Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
SIGISMONDO D’ESTE Marchese di San Martino in Rio. Signore di Castellarano e di Campogalliano.
Figlio di Niccolò d’Este, fratello di Ercole d’Este, cognato di Galeotto della Mirandola, suocero di Amerigo da San Severino.
1433 (agosto) – 1507 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1433 | |||||
Sett. | Emilia | Appena nato è armato cavaliere dall’imperatore Sigismondo d’Ungheria, che lo tiene a battesimo. | |||
1445 | |||||
Ott. | Campania | E’ educato con il fratello Ercole alla corte del re di Napoli Alfonso d’Aragona. | |||
1460 | Campania | Viene inviato dal fratello Borso, duca di Ferrara, a Napoli in occasione della defezione del fratello Ercole dal partito aragonese a quello di Giovanni d’Angiò, proteso alla conquista del regno di Napoli. | |||
1461 | Emilia | E’ richiamato in Emilia dal fratello Borso. | |||
1463 | |||||
Sett. | Puglia | Dopo la rotta di Troia rientra definitivamente a Ferrara. | |||
…….. | Emilia | Il fratello Borso gli conferisce l’incarico di governatore di governatore di Reggio Emilia. | |||
1468 | |||||
Giu. | Emilia | A carpi, per le nozze della sorella Bianca Maria con galeotto della Mirandola. | |||
1469 | |||||
Gen. | Emilia | A Ferrara, per le feste date dal fratello Borso in onore dell’imperatore Federico d’Austria. | |||
Apr. | Emilia | A Reggio Emilia prende fuoco una sua stalla dove si trovano 41 cavalcature appartenenti a lui ed al fratello Ercole; degli animali, 32 sono bestie di grandissimo valore. Muoiono, soffocati dalle fiamme, anche 13 stallieri. | |||
1470 | |||||
Dic. | Ferrara | Pepoli | Emilia | Contrasta il conte Guido Pepoli che ha saccheggiato il contado di Finale Emilia incendiando case, facendo prigionieri e razziando bestiame: per rappresaglia scorre negli stessi termini nei territori del bolognese controllati dai Pepoli. Interviene il duca di Milano ed il conflitto ha termine. | |
1471 | |||||
Gen. | Emilia | Accoglie sul Panaro il signore di Bologna Giovanni Bentivoglio diretto a Milano. | |||
Ago. | Emilia | Alla morte di Borso è riconfermato dal fratello Ercole alla luogotenenza di Reggio Emilia: controlla i confini per impedire azioni da parte dei partigiani di Niccolò d’Este, altro pretendente al ducato. | |||
1472 | |||||
Mar. | Emilia | Cattura Tommaso, Giovanni Bernardino e Giovanni Marsilio Pio, fuggiti da Ferrara dove sono stati rinchiusi in Castelvecchio da Borso d’Este. I Pio sono scoperti travestiti da frati minori; sono ricacciati nel fondo di una torre dello stesso castello. | |||
Giu. | Emilia | Accoglie a Ferrara, con il fratello Ercole, la madre Rizzarda di Saluzzo che da anni non ha visto i propri figli. | |||
1473 | |||||
Apr. mag. | Emilia Toscana Lazio e Campania | A Bologna per le nozze di Antonio Maria della Mirandola con una figlia di Sante Bentivoglio: nella città è alloggiato nel palazzo dei Bentivoglio. Da qui con un corteo di 560 cavalli e 78 muli di carriaggi tocca Firenze (alloggia nella casa di Renato dei Pazzi, Siena (dove è scoperto a spacciare moneta falsa), Bolsena, Viterbo e Napoli per prelevarvi Eleonora d’Aragona moglie del fratello Ercole: seguono dieci giorni di festeggiamenti, contrassegnati da giostre e da altri divertimenti. Sulla via del ritorno transita per Roma; nella città è ospitato nel suo palazzo dal cardinale di San Sisto. | |||
Giu. | Toscana | Ripassa per Firenze e Siena. E’ ora accompagnato da Orso Orsini e da molti baroni, tra cui il duca d’Andria; (il corteo ora è composto di 700 cavalli). | |||
Lug. | Emilia | Rientra a Ferrara con la cognata. Vi sono numerosi festeggiamenti. Sigismondo d’Este prende parte ad una giostra che, date le circostanze, non può non vincere. | |||
1476 | |||||
Gen. | Veneto | Accompagna a Venezia la cognata. | |||
Mag. | Emilia | Esercita le funzioni ducali allorché il fratello Ercole è impegnato a visitare Modena e Reggio Emilia. | |||
