Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
RUGGERO GAETANI Conte di Traietto. Signore di Minturno.
Nipote di Cristoforo Gaetani.
1390 ca. – 1436
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1408 | |||||
Lug. | Campania | Viene incarcerato a Napoli con lo zio Cristoforo perché lo zio Antonio, cardinale, ha abbandonato la causa del papa Gregorio XII ed ha partecipato al concilio di Pisa. | |||
…….. | Antipapa | Napoli | Liberato, milita a favore di Luigi d’Angiò contro il re di Napoli Ladislao d’Angiò. | ||
1411 | |||||
Apr. | Lazio | Entra in Roma. Costringe le truppe napoletane ad abbandonare la città. | |||
1413 | Napoli | Antipapa | Si rappacifica con Ladislao d’Angiò. E’ nominato camerario del regno di Sicilia. | ||
1414 | Campania | Alla morte di Ladislao d’Angiò passa al servizio della regina di Napoli Giovanna d’Angiò. E’ chiamato a far parte del consiglio regio. | |||
1421 | |||||
Ago. | Napoli | Chiesa Angiò | Lazio | Agli ordini di Braccio di Montone. Assale l’abbazia di Montecassino, occupa varie terre dipendenti dal monastero benedettino (Frattamaggiore, Castelnuovo Parano, Vallefredda, Sant’Andrea, Sant’ Apollinare, Sant’ Ambrogio sul Garigliano e Vandra) e ne percepisce la rendita per sei anni. Solo nel 1427, su intervento del papa Martino V, restituirà all’abate Pirro Tomacelli tali terre riservandosi, tuttavia, i proventi di Castelnuovo Parano e di Frattamaggiore. | |
1424 | |||||
…….. | Napoli | Re d’Aragona | Lazio | Assale in Gaeta Antonio di Luna. Conquista la città con lo zio Cristoforo e Guido Torelli. | |
Mag. | Abruzzi | Alla difesa di L’Aquila assediata dalle milizie di Braccio di Montone. | |||
1425 | |||||
Sett. | Si offre agli stipendi dei fiorentini con il fratello Giacomo. | ||||
1428 | |||||
Giu. lug. | Chiesa | C. di Castello | Umbria | Milita al servizio del papa Martino V. E’ inviato con Micheletto Attendolo (400 cavalli) a prendere possesso di Città di Castello di cui è signora la vedova di Braccio di Montone. Seguono depredazioni nelle vicine campagne. Gli abitanti cedono. Nicolina da Varano è così costretta ad abbandonare la località ed a rifugiarsi presso i parenti a Camerino con il figlio Carlo. Da Città di Castello ne escono pure i fuoriusciti perugini. | |
Sett. | Umbria | A Ponte San Giovanni ed a Ponte Valleceppi. | |||
Dic. | Umbria | Entra in Città di Castello. | |||
1431 | |||||
…….. | Comp. ventura | Montecassino | Lazio | Appoggia Riccio da Montechiaro nel devastare le terre dell’abbazia di Montecassino ai danni di Pirro Tomacelli. | |
Apr. | Colonna | Chiesa | Lazio | Alla morte del papa Martino V (di casa Colonna) con il fratello Francesco ed Antonio Colonna affronta le truppe del nuovo pontefice Eugenio IV. | |
Mag. | Lazio | Irrompe in Roma. E’ costretto a ritirarsi. Viene dichiarato ribelle, è scomunicato ed i suoi beni sono confiscati. | |||
1433 | Si piega al papa ed alla regina di Napoli. E’ nominato camerlengo. | ||||
1435 | |||||
…….. | Colonna | Chiesa | Lazio | Si muove in soccorso dei Colonna e di Antonio da Pontedera ai danni dei pontifici. | |
Mag. | Re d’Aragona | Angiò | Campania | Stipula una tregua con i pontifici e si trasferisce al servizio di Alfonso d’Aragona per fronteggiare le milizie di Renato d’Angiò. Reso omaggio al sovrano aragonese ad Ischia, ottiene Capua per trattato con lo zio Cristoforo e Francesco dell’Aquila; assedia nella rocca Giovanni di Caramanico, amico del duca di Sessa Giovanni Antonio di Marzano, altro fautore della causa aragonese. Si sposta all’assedio di Gaeta dove ha il comando delle truppe terrestri. | |
Ago. | Campania | Alla notizia della disfatta aragonese nella battaglia navale di Ponza i difensori di Gaeta, comandati da Francesco Spinola, escono dalla città e lo mettono in fuga con lo zio Cristoforo e Riccio da Montechiaro. | |||
1436 | Ha una controversia con lo zio Cristoforo relativamente ai diritti di primogenitura riguardanti le rivendicazioni dei Gaetani del ramo di Sermoneta sui feudi dei famigliari appartenenti al ramo dei conti di Fondi. Ruggero Gaetani tenta di uccidere il nipote Onorato; è a sua volta fatto uccidere dallo zio. |
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