SANTO PARENTE

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Castello Baronale di Acerra in una stampa del 1800
Castello Baronale di Acerra in una stampa del 1800

Last Updated on 2023/08/11

SANTO PARENTE  (Santo Pierraccini, Santo Petraccini) Di Cotignola. Cugino di Muzio Attendolo Sforza, da cui il soprannome di Parente.

  • 1450 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1401FirenzeMilanoVeneto

Milita nelle compagnie di Muzio Attendolo Sforza. E’ segnalato ad Este ed a Montagnana;  con lo Sforza appoggia l’azione dell’ imperatore Roberto di Baviera.

1402
Giu.EmiliaPartecipa alla battaglia di Casalecchio di Reno. Con la sconfitta, viene svaligiato dei suoi beni dai viscontei. E’ costretto a rientrare a piedi a Firenze.
1408
Nov.FerraraParmaEmilia

Combatte per gli estensi le milizie di Ottobono Terzi. E’ catturato in un’imboscata dagli avversari con Lorenzo e Micheletto Attendolo; condotto nel carcere di Parma  è fatto torturare ripetutamente dal Terzi. Messo in catene viene inzuppato d’acqua fredda ogni notte.

1409
Gen.EmiliaRiesce a fuggire ed a riparare con i congiunti a Felino, castello dei Rossi.
1414
Ott.NapoliAntip.Lazio

Contrasta nel Patrimonio le truppe dell’antipapa Giovanni XXIII. Quando Muzio Attendolo Sforza si reca a Napoli presso la regina Giovanna d’Angiò rimane al comando della sua compagnia con Foschino e Micheletto Attendolo.

1415
Gen. mar.SforzaNapoliCampania

Si unisce con Lorenzo, Micheletto e Foschino Attendolo;  depreda con costoro il napoletano allorché Muzio Attendolo è fatto imprigionare in Napoli dalla regina e dal suo favorito Pandolfo Alopo.

Ago.Campania

Muzio Attendolo  è imprigionato a Benevento da Giacomo di Borbone conte de la Marche. Catturato con il capitano, Santo Parente riesce ad evadere ed a raggiungere a Pietrafitta Lorenzo Attendolo.

1416
Ago. sett.SforzaNapoliCampania Basilicata

Con Lorenzo e Micheletto Attendolo infesta il napoletano, in particolare il contado verso Sella di Montorio. Ripara a Tricarico, combatte Giulio Cesare da Capua e Fabrizio da Capua dai quali viene sconfitto.

1417
Feb.CampaniaCon la liberazione di Muzio Attendolo Sforza passa agli stipendi della regina di Napoli.
Ott.NapoliPerugiaLazio

Contrasta le milizie di Braccio di Montone. Tende un agguato a Tartaglia nei pressi di Toscanella (Tuscania); incalza il capitano avversario e lo insegue dentro la  località: le saracinesche si abbassano alle sue spalle ed è fatto prigioniero. Rilasciato il giorno seguente, ritorna a Viterbo.

1418
Apr.SforzaNapoliUmbria e Campania

Lascia l’Umbria e raggiunge Muzio Attendolo alla Torre degli Schiavi, presso Francolise, al fine di fronteggiare le truppe di Giovanni Caracciolo.

1419
Giu.NapoliPerugiaLazio

Prende parte alla battaglia di Montefiascone; costretto a riparare a Viterbo asseconda  Muzio Attendolo allorché quest’ ultimo esce per una sortita dalla città con pochi uomini d’arme. Lo Sforza è ferito al collo; Santo Parente cerca di convincerlo a ritirarsi; è minacciato dal congiunto di impiccagione; non se ne dà per inteso, gli prende le briglie della cavalcatura e lo costringe a rientrare a Viterbo.

……….Lazio

Con Gherardo da Cotignola ed Antonio Minuti conduce dal papa Martino V Alessandro Sforza, destinato dal padre alla carriera ecclesiastica.

