2060 SCIPIONE DEGLI UGONI Di Brescia.
+ 1513 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1510 | |||||
Mag. | Venezia | Impero | Friuli | Di presidio a Gradisca d’Isonzo. | |
Giu. | Venezia | Impero Francia | 44 fanti | Friuli |
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Ago. | 55 fanti | Friuli |
Sempre a Gradisca d’Isonzo. |
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Sett. |
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Friuli |
Contribuisce a respingere un attacco portato a Gradisca d’Isonzo da 200 cavalli, 1000 fanti e moltissimi contadini. |
1511 | |||||
Ago. | 98 fanti | Friuli |
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Sett. |
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Friuli |
Deve lasciare Cividale del Friuli con Antonio da Patrasso per rifugiarsi a Marano Lagunare: non è fatto entrare nella località perché nella sua compagnia militano alcune persone sospette. |
Ott. |
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50 fanti | Veneto |
E’ trasferito alla guardia di Treviso. Si segnala alla difesa della città. |
Nov. |
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Friuli |
Segue Renzo di Ceri nella sua spedizione in Friuli. |
1512 | |||||
Gen. |
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Friuli |
Ritorna a Cividale del Friuli con 100 fanti. |
Mar. | 49 fanti | Friuli |
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Lug. |
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258 fanti | Lombardia |
Staziona nel bresciano con 258 fanti pagati dagli abitanti dei territori. A metà mese entra in Rovato alla testa di 400 provvigionati. |
Sett. |
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Lombardia |
Prende parte all’assedio di Brescia. Al comando di 100 fanti è inquadrato nella prima squadra che deve assalire le mura della città. |
Nov. |
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Lombardia |
Ai suoi ordini militano 208 fanti. |
1513 | |||||
Mag. | Venezia | Spagna Impero |
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Lombardia |
Ha il compito di difendere la Riviera di Salò. E’ segnalato alla testa di 300 fanti cui si sono uniti anche gli abitanti di Gragnano; attacca Malcesine e ne espugna il castello (uccisi diciotto terrazzani con perdita di tre uomini). Nell’azione cattura il castellano tedesco ed un ricco cittadino veronese. Entrambi sono condotti a Salò. Notevole è il bottino. |
Giu. |
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Lombardia |
Entra in Vestone, si scontra con le truppe dei Lodrone, saccheggia ogni cosa. |
Lug. |
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Veneto |
Bartolomeo d’Alviano lo destina con Vigo da Perugia e Bartolomeo dalla Barba alla difesa di Peschiera del Garda con 500 fanti. E’ respinto un primo attacco degli spagnoli che termina con l’uccisione di 150 uomini. Costretto a rinchiudersi nella rocca si rende conto che Vigo da Perugia sta trattando la resa a patti solamente per la propria compagnia. Nascono scontri tra i soldati; alcuni presi dalla paura si gettano dalle mura e sono ammazzati nel fossato dagli avversari. Alla fine sono aperte le porte; i capitani sono fatti prigionieri ed i soldati sono svaligiati. Catturato da Francesco Maldonado gli è imposta una taglia di 100 ducati. Rilasciato si reca a Venezia nel Collegio dei Pregadi: ottiene del denaro per ricostituire la compagnia al campo di Padova. |
Ott. |
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Veneto |
Muore in combattimento nella battaglia di Creazzo. |
CITAZIONI
-Alla battaglia di Creazzo “Ed era nel ferir tanto orgoglioso/ che par ch’altri che lui non se discernea,/ e vedendosi chiuso in molta stretta/ non voleva morir senza vendetta./…/ Et havea fesso d’un colpo malegnio/ sotto la fronte per traverso il viso.” DEGLI AGOSTINI