RUGGERO CANE RANIERI (Ruggero da Perugia) Di Perugia. Signore di Ostra. Fuoriuscito.
+ 1441 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………. | Milano |
Le sue prime esperienze militari avvengono agli stipendi dei Visconti. |
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1398 | |||||
Ago. | Macerata | Marche |
Milita al servizio dei maceratesi con Braccio di Montone e Fabrizio da Perugia. |
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1402 | |||||
Mag. | Ferrara | Milano | 300 cavalli | Emilia |
Agli stipendi di Niccolò d’Este. Si congiunge nel ferrarese con 300 cavalli ai carraresi comandati da Francesco Terzo e Giacomo da Carrara; si sposta alla difesa di Bologna in soccorso di Giovanni Bentivoglio. |
Giu. | Emilia |
Partecipa alla battaglia di Casalecchio di Reno. |
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1405 | |||||
Mar. | Rimini | 50 lance | Romagna |
Al soldo di Carlo Malatesta. |
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…………. | Firenze | Pisa | 70 lance | ||
1407 | |||||
Apr. | Comp. ventura | Perugia | Umbria |
Con Braccio di Montone e Fabrizio da Perugia minaccia in Perugia il partito dei raspanti. |
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Giu. | Napoli | Ascoli Piceno | Umbria e Marche |
Raccoglie numerose bande di venturieri (1500 cavalli) e passa al soldo del re di Napoli Ladislao d’Angiò. Lascia Civitella che Ghino del Monte a Santa Maria ha trasformato in un covo di banditi; con il Montone, Fabrizio da Perugia ed il signore di Fermo Ludovico Migliorati recupera Ascoli Piceno. La città viene messa a sacco. |
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1408 | |||||
Feb. | Chiesa | Marche |
Al servizio del rettore della Marca. |
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1409 | |||||
…………. | Antipapa | Napoli | 300 lance | Marche |
Si trova nella marca d’ Ancona a mezzo soldo del cardinale Baldassarre Cossa; con il Ranieri vi sono anche il Migliorati e Fabrizio da Perugia. I tre condottieri hanno l’incarico di difendere con 1000 lance il territorio da eventuali attacchi angioini. |
Ago. | Marche |
Interviene a Lauro/Falerone allorché le truppe di Berardo da Varano, che ne sono alla guardia, si uniscono con i terrazzani per passare nel campo avverso: il Ranieri sventa ogni disordine; nello scontro sono uccisi quattordici soldati che si sono ribellati. |
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Sett. | Abruzzi |
E’ trasferito negli Abruzzi; viene ora pagato a soldo intero. |
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Ott. | Comp. ventura | San Severino Marche | Marche |
Con il Montone, Fabrizio da Perugia e Giacomo degli Arcipreti (1500 cavalli e numerosi fanti) toglie Apiro ad Antonio da San Severino. |
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1412 | |||||
Feb. | Venezia | Impero | 200 lance | Marche |
Su segnalazione di Carlo Malatesta passa agli stipendi dei veneziani per combattere le truppe dell’imperatore Sigismondo d’Ungheria. E’ condotto con 200 lance da arruolarsi a Padova: la durata della ferma è prevista in quattro mesi. La stipula del contratto avviene nel castello di Monte Nuovo nel maceratese. |
Ago. | Veneto |
Prende parte alla battaglia di Motta di Livenza: con Crasso da Venosa, al comando di 600 cavalli, ristabilisce le sorti dello scontro in quanto permette alle truppe di Carlo Malatesta ed a Taddeo dal Verme non solo di predisporre meglio le loro milizie colte in disordine ma anche a passare ad una rapida controffensiva ai danni degli avversari. Attacca gli ungheri che si sono sbandati a predare e ne fa strage: nel combattimento muoiono più di 1500 ungheri e boemi; molti nemici sono fatti prigionieri. |
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Sett. | 330 lance | Veneto |
Gli è aumentata la condotta a 330 lance di cui 30 di pertinenza del figlio Pietro: la ferma è stabilita in quattro mesi, più altri tre di rispetto. |
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Ott. | Veneto |
Affronta gli ungheri agli ordini di Pandolfo Malatesta. Si collega con il provveditore Niccolò Barbarigo. Alla testa di 1000 cavalli e di 500 fanti punta su Feltre che spera di ottenere per trattato: la congiura è scoperta per il voltafaccia del tedesco Giovanni dal Sole che rivela ogni cosa agli avversari. Espugna sul Brenta la fortezza di Scala non lontana da Bassano del Grappa. |
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Nov. | Veneto |
Con Crasso da Venosa entra in Castelfranco Veneto, incendia i borghi esterni di Feltre sottraendo agli ungheri molte prede. Fallitogli un primo tentativo di assalto alla località ha per trattato Castelnuovo che si trova nei pressi; rovina con le bombarde il castello di Quero; a fine mese è nuovamente sotto Feltre. E’ assalito dalla guarnigione cittadina e da 800 cavalli, provenienti da Serravalle (Vittorio Veneto), condotti da Marsilio da Carrara e da Brunoro della Scala. Sconfitto, si salva con il figlio Costantino; sono, viceversa catturati i veneziani Bernardo Diedo, Jacopo Terzi e Bernardo Morosini. |
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1413 | |||||
Apr. | Antipapa | Napoli | Marche |
