Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1710 SARTO (Giacomo Sartori) Di Ravenna.
+ 1400 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1391 | |||||
Feb. | Chiesa | Antipapa | Lazio | Milita al servizio del papa Bonifacio IX; ha il comando delle milizie di Roma. Si accorda con il cardinale di Ravenna Pileo da Prata (seguace dell’antipapa Clemente VII); l’ultimo giorno di carnevale si introduce di notte in Viterbo con i fuoriusciti ed alcune soldatesche dei Farnese. Entra per la Porta di San Sisto priva ad arte di sentinelle. Il mattino seguente i pontifici si gettano sulla Via Romana, tra la Porta di San Sisto e la Fontana del Sepale, inneggiando a Bonifacio IX. Gli abitanti della contrada per primi si scagliano addosso agli invasori e riescono a ricacciarli fino all’imboccatura della piazza di San Sisto. Vengono uccisi tre soldati del cardinale; è ammazzato l’alfiere che regge il suo stendardo. Gli attaccanti sono sconfitti e posti in fuga; sono catturati 120 cavalli ed è recuperato buona parte del bottino. Il cardinale Pileo da Prata si salva facendosi calare dalle mura della città attaccato alla fune della campana di San Sisto. | |
1392 | |||||
Apr. | Chiesa | Comp. ventura | Lazio | Si impadronisce di Bolsena e ne scaccia la compagnia dei bretoni facendo molti prigionieri. Vi lascia come castellano Iacopuccio della Terza signore di Montalfina, detto Peccio da Montalfina. | |
Mag. giu. | Chiesa | Vico | Lazio | Sempre con il cardinale di Ravenna attacca nuovamente Viterbo di cui si è fatto signore Giovanni Sciarra di Vico. Dà il guasto ai territori di Vetralla e di Civitavecchia pure appartenenti al prefetto; a fine mese compare all’improvviso nei dintorni di Viterbo e si accampa ad un miglio dalla città nelle contrade di Raspaglio e del Campo Graziano. Escono dalla città 150 cavalli bretoni, protetti dal fuoco delle bombarde poste sul barbacane di San Francesco. 8 uomini cadono da entrambe le parti; molti sono pure i feriti nella mischia. Le milizie del Sarto, respinte, si ritirano lontano dalle mura per gettarsi alla distruzione dei vigneti e delle messi ormai mature. I viterbesi non le inseguono per cui il condottiero si volge verso Sutri. Assale inutilmente tale località. A fine giugno riappare più minaccioso che mai nel viterbese distruggendo ogni cosa che trova sulla sua strada. | |
Lug. | Lazio | Stipula una tregua di tre mesi con i viterbesi. | |||
1394 | |||||
Mag. | Chiesa | Antipapa | Lazio | Si trova a Musignano con 1000 cavalli, 1000 fanti e 400 balestrieri senesi; assedia il castello occupato dalla compagnia dei bretoni. | |
1395 | |||||
Gen. | Lazio | Assalito da 600 cavalli condotti da Giovanni Tedesco da Pietramala viene messo in fuga. Fiasco da Roma è catturato dagli avversari; tra i prigionieri vi sono anche trenta abitanti di Viterbo. | |||
…….. | Chiesa | Vico | Lazio | Agli ordini del commissario pontificio Giannello Tomacelli attacca ancora Viterbo con Fiasco da Roma; si colloca al ponte di Offiano (Bussiano o Fossiano) posto tra Viterbo e Bagnaia. Dopo quindici giorni costringe Giovanni Sciarra di Vico a cedere la signoria della città ai pontifici ed a ritirarsi a Vetralla. | |
……… | Lazio | E’ nominato capitano del popolo di Roma. Esce dalla città con 800 cavalli e 6000 fanti; si scontra con Alberto di Cerasciolo che approfitta della lontananza della fanteria cittadina per metterlo in fuga. 200 romani sono condotti a Sutri. | |||
1400 | Muore. |
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