SPINETTA MALASPINA

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SPINETTA MALASPINA
Monumento funebre di Spinetta Malaspina. Victoria and Albert Museum. Londra

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

SPINETTA MALASPINA  (Spinetta Lancia)  Di Verrucola. Ghibellino. Marchese della Lunigiana.

Del ramo dei marchesi di Fivizzano. Signore di Fosdinovo, Marciaso, Sarzana, Pontremoli, Fivizzano, Verrucola, Piolo, Vigasio, Parona, Arcole, Albaredo d’Adige, Affi, Caprino Veronese, Rivoli Veronese, Avesa, Povegliano Veronese, Cavaion Veronese, Castelnuovo del Garda, Lubiara, Isolalta, Parona.

1282 ca. – 1352 (marzo)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
……………………..PiemonteHa l’incarico di canonico onorario della chiesa di San Germano di Varzi.
1311
Gen.LombardiaA Milano per assistere all’incoronazione a re d’Italia dell’imperatore Enrico di Lussemburgo.
Feb.ImperoGuelfiEmilia

Viene nominato vicario imperiale di Reggio Emilia: pretende con durezza il tributo imposto alla città per mantenere un vicario generale in Lombardia con 200 soldati. Si ribellano all’ intimazione i da Fogliano, i Canossa ed i Roberti. Spinetta Malaspina viene espulso dalla città con i da Sesso. Molti sono gli uccisi tra i ghibellini.

Dic.ToscanaA metà mese si rappacifica a Fosdinovo con un nobile della località, vassallo dei Malaspina di parte guelfa.
1312
Mar.ImperoLuccaToscana
Apr.ToscanaRiconquista il castello di Verrucola; occupa Aulla con i fratelli.
…………………..EmiliaRientra in Reggio Emilia.
Ott.ImperoFirenzeToscanaCon i soccorsi approntati da pisani e genovesi raggiunge il campo imperiale impegnato nell’ assedio di Firenze. A fine mese gli imperiali sono costretti al ritiro.
1313
Feb.ToscanaSi trova a Pisa allorché molti fiorentini sono banditi dall’imperatore come ribelli.
Mar.ToscanaOccupa gran parte delle terre del vescovo di Luni, il guelfo Gherardino Malaspina. Viene investito in modo solenne dall’ imperatore di un grande numero di castelli e di terre della vicaria di Camporeggiana (Camporgiano) in Garfagnana appartenenti  sia alle diocesi di Lucca,  che a quella di Luni: Castelnuovo, Sasso, Gello, Grancilia, Palle-Gragnanella, Filicaia, San Terenzio, Careggine, Valli di Sotto, Valli di Sopra, Roggio, Puglianella, Rocca Alberto, Vitolo, Casatico, Camporgiano, Casana Maggiore, Casana Minore, San Michele, Gorfigliano, Gramolazzo, Castagnuola, Albiano, Licciano, Corte, Gragnano, Colognole, Sant’Anastasio, Pontecchio, Magliano, Giancugliano, Cogna, Sillano, Soraggio, Ursignano, Sala, Dalli di Sotto, Dalli di Sopra, Pugliaro. A fine mese occupa Pietrasanta con Enrico di Fiandra; si impadronisce pure, a spese dei lucchesi, di Castelnuovo, di Castello Aghinolfi e di Sarzana.
Apr.ToscanaAffianca il signore di Pisa Uguccione della Faggiuola ai danni di Pontremoli.
……………………..MalaspinaVescovo LuniToscanaAlla morte di Enrico di Lussemburgo a Buonconvento lotta contro il vescovo di Luni. Si impossessa dei suoi beni.
1314
……………………..LombardiaPodestà di Milano per conto del signore della città Matteo Visconti.
EstatePisaGuelfiToscanaAppoggia nuovamente Uguccione della Faggiuola contro i guelfi della regione. Penetra nella Garfagnana e vi combatte Azzo di Grignano.
1315
Ago.PisaFirenze50 cavalli e 1000 fantiToscanaPrende parte alla battaglia di Montecatini inserito all’avanguardia.
1317
Giu.ParmaCorreggioCapitano di guerraEmilia

Contrasta le truppe di Giberto da Correggio. Sorgono in Parma alcuni disordini tra i suoi soldati ed i mercenari tedeschi al servizio del comune: le operazioni si interrompono. Molti tedeschi passano direttamente al suo servizio. Il Malaspina viene riconfermato nel suo incarico e può proseguire nel conflitto.

