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SIMONE DA CORREGGIO
Signore di Correggio, Fosdondo, Campagnola Emilia, Fabbrico, Guastalla, Colorno, Brescello, Parma, Campegine, Gualtieri, Boretto, Luzzara, Reggiolo, Suzzara, Borgoforte, San Benedetto Po. Patrizio di Parma. Fratello di Azzo da Correggio e di Guido da Correggio, padre di Cagnolo da Correggio.
+1344 (novembre)

Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1315 | |||||
Feb. | Parma | Fieschi | Toscana | Il padre Giberto lo invia con 50 giovani di Parma contro il cardinale Luca Fieschi signore di Pontremoli. | |
1322 | |||||
Sett. | Emilia | Può ritornare a Parma; nella città prende alloggio nel borgo di Santa Cristina presso l’ albergatore Tommasino Roncai. Rientra a Castelnuovo. | |||
Nov. | Chiesa | Milano | Emilia | Milita al servizio del cardinale legato Bertrando del Poggetto. | |
1323 | Emilia | Al fianco del cardinale del Poggetto allorché Vergusio dei Landi si impossessa di Piacenza. | |||
1324 | Verona | Padova | Veneto | ||
1325 | |||||
Nov. | Emilia | A Parma. Si incontra con il legato con i fratelli al fine di riconciliarsi con lo stato della Chiesa. Nella città prende alloggio nel monastero di San Giovanni. | |||
1326 | |||||
Giu. | Chiesa | Mantova | Emilia e Lombardia | Si trova tra Guastalla e Brescello per impedire il guado del Po a Passerino Bonacolsi. Allorché l’avversario si sposta verso Torricella si trasferisce a sua volta a Tagliata e devasta il mantovano. Si impossessa di Luzzara, Reggiolo, Suzzara, San Benedetto Po e Borgoforte. Viene dato alle fiamme il ponte sito in tale località dopo un aspro sconto. I centri occupati sono dati in feudo dal del Poggetto a lui ed ai suoi fratelli. | |
………… | Emilia | Occupa Guastalla. Ne mantiene la signoria sino al giugno 1332. | |||
1327 | Emilia | E’ ancora assalito da Passerino Bonacolsi; si ritira in Guastalla. E’ costretto a cedere ai pontifici le località del mantovano, ricevute l’anno precedente in vicariato. | |||
1328 | |||||
………….. | da Correggio | Chiesa | |||
………….. | Verona | Padova | Veneto | Si riavvicina agli scaligeri al ritorno dei Rossi in Parma. | |
Sett. | Veneto | Con il fratello Guido affianca il signore di Verona Cangrande della Scala nel suo solenne ingresso in Padova. | |||
1329 | |||||
………….. | Chiesa | Verona Parma | Lombardia | Combatte gli scaligeri ed i ghibellini con i pontifici, i Roberti di Reggio Emilia, gli estensi, Giovanni Quirico di San Vitale. E’ inviato dal del Poggetto contro Parma. Toglie Cavriago ai Cattaneo; depreda Sorbolo; si impadronisce a spese dei della Palude di Manzano e di Mulazzano. Giunge a Berceto, a Vicopo, alla Certosa, a San Lazzaro. Sorveglia le sponde del Po; tende un agguato nei pressi di Casalmaggiore a Marsilio da Carrara, inviato in soccorso di Parma da Cangrande della Scala; lo sconfigge e lo costringe ad una rovinosa fuga. | |
Lug. | Veneto | Alla morte di Cangrande della Scala muove con il fratello Azzo alla volta di Verona e vi sostiene le pretese dinastiche dei nipoti Alberto e Mastino della Scala. Si rappacifica con l’imperatore Ludovico il Bavaro. | |||
………….. | Emilia | Rapina il contado circostante e porta le prede nelle sue terre di Castelnuovo, Campegine, Gualtieri, Boretto e Buzzano. Dà alle fiamme Coenzo e rompe il ponte di Sorbolo. | |||
1330 | |||||
Giu. | da Correggio | Chiesa | Emilia | Si trova a Castelnuovo con 160 lance e danneggia il parmense: molti dei fautori della sua famiglia sono impiccati in Parma. Ritorna a Castelnuovo, si incammina tra Reggio Emilia e Rubiera, tocca il Secchia a Marzaglia ove è affrontato dagli avversari. | |
1331 | |||||
Apr. | Emilia | Si riconcilia nella piazza del duomo di parma con Marsilio e Pietro dei Rossi. | |||
1332 | |||||
Giu. | da Correggio | Chiesa Impero | Emilia | Si ribella all’imperatore Giovanni di Boemia; con i fratelli dà alle fiamme la fortezza vicina ad Olmo ed inizia le ostilità contro Parma. Viene privato di Brescello che è concessa ai Rossi. | |
1334 | |||||
Gen. | Verona | Chiesa Impero | Emilia | Avuti rinforzi dagli scaligeri, ha modo di recuperare Brescello e Guastalla. | |
1335 | |||||
Giu. | Emilia e Toscana | Rientra a Parma allorché la città cade nelle mani di Alberto della Scala: nella città viene ospitato nel palazzo della Rena, nelle vicinanze del Santo Sepolcro, già appartenente all’imperatore, e che egli provvede a fare ricostruire. | |||
1336 | |||||
Mag. giu. | Emilia e Toscana | Combatte i Rossi a favore di Mastino della Scala. A fine mese occupa ai rivali San Secondo Parmense, Berceto e Corniglio. A giugno assedia Pietro dei Rossi in Pontremoli. Con l’aiuto di Spinetta Malaspina e del fratello di quest’ultimo Bernabò, vescovo di Luni, dà il guasto al territorio circostante sradicando vigneti, oliveti ed altre piantagioni. | |||
Ott. | Verona | Parma | Toscana | Costringe alla resa Palamino ed Andrea dei Rossi, rimasti alla difesa di Pontremoli dopo la fuga di Pietro dei Rossi dalla località. | |
1337 | |||||
Sett. | Emilia | Fa uccidere a Reggio Emilia da due monaci, nelle case dei San Vitale, l’abate di San Giovanni e si appropria dei beni del monastero. I due sicari sono catturati a Piacenza; condotti a Bologna per essere giudicati da membri del loro ordine, riescono a fuggire ed a riparare a Cipro. | |||
1341 | |||||
Mag. | Correggio | Verona | Emilia | Con i fratelli Azzo e Guido fa ribellare Parma agli scaligeri. Cattura il podestà Bonetto da Malvicina dopo un furioso combattimento. Diviene signore della città. | |
1344 | |||||
Nov. | Muore. Sposa Canzeleira Maggi, figlia di Matteo Maggi signore di Brescia e Beatrice della Torre, signora di Santa Maria in Schiavonia (Croazia). |
CITAZIONI
-“Il maggior di essi (Azzo e Guido) e senza forse il più prudente.” AFFO’
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