Sett. | Ferrara | Este | Emilia | Respinge un attacco a Ferrara, portato da 700 fanti comandati da Niccolò d’Este. In un primo momento si fortifica in Castelvecchio; alla notizia dell’effettivo numero degli attaccanti e che la città non si sta ribellando a loro favore, li assale con vigore e li mette in fuga. Insegue Niccolò d’Este con molti balestrieri fino a Vigarano Mainarda; da ultimo, rientra alla guardia di Ferrara. | |
1477 | |||||
Ott. | Romagna | Presidia Lugo quando galeotto Manfredi si impadronisce di Faenza e diviene signore della città. | |||
Nov. | Emilia | Accoglie a Ferrara il marchese di Mantova Ludovico Gonzaga. | |||
1478 | |||||
Giu. | Emilia | Presenzia con il fratello ad alcune giostre. | |||
Ott. | Firenze | Chiesa Napoli | Emilia e Toscana | Esce da Ferrara con 600 cavalli fra uomini d’arme e balestrieri a cavallo e 100 fanti, tra schioppettieri e balestrieri. Raggiunge in Toscana il fratello Ercole. | |
Dic. | Capitano g.le | Toscana | Sostituisce temporaneamente il fratello al comando delle truppe quando Ercole è costretto a fare ritorno nel ducato di Ferrara. | ||
1479 | |||||
Mar. | Toscana | Difende Pisa dagli attacchi portati da Roberto da San Severino. | |||
Giu. | Toscana | Si trova all’espugnazione di Casole d’Elsa che viene messa a sacco; nasce una contesa con le milizie gonzaghesche nel corso della quale sono dati alle fiamme molti padiglioni estensi. Nel disordine generale gli è uccisa la cavalcatura. | |||
Sett. ott. | Toscana | Viene attaccato all’improvviso a Poggio Imperiale (Poggibonsi): sconfitto dopo essersi difeso strenuamente, riesce a fuggire con una sola cavalcatura e pochi uomini; deve lasciare nelle mani degli aragonesi e dei pontifici beni personali per un valore di 15000 ducati. Dopo la sconfitta non può impedire che Federico da Montefeltro, il duca di Calabria Alfonso d’Aragona e Giulio Cesare da Varano penetrino in Val d’Elsa e che conquistino Colle di Val d’Elsa con un lungo assedio. Si ritira a San Casciano in Val di Pesa ove è raggiunto da Roberto Malatesta e da Ludovico Gonzaga. Presto è congedato dai fiorentini per la sua gelosia nei confronti degli altri condottieri. Ad ottobre rientra a Ferrara. | |||
Nov. | Emilia | Riceve l’ambasciatore veneziano Zaccaria Barbaro al posto del fratello ammalato. | |||
1480 | |||||
Lug. | Emilia | Assiste ad una grande giostra, svoltasi nella piazza di Ferrara, dove, con Scipione d’ Este e Guizzardo Riminaldo, ha l’incarico di presentare i concorrenti. | |||
1481 | |||||
Apr. | Emilia | Sempre con compiti di rappresentanza, insieme con Giovanni Bentivoglio, accoglie a Ferrara con il bucintoro il nuovo marchese di Mantova Federico Gonzaga in visita alla città. | |||
Nov. | Emilia | Presenzia ad un palio che viene corso nella piazza principale di Ferrara. | |||
1482 | |||||
Apr. | Ferrara | Venezia | Veneto | Giunge a Corbola con 1000 fanti ed alcune lance con lo scopo di sorvegliare le foci del Po. Fa costruire alcuni bastioni a terra ed altri 2 galleggianti sul fiume; è richiamato alla difesa di Ficarolo a seguito dell’avvicinarsi di Roberto da San Severino. | |
Mag. | Veneto | Si muove in perlustrazione a Papozze sul Po con Giovanni Bentivoglio; è preposto alla guardia di Polesella con 500 cavalli e 500 fanti. Fa tagliare l’argine sinistro del Po per ostacolare sul fiume l’avanzata della flotta veneziana di Damiano Moro (400 barche) e per terra il progredire della marcia di Roberto da San Severino. Gli avversari si impadroniscono di 3 fortini a terra e di uno galleggiante grazie ad uno schiavone che nuotando sott’acqua taglia le funi che lo trattengono fermo. Sigismondo d’Este, con il Bentivoglio, tenta allora di dare alle fiamme il secondo natante: la cosa non è effettuata con le dovute cautele e l’imbarcazione salta in aria con parte dei soldati che la presidiano. Gli altri cercano di salvarsi a nuoto sulla riva: vengono uccisi dalle frecce degli schiavoni. | |||
Lug. | Emilia | Con la caduta di Ficarolo si sposta alla difesa di Pontelagoscuro. Respinge un attacco dei veneziani. | |||