Ago.MalaspinaPisa LuccaToscana

Aiuta Uguccione della Faggiuola contro Pisa. Gaddo della Gherardesca e Castruccio Castracani gli conquistano Fosdinovo, Verruca (Verrucolette) e Buosi (Fivizzano). Fugge con i suoi famigliari a Verona: nella città alloggia in contrada San Benedetto.

1320
Sett.VeronaVeneto

Al servizio del signore di Verona Cangrande della Scala. Viene inviato con Aldrighetto di Castelbarco e Pietro di Marano come ambasciatore presso il conte Enrico di Gorizia al fine di trattare la pace con i padovani. I negoziati si concluderanno il mese successivo.

1321
Apr. mag.MalaspinaLuccaToscana

Benché ghibellino si allea con i fiorentini per combattere il Castracani. Ceduti in ostaggio agli alleati alcuni dei suoi famigliari, probabilmente i  figli, riceve in soccorso in Lunigiana 300 cavalli e 500 fanti con i quali riacquista i suoi possedimenti.

Giu.Toscana

I fiorentini richiamano le loro truppe. Castruccio Castracani può così recuperare Pontremoli e gli altri castelli. Spinetta Malaspina è obbligato a riparare ancora a Verona.

1322VeronaLombardia

E’ inviato a Lodi da Cangrande della Scala per convincere gli abitanti ad accettare la signoria di Enrico di Fiandra, anziché quella dei Vistarini più inclini ai Visconti.

1325
Gen.VeronaPadovaVeneto

Ottiene a patti Vighizzolo d’Este con una settimana d’assedio: Corrado da Vigonza può allontanarsi dalla località con tutti i suoi uomini.

…………………….MalaspinaPisaLiguriaSi impossessa di Sarzana.
1326
Ott.MalaspinaLuccaEmilia e Toscana

Riceve rinforzi dal signore di Firenze Carlo d’Angiò (300 cavalli assoldati in Lombardia), dai pontifici (200) e dagli scaligeri (100 cavalli); si muove da Parma, attraversa gli Appennini ed assedia Verrucolette e Fivizzano. Il Castracani lo travolge in meno di due settimane. Deve rientrare nel parmense.

1328
Sett.VeronaPadovaVeneto

Ha il comando delle milizie mercenarie degli scaligeri. Entra in Padova; con la resa della città affianca nell’ esercizio delle sue funzioni il vicario Marsilio da Carrara ed il podestà Bailardino Nogarola. Gli viene concesso in feudo il castello di Vighizzolo d’Este.

Nov.

Presenzia a Verona con Marsilio dei Rossi alle feste organizzate per l’ arrivo in città di Taddea da Carrara con Mastino della Scala.

1329
Apr.Lombardia

Ha da Alberto della Scala la procura per concludere l’alleanza con i marchesi Obizzo e Rinaldo d’Este; si reca, quindi, a Marcaria con 400 cavalli e vi si collega con le truppe dell’ imperatore Ludovico il Bavaro.

Giu.VeronaMilanoLombardia

Asseconda l’azione dell’ imperatore  contro Azzone Visconti; con la riconciliazione delle parti partecipa ai negoziati di pace con Bailardino Nogarola.

……………………..TrentinoA Trento, in missione diplomatica presso Ludovico il Bavaro.
1330
Apr.LuccaFirenzeToscana

Passa al servizio del signore di Lucca Gherardino Spinola per fronteggiare i fiorentini. Si muove in  soccorso dei difensori di Montecatini Alto; conquista la rocca di Uzzano alla cui difesa si trovano i fuoriusciti lucchesi, gli Obizzi con 50 fanti.

Mag.Toscana

Ritorna sotto Montecatini Alto;  ne è nuovamente respinto dai fiorentini che hanno circondato la località con più di 14 miglia di fossati e di steccati. E’ costretto a ripiegare.

