Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
SACRAMORO VISCONTI Dei signori di Brignano Gera d’Adda. Fratello di Bernabò Visconti, Otto Visconti ed Ettore Visconti. Cavaliere dell’ordine di San Michele.
- 1513 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | Impero | Venezia | |||
1510 | |||||
Gen. | Veneto | E’ assediato in Verona. Tenta una sortita con Carlo Baglioni e Federico Gonzaga da Bozzolo; sconfitto a San Bonifacio da fra Leonardo Prato è catturato in una chiesa sui monti sopra Soave dai balestrieri a cavallo di Girolamo Pompei. Promette loro 500 ducati per essere lasciato libero; è condotto a Lonigo, a Padova ed a Venezia, dove è tenuto in carcere seppure con una certa liberalità. | |||
Apr. | Veneto | Chiede aiuto ai fratelli che stanno a Milano per essere riscattato; a giugno l’imperatore Massimiliano d’Austria propone la sua liberazione con uno scambio di prigionieri veneziani che sono in Germania. Sarà rilasciato nel marzo 1512, in cambio di cinque nobili sul Po, al bastione di Crespino. | |||
1512 | |||||
……….. | Sforza | Francia | Lombardia | Milita al servizio del duca di Milano Massimiliano Sforza che gli affida l’incarico di dirigere a Milano l’assedio del Castello Sforzesco controllato dai francesi. | |
Giu. | Lombardia | Lascia Milano per Porta Romana e giunge al campo di Pavia, dove fa pressioni sui veneziani affinché riconoscano Francesco Sforza come duca di Milano. | |||
……….. | Piemonte | Si sposta nell’ alessandrino; forma una compagnia composta di soldati indisciplinati con la quale molesta i contadi di Alessandria, Asti e Tortona. Perseguita in particolare gli usurai e le persone conosciute notoriamente come ricche. | |||
1513 | |||||
Feb. | Milano | Francia | Lombardia | Ritorna ad assediare i francesi nel Castello Sforzesco di Milano: li combatte di giorno mentre di notte rifornisce gli avversari a pagamento di vettovaglie. | |
Mar. apr. | Francia | Milano Spagna | Lombardia Piemonte | Scoperto, abbandona il campo con 700 cavalli rivelandosi nemico di Francesco Sforza. Il duca di Milano gli invia, tramite Oldrado Lampugnani, 3000 ducati per farlo ritornare al suo servizio. Preferisce militare con i francesi, raduna 3000 fanti, si aggrega con Roberto de la Marck ad Alessandria e fa ribellare la città ai ducali. | |
Mag. | 100 lance | Piemonte Lombardia | E’ insignito del collare dell’ordine di San Michele per mezzo di Gian Giacomo da Trivulzio. Entra in Milano alla testa di 500 fuoriusciti milanesi, irrompe nel palazzo e convince il popolo a giurare fedeltà al re Luigi XII. | ||
Giu. | Piemonte Lombardia e Veneto | Prende parte all’assedio di Novara. Con la sconfitta patita nei pressi lascia Pavia e si reca a Milano: gli sono confiscati i beni ed alcuni uomini della sua compagnia, catturati, sono impiccati. Anche il Visconti si dà alla fuga, supera l’Adda a Vaprio d’Adda e, per il cremonese, si ccollega congiunge con 700 cavalli ai veneziani. Viene bene accolto. | |||
……….. | Venezia | Spagna | Veneto | Si unisce con Giovanni Bernardino Caracciolo; è segnalato a Pontoglio ed a Valeggio sul Mincio con 350 cavalli leggeri. E’ trasferito nel trevigiano. | |
Sett. | Veneto | Lascia Padova, si dirige a Venezia per prendere parte ad una riunione del Collegio dei Pregadi. | |||
Ott. | Veneto | Esce da Padova con Bartolomeo d’Alviano inquadrato nello schieramento centrale; tocca Limena e partecipa alla battaglia di Creazzo dove cade in combattimento. Con Antonio Pio viene giudicato responsabile della disfatta per non essere intervenuto con la necessaria energia a sostegno dell’ avanguardia. |
CITAZIONI
-“Era costui per sangue disceso da’ principi di Milano della vera casa de’ Visconti; e aveva un animo inquieto, né si contentava dello stato suo, invidiando a quello degli Sforzeschi, come di nuovi e posticci principi; ma desiderava di rinnovare l’antica riputazione della sua famiglia.” BARBARO
-“Personaggio di altissima prosapia, avvezzo a menar gran vita, pronto sempre a mettere mano alla borsa propria e in quella degli altri; indebitato, temerario, facinoroso, mescolato con schiuma di ribaldi, capace di tutto, pur di soperchiare.” CALVI
-“Capitano di cavalli, certamente chiaro per nobiltà ma illustre per malefici e crudeltà d’animo..Huomo nato della famiglia de’ Principi; ma scordatosi affatto della virtù, e gloria de gli antichi suoi, si come quel che non contento punto del suo stato, con scelerati mezzi cospirava all’antica riputatione della sua honorata famiglia.” GIOVIO
-“Uomo di grande ardimento militò in ogni incontro con distinzione.” LITTA
-Alla battaglia di Creazzo “…il valoroso sacramoro/ visconte, entrò con la sua forte schiera/ d’homeni d’armi honor del martial choro/ ne la battaglia disperato e fiero./…/ S’io vi volessi dir il tutto appieno/ di questo cavallier ardito, e saggio/ senza alcun dubbio venerei a meno/ e mancherei sul bel di tal viaggio/ perché mai non fu folgor, né baleno/ che facessi in un punto tal dannaggio/ quanto fece quel sir pien di valore/ spronando a tutta briglia il corridore./…/Il Sacramoro Visconte il milanese/ fu trovato il secondo (dopo Battista Dotto) al prato occiso/ s’ famoso guerrier, e sì cortese/ che disceso parea dal paradiso./ Costui ch’io dico a le beliche imprese/ havea furato il petto, e aperto il viso/ apresso il suo destrier cupto a maglia/ che ucciso li fu sotto in la battaglia.” DEGLI AGOSTINI
-“Le medesime cose sue el giorno/ non credo mai per caccia orso né toro/ ferisce tanto col dente et col corno.” DELLA ROTONDA
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