Conclude una tregua con gli imperiali e ritorna al servizio del Montone. |
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1414 | |||||
Primavera | Firenze | Napoli | Toscana |
E’ inviato alla guardia di Siena. |
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1416 | |||||
Lug. | Comp. ventura | Perugia | Umbria | Combatte nella battaglia di Sant’Egidio (Umbertide). | |
Ago. | Perugia | San Severino Marche | Marche | Affianca il Montone contro Antonio di San Severino. Con la resa di quest’ultimo gli è affidato il compito di arbitro per dirimere le vertenze che oppongono il signore di San Severino Marche con i da Varano di Camerino. | |
1417 | |||||
Lug. | Perugia | Chiesa | Marche e Lazio |
Lascia le Marche con Berardo da Varano (800 cavalli) per soccorrere a Roma Braccio di Montone impegnato all’ assedio di Castel Sant’ Angelo. Le truppe del condottiero perugino sono state falcidiate dalla peste e necessitano di rincalzi. |
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Ago. | Lazio |
E’ costretto ad abbandonare Roma con gli altri capitani bracceschi per l’arrivo delle truppe angioine di Muzio Attendolo Sforza. |
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1418 | |||||
Dic. | Impero | Venezia | Veneto |
Affronta i veneziani per conto dell’ imperatore Sigismondo d’Ungheria: è sconfitto e fatto prigioniero nel feltrino da Filippo Arcelli. |
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1419 | |||||
Mar. | Perugia | Chiesa | Marche e Umbria |
Muove dalla marca d’ Ancona con il Montone per conquistare Gubbio a Guidantonio da Montefeltro. Irrompe nella città per una porta apertagli da Cecciolo Gabrielli; questa è subito rinserrata alle sue spalle per cui si trova all’ interno della località con soli 50 cavalli. Nasce una zuffa nelle strade, riesce ad aprirsi un varco e si salva. Dopo qualche giorno prende parte all’ occupazione di Assisi. |
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Apr. | Umbria |
Assedia la rocca di Spoleto al comando di 1000 fanti. |
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1420 | |||||
Lug. | Marche |
Viene nominato dal papa Martino V governatore di Montalboddo (Ostra). Il Montone lo insignorisce della località. |
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Dic. | Umbria |
A Perugia, per il matrimonio del Montone con Nicolina da Varano. |
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1424 | |||||
Giu. | Umbria |
Alla morte del Montone dà il suo appoggio a Oddo di Montone figlio del condottiero perugino; con Cherubino da Perugia lo accompagna anche a Montone. Gli abitanti di Ostra, nel contempo, costringono alla fuga dalla città i suoi rappresentanti preferendo affidarsi a Guidantonio da Montefeltro. |
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Ago. | Umbria |
E’ scelto come ambasciatore presso il papa Martino V per trattare la sottomissione di Perugia allo stato della Chiesa. Non si reca a Roma; è nominato tra i Dieci dell’ Arbitrio. |
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Ott. | Umbria |
Entra in Perugia il legato pontificio Ludovico Correr; il Ranieri è presente alle successive cerimonie in cui regge il gonfalone dello stato della Chiesa. |
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1425 | |||||
Feb. | Umbria |
E’ chiamato dal legato con Malatesta Baglioni e Cherubino da Perugia a comporre le contese sorte tra i fuoriusciti di Assisi ed Averardo e Lippo de Nepis. |
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1426 | |||||
Sett. | Umbria |
Fa liberare a Perugia una donna, abitante a Porta Borgna, che ha rubato ad una sua vicina 45 fiorini: la salva dall’impiccagione e la assume come governante. Nell’anno è chiamato a far parte di una specie di consiglio di amministrazione che regola l’attività dello studio cittadino (l’università). |
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1428 | |||||
Estate | Umbria |
E’ nominato a Perugia tra i Cinque dell’Arbitrio. |
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1432 | Perugia | Chiesa | 500 fanti | Umbria |
Viene inviato con 500 fanti per coadiuvare Niccolò Fortebraccio contro i pontifici all’assedio di Città di Castello. |
1441 | |||||
Apr. | Umbria |
Muore a Perugia. I suoi funerali si svolgono in modo solenne nel duomo cittadino. Sposa Giuditta Colonna ed Altovilla degli Ubaldini. |
CITAZIONI
“Huomo di molto valore nell’armi, e di gran riputatione.” CAMPANO
“Gran Capitano di quei tempi..Con molti anni di vita..s’era guadagnato non solo nella patria, me per tutte le parti d’Italia, e fuori, nome di valoroso e gran soldato, e di ben giudicioso e riguaedevole gentilhuomo, a particolarmente appresso Venetiani.” PELLINI
“Strenuus..vir”(Alla battaglia di Motta di livenza)”Tutto el campo Talian corre in sgomento,/ Lungar gli segue vincitor sicuro,/ E lo alto Leon vola col vento./ In tal periglio un huomo d’arme puro/ Ruggier can perugin non gà codardo/ fece a Venetia di suo corpo un muro./ Al fiume corse, e drizo lo stendardo,/ Guastando el ponte, tal c’ognun fermasse,/ Et parea tra costoro un leopardo:/ All’hor Venetia unanime si mosse/ Et tanto l’assaltò. che in tempo breve,/ Cinquanta squadre governò ben grosse.” CORNAZZANO