Ott.Reggio EmiliaDalloEmilia

Toglie Comano e Scandelarola ai Dallo; fa impiccare Bonaccorso e Baccarino da Dallo;  arreca gravi danni al reggiano.

1331
……………………….FirenzeImpero400 cavalliToscana

Alla testa di 400 cavalli, di cui la metà gli è fornita dagli scaligeri e dai Bonacolsi, cerca di liberare Barga dall’ assedio che vi è stato posto dai lucchesi.

Sett.ToscanaViene raggiunto in Garfagnana da ulteriori 400 cavalli inviatigli dai fiorentini.
Ott.Toscana

Espugna Castiglione di Garfagnana;  è obbligato ad allontanarsi a causa dell’azione offensiva di Simone Filippi.

1333
Apr.VeronaImpero ChiesaEmilia

Fronteggia le truppe di Giovanni di Boemia e del cardinale legato Bertrando del Poggetto. Si accampa a Ferrara alla testa di 1700 cavalli (600 scaligeri, 500 viscontei, 200 dei Bonacolsi e 400 fiorentini). Esce dalla Porta di Francolino con 150 cavalli scaligeri ed assale gli alloggiamenti dei pontifici nel punto meno munito di fossi e di steccati. Il resto delle truppe lascia Ferrara dalla Porta del Leone ed attacca il ponte di San Giorgio con l’ausilio delle navi ancorate nel Po. I fiorentini, guidati da Francesco Strozzi e da Ugo Scali, sorprendono i difensori e sconfiggono imperiali e pontifici dopo un’ora di scontri: molti annegano per il crollo del ponte e moltissimi sono i prigionieri tra i baroni della Linguadoca ed i signori della Romagna.

Lug.Veneto

Si trova a Peschiera del Garda per trattare con Marsilio dei Rossi, procuratore di Giovanni di Boemia, una tregua decennale tra scaligeri ed imperiali; è presente anche alla stipula dell’ atto che avviene a Modena nella chiesa di Sant’ Andrea da Castello.

1334
Ago.VenetoGli sono conferite prima la cittadinanza di Verona ed in un secondo momento quelle di Vicenza e di Padova.
1335
……………………….Francia

Si reca ad Avignone allo scopo di accusare davanti al papa Rolando dei Rossi ed i suoi famigliari per avere sempre parteggiato a favore dell’ l’imperatore Ludovico il Bavaro.

……………………EmiliaI Dallo gli vendono tutti i diritti da essi vantati su Verrucola. Il Malaspina acquista il castello di Piolo da Andreolo da Dallo e con il fratello Isnardo compra quello di Fabrica Curone, nell’alessandrino, dai nobili locali.
Giu.VeronaParma PontremoliEmilia e Toscana

Con Marsilio da Carrara persuade Pietro dei Rossi, assediato in Parma, a cedere la località al signore di Verona Mastino della Scala anziché a quello di Milano Azzone Visconti. Entra nella città per prenderne possesso con Alberto della Scala attraverso la Porta di San Barnaba. Aiuta Simone da Correggio nell’ assedio di Pontremoli.

……………………..ToscanaAsseconda Mastino della Scala in un’azione volta all’occupazione di Pisa. Il tentativo è sventato da Facio della Gherardesca.
Dic.MalaspinaPisaLiguria

Si allea con il vescovo di Luni; al comando di 1000 fanti irrompe in Sarzana dove alcuni suoi fautori gli fanno trovare aperta una porta. Una volta di più si fa signore della città.

1336
InvernoToscana

E’ nominato dagli scaligeri loro vicario in Lucca: consiglia Mastino della Scala a non vendere la città ai fiorentini per 360000 fiorini come già stabilito.

Giu.VeronaPontremoliToscana

Assedia Pietro dei Rossi in Pontremoli. Con l’aiuto di Simone da Correggio e del fratello Bernabò, vescovo di Luni, dà il guasto al territorio circostante sradicando vigneti, oliveti ed altre piantagioni. Sono date alle fiamme numerose case.

