacopo dal Verme; irrompe in Romano di Lombardia e mette a sacco la terra con la rocca. | |
1408 | |||||
Apr. | Milano | Comp. ventura | Lombardia | Ha l’incarico di governatore di Busto Arsizio. Respinge dalla cittadella Facino Cane che vi si è avvicinato con le sue truppe; su richiesta di tale capitano fa rilasciare un uomo da lui catturato in precedenza a Busto Garolfo. Subito dopo uccide Battista di Montefiore con il quale ha diviso il comando della locale guarnigione. Si collega con Facino Cane. | |
Autunno | Siena | Napoli | 100 lance | Toscana | |
1410 | |||||
Apr. | Siena | Pitigliano | Toscana | Affronta il conte di Pitigliano Bertoldo Orsini. Di guardia a Grosseto, con Tommaso da Castello coadiuva Angelo della Pergola ad impadronirsi con un colpo di mano di Sovana. | |
1411 | Brescia | Milano | Lombardia | Affronta nel milanese le milizie ducali e quelle di Facino Cane. | |
1413 | Guelfi | Milano | Lombardia | Capitana i guelfi di Brescia che si sono ribellati al duca di Milano Filippo Maria Visconti. | |
1423 | |||||
Feb. | Lombardia | A fine mese è segnalato a Milano nella sede del consiglio segreto sita a Porta Vercellina, parrocchia di San Protaso in Campo. Con altri congiunti ottiene in concessione feudale il mulino di Cavriago, già di proprietà di Alberto della Sala. Presta giuramento di fedeltà a Filippo Maria Visconti. | |||
1425 | |||||
Giu. | Liguria | Si trova a Genova. Raggiunto da Galeazzo da Crema gli è ordinato di trasferirsi con le sue truppe in Romagna. | |||
1430 | Muore. |
CITAZIONI
-“Da Paludo dico di Rezano che lui era,/ di multa zente capitanio e confalone.” ALIPRANDI
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