Ago. | Lombardia | Si avvia verso Revere per congiungersi con le forze di Federico da Montefeltro. | |||
Ott. | Romagna | Alla testa di 2000 soldati estensi e sforzeschi presta soccorso a Tito Strozzi assediato in Argenta. | |||
Nov. | Emilia | Esce da Ferrara con 10 squadre di cavalli e 2000 fanti per recuperare la bastia del Zaniolo/Genivolo; si scontra con Andrea dal Borgo. A San Biagio sconfigge i veneziani cui cattura 200 uomini. Le sue milizie, che si sono disperse alla ricerca di bottino, sono sorprese dagli stradiotti di Vittore Soranzo provenienti da Comacchio; è messo in fuga. Sono catturati 127 uomini d’arme e 105 schioppettieri; numerosi sono i caduti tra i quali 360 uomini che muoiono annegati. Niccolò da Correggio, Ugo da San Severino, Ludovico Trotti e Scaramuccia Visconti sono fatti prigionieri e condotti a Venezia; Sigismondo d’Este si salva in Argenta inseguito da alcuni stradiotti. La sconfitta lo mette in tante angustie che trasferisce i suoi beni da Ferrara a Modena, a Reggio Emilia ed a Bologna. | |||
Dic. | Emilia | Accoglie in Ferrara i rinforzi condotti da Costanzo Sforza e dal duca di Calabria Alfonso d’Aragona. | |||
1483 | |||||
Ago. | Veneto | Si trova a Crespino sul Po. Si impossessa di 5 barche ed uccide molti degli occupanti con l’eccezione di cinque prigionieri cui viene imposto un riscatto. | |||
Sett. | Emilia | Occupa Concordia. | |||
Ott. | Emilia | E’ di stanza al Barco. Il fratello gli ordina di rientrare a Ferrara a Borgo Leone: ne nasce un grosso equivoco, gli estensi pensano di essere attaccati da Roberto da San Severino per cui fuggono in disordine abbandonando padiglioni e carriaggi. Sigismondo d’Este raggiunge al campo di Mirandola Alfonso d’Aragona. | |||
1484 | |||||
Ago. | Emilia | Viene firmata la pace di Bagnolo Mella: raggiunge Pontelagoscuro quando i veneziani (il provveditore Luigi Querini e Bernardino di Montone) riconsegnano la località agli estensi. Si abbraccia con il condottiero veneziano. | |||
Sett. | Emilia | Riceve a Ferrara con il bucintoro Francesco Gonzaga ed il duca di Calabria in visita alla città; ospita pure il duca di Urbino Guidobaldo da Montefeltro. | |||
Nov. | Emilia | Con il fratello Ercole accoglie in Ferrara il visdomino veneziano. | |||
1487 | |||||
Gen. | Emilia | In occasione delle nozze di Giulio Tassoni fa rappresentare la commedia “Il cefalo” scritta da Niccolò da Correggio. | |||
1488 | |||||
Apr. | Romagna | Inviato a Forlì in soccorso della signora della città Caterina Sforza, il cui marito, Girolamo Riario, rimane ucciso per le mani di alcuni congiurati. | |||
1490 | |||||
Dic. | Emilia | D’ora in poi in poi svolge solo compiti di rappresentanza: accompagna in slitta a Brescello la cognata e la nipote Beatrice d’Este sposa di Ludovico Sforza. | |||
1493 | |||||
Feb. | Emilia | Accoglie in Ferrara Ludovico Sforza. | |||
1495 | |||||
Nov. | Emilia | Si incontra a Pontelagoscuro con Francesco Gonzaga, diretto a Venezia per deporvi il bastone di capitano generale della lega antifrancese e lo stendardo di San Marco. | |||
1496/ 1497 | Contrae la sifilide come è successo anche ai fratelli Alfonso e Ferrante. | ||||
1498 | |||||
Feb. | Milano | ||||
1501 | |||||
Mag. | Emilia | E’ infeudato dal fratello di San Martino in Rio con Campogalliano e Castellarano. | |||
Dic. | Lazio | Accompagna a Roma il cardinale Ippolito d’Este allo scopo di prelevarvi Lucrezia Borgia, promessa sposa del nipote Alfonso. | |||
1507 | |||||
Apr. | Lazio | Muore ai primi del mese a Ferrara a causa di una caduta dagli scalini (con forte botta alla testa) della chiesa di San Giorgio. Fa costruire in Ferrara il Palazzo dei Diamanti su progetto di Biagio Rossetti. |
CITAZIONI
-“Uomo sostanzialmente mediocre, non era capace di affrontare situazioni difficili e le sue prestazioni militari risultarono sempre scadenti.” CHIAPPINI
-“Guerriero valoroso e assennato.” CONTI
-“Militiae ignarus et malus belli Dux.” ALBINO
Fonte immagine: kleio.org