Lug.VeronaVeneziaVeneto

Muove da Treviso con Alberto della Scala, Guecellone Tempesta, Marsilio da Carrara per riconquistare Oderzo caduta nelle mani di Gerardo da Camino.

Ott.Veneto

Induce Tommasino da Bologna, che milita per gli scaligeri, ad offrirsi ai veneziani per consegnare loro Mestre dietro il versamento di una somma di denaro. Il capitano, a garanzia delle sue intenzioni, consegna in ostaggio agli avversari la moglie ed un figlio. I veneziani inviano 600 fanti: Tommasino da Bologna fa calare il ponte e li introduce nel castello. Sono tutti fatti prigionieri dal  Malaspina e da Alberto della Scala, giunto da Padova con molte truppe. Mestre è data alle fiamme.

1337
……………………..VenetoE’ armato cavaliere da Mastino della Scala.
Giu.Veneto

Punta su Vigasio dove è accampato Luchino Visconti: constata che le milizie milanesi, seppure superiori di numero, nella nottata hanno abbandonato il campo.

1338
…………………….Veneto

Ottiene in feudo dagli scaligeri Avesa, la Valpantena, Vigasio, Isolalta, Povegliano Veronese, Arcole, Zerpa, Albaredo d’Adige, Cavaion Veronese, Affi, Caporcia, Rido, Castelnuovo dell’ Abate, Caprino Veronese, Lubiara, Rivoli Veronese, Canale.

Sett.Veneto

Si muove nei pressi di  Montagnana. Apre un trattato con un catalano affinché gli sia aperta una porta della città;  vi si avvicina con 500 cavalli e 1500 fanti. Ubertino da Carrara viene a conoscenza dell’ iniziativa dallo stesso disertore e chiede rinforzi all’esercito confederato. 500 cavalli tedeschi sono trasferiti di nascosto da Bassano del Grappa ad Este; altri 200 uomini d’arme e molti fanti giungono da Padova: a tutti il provveditore Andrea Morosini promette paga doppia e mese completo. Il Malaspina cade nell’ imboscata che gli è tesa a Lungara. 300 scaligeri sono uccisi nello scontro o muoiono annegati: anch’ egli viene catturato con 200 cavalli tra i quali vi sono 22 connestabili e 12 membri delle famiglie da Fogliano e da Correggio.

Nov.VenetoA Venezia con Azzo da Correggio allo scopo di trattare la pace con i collegati.
Dic.VenetoConsegna Treviso ai veneziani.
1339
Gen.VenetoViene firmata una pace separata tra veneziani e scaligeri. Spinetta Malaspina è presente alla cerimonia.
1340
Gen.VenetoAccompagna a Pontremoli Mastino della Scala.
Giu.VenetoGli è concessa dalla Serenissima la cittadinanza veneziana.
1341
Ago.Toscana

Cede ai fiorentini per 12000 fiorini i castelli che possiede in Garfagnana: 40 nel vicariato di Camporgiano e 24 in quello di Castiglione di Garfagnana. Viene inviato da Mastino della Scala a Lucca per consegnare la città ai fiorentini che l’ hanno di recente acquistata.

……………………..VenetoOttiene Parona dall’abate di San Zeno.
1342
Ott.

Invia in Romagna, a sue spese, 200 balestrieri e 25 cavalli per contrastare la “Grande Compagnia” di Guarnieri di Urslingen che sta minacciando il bolognese.

Dic.Emilia

Si reca più volte a Ferrara con Giberto da Fogliano ed il signore di Bologna Giovanni Pepoli per concludere un’alleanza con Obizzo d’Este ai danni dei da Correggio che si sono impadroniti di Parma.

1344
Apr. mag.Toscana

Si riconcilia con i pisani;  restituisce loro Sarzana ed alcuni castelli della Lunigiana; ratifica l’accordo a Pisa il mese seguente. Vi è accolto con tutti gli onori.

Dic.FerraraMilanoEmilia

Milita al servizio di Obizzo d’Este; sfugge a Rivalta ad un agguato teso agli estensi da Filippino Gonzaga. Per eludere la sorveglianza degli avversari scorta il marchese di Ferrara in Lunigiana ed a Lucca; da qui lo accompagna a Modena.