1421
Ott.NapoliRe d’AragonaCampania

E’ inviato ad Acerra in soccorso di Giovan Pietro Origlia. Con 80 uomini d’arme, capitanati anche da Perino e Bettuccio Attendolo, penetra nel centro: ogni soldato, oltre le armi, porta con sé un sacco di polvere da sparo per le bombarde.

Nov.Campania

Difende Acerra, attaccata da aragonesi e da bracceschi. E’ respinta una sua prima sortita. Alfonso d’Aragona fa scavare un doppio fossato munito di bastioni attorno alla località per impedire l’ingresso di vettovaglie in essa; sono pure allestite alcune macchine ossidionali, torri montate su quattro ruote alte quanto le mura. In una  nuova  sortita Santo Parente riesce ad  impossessarsi delle bombarde ed a incendiare le bastie costruite dagli avversari. Forti piogge impediscono ai fanti ed ai cavalli degli attaccanti di potere operare con una certa sicurezza su un terreno sempre più viscido. Vi è una tregua con gli avversari su richiesta dei cardinali Fonseca e Fieschi; Acerra è consegnata al papa fino al ristabilimento della pace. Santo Parente esce  dalla città e con Perino e Bettuccio Attendolo scorta gli avversari, che trasportano la loro artiglieria a Dogliuolo (Poggioreale).

1423
Mag.CampaniaMette in fuga gli aragonesi a Napoli nei pressi di Castel Capuano.
Giu.Campania

Si trova alla difesa di Castel Capuano a Napoli con Graziano da Faenza e 400 fanti. Assalito dagli aragonesi è costretto alla resa a patti; al suo ritorno al campo accusa Graziano da Faenza di tradimento per avere accettato la resa. Il condottiero è fatto impiccare da Muzio Attendolo.

1424
……….Abruzzi e Campania

Alla guardia di Ortona.  Francesco da Ortona (Francesco Riccardi) lo informa che il conte di Sant’Angelo ha iniziato delle pratiche per defezionare nel campo avverso. Santo Parente irrompe nel palazzo del signore della città dove alloggia Colantonio Zurlo e lo ammazza mentre si trova a letto. I  seguaci di quest’ultimo sono parimenti sono uccisi ed i loro beni diventano oggetto di preda da parte degli sforzeschi. Subito dopo si trasferisce a Benevento.

Apr.Lazio ed AbruzziTocca Rieti, Cittaducale, il Cicolano per collegarsi con Jacopo Caldora a Rocca di Mezzo.
Giu.Abruzzi

Partecipa alla battaglia di L’Aquila in cui è disfatto Braccio di Montone. Viene preposto all’ avanguardia per sorvegliare i carriaggi; si distingue nel cordo del combattimento nell’ arginare la controffensiva degli avversari.

………Milita nelle compagnie di Micheletto Attendolo.
1438
Giu.SforzaMarcheAlla guardia della rocca del Girifalco, a Fermo, con Francesco di Matelica.
1445
Nov.SforzaChiesaMarche

Castellano della fortezza del Girifalco a Fermo. Esce dalla fortezza con Alessandro Sforza e Dolce dell’ Anguillara per domare una rivolta degli abitanti: respinto, è  obbligato e rientrare. Assediato a sua volta dai pontifici di Taliano Furlano e di Antonio Rido espelle tutti i disabili dalla fortezza e svende le cavalcature agli avversari. Taliano Furlano fa costruire una galleria   sotterranea per tagliare le vie di afflusso idrico ai difensori e per collocare una mina sotto la cinta muraria; Santo Parente risponde con lo scavo di una controcava allo scopo di intercettare i guastatori.

1446
Feb.MarcheAlessandro Sforza si arrende a patti. Santo Parente lo segue imbarcandosi con Bosio Sforza.
1449NapoliFirenze500 fantiToscanaPrende parte alla difesa di Castiglione della Pescaia. Lascia spesso tale centro per depredare i contadi di Piombino e di Volterra.
1450Muore.

NESSUNA CITAZIONE

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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