1351
Sett.VeronaCastelbarcoTrentinoAppoggia Alberto della Scala all’assedio di Avio ai danni dei Castelbarco.
1352
Mar.Toscana

Muore nel castello di Fosdinovo. E’ sepolto a Verona nella chiesa di San Giovanni in Sacco, fuori la Porta di San Giorgio: la chiesa sarà demolita dai veneziani nel 1517 per essere riedificata  nella contrada di San Paolo di Campo di Marte accanto al monastero di San Cristoforo. Nella chiesa gli è eretta una statua equestre con il bastone di comando. Tale opera è attribuita ad Antonio da Firenze, a Piero di Niccolò Lombardi ed a Giovanni Martino di Fiesole.  Nel 1887 il  monumento funebre è stato venduto al Victoria and Albert Museum di Londra. Privo di eredi maschi legittimi, Spinetta Malaspina nel suo testamento ordina che nell’avito marchesato di Verrucola gli succedano i figli del fratello Isnardo, mentre il feudo di Fosdinovo sarebbe dovuto andare ai figli dell’altro fratello Azzolino. Stabilisce la sua residenza, sempre a Verona, in un palazzo in contrada San Benedetto. Fa costruire un ospedale a  Fivizzano. Sposa Beatrice Visconti.

CITAZIONI

-“La fama che la vostra casa onora,/ grida i segnori e grida la contrada,/ sì che ne sa chi non vi fu ancora./ E io vi giuro, s’io di sopra vada,/ che vostra gente onrata non si fregia/ del pregio de la borsa e de la spada./ Uso e natura sì la privilegia,/ che, perché il capo reo lo mondo torca,/ sola va dritta e ‘l mal cammin dispregia.” ALIGHIERI

-“Sempre fedele e riconoscente dimostrossi ai principi della Scala, i quali, apprezzandone la somma fede, in lui pienamente fidavano.” ORTI MANARA

-“Erat is factione Ghibellinus, sed usque a Castruccii (Castruccio Castracani) temporibus lucensi populo infensus.” BEVERINI

-“La vita di Spinetta Malaspina il Grande ha il valore di un esempio tipico nella storia del feudalesimo italiano durante la sua parabola discendente, nel tempo cioè in cui i maggiori comuni assurgevano alla potenza di stato e si andavano formando le grandi signorie, mentre l’impero, che del feudalesimo era l’anima e la forza, giungeva all’ultimo grado del suo declino.”

-” Nel suo lungo testamento dava disposizione per la sepoltura, che voleva in una “honorabili arca marmorea” (non si tratta del monumento conservato al Victoria and Albert Museum di Londra, certo di molto posteriore alla data della sua morte e voluto dai suoi successori a scopo celebrativo), nella chiesa maggiore della città dove si fosse trovato. Tra le altre disposizioni degne di nota la fondazione di un ospedale a Verrucola Buosi e quella di un ospizio per nobili decaduti presso la chiesa di S. Giovanni in Sacco a Verona, da lui patrocinata…Il giudizio sul Malaspina, celebrato con accenti fortemente emotivi da Umberto Dorini nella sua monografia, deve essere mantenuto entro i ranghi di una personalità rappresentativa soprattutto dell’azione di una feudalità intenta ad avvantaggiarsi di spregiudicati collegamenti per guadagnare ai propri possedimenti grandezza e continuità territoriale. Egli mirò a costituire, più che un potere politico, una fortuna personale e familiare.” RAGONE

-“Il primo marzo del 1352, gravemente ammalato, dettò il suo ultimo testamento ove dispose di essere seppellito, se fosse morto nella sua terra di Lunigiana, nella chiesa di Santa Margherita ubicata a fianco della fortezza della Verrucola, maniero ove era nato e che aveva ampliato. Nel suo lungo testamento diede disposizioni per la sepoltura.. I suoi eredi nel secolo successivo, gli dedicarono un cenotafio all’interno della chiesa di San Giovanni in Sacco, poi demolito: l’artistico monumento sepolcrale.. fu venduto nel 1887 al Victoria and Albert Museum di Londra, dove si trova tuttora.” WIKIPEDIA

Fonte immagine: wikipedia

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