ROSSETTO DA CAPUA

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Castello di Macchia d'Isernia
Castello di Macchia d'Isernia

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ROSSETTO DA CAPUA  (Pietro Ferramosca, Rosso Fieramosca, Pietro Rosso da Capua) Barone di Camigliano.

Signore di Monteroduni e di Macchia d’Isernia. Padre di Rinaldo Fieramosca. Detto Rosso o Rossetto probabilmente per il colore dei capelli. Di Capua.

1420 – 1485 (dicembre)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1448
……………MilanoVeneziaLombardiaMilita nelle compagnie di Francesco Sforza.
Sett.NapoliFirenzeLombardia Toscana

Partecipa alla battaglia di Caravaggio. Dopo l’iniziale successo dei veneziani,  affronta con successo gli avversari davanti al fossato ed alla porta dell’ accampamento sforzesco presso il ponte di accesso. Nell’aspro scontro si distingue per il suo valore con Fiasco da Giraso. Nello stesso mese passa agli stipendi di Alfonso d’Aragona.  Segue il re di Napoli all’ assedio di Piombino. Si fa ancora notare in una sfortunata azione di contenimento di un attacco, portato ai ripari delle bombarde poste verso Villanuova, da Cecco da Modigliana e da Padovano Calabrese.

1450
Mar.CampaniaIl re di Napoli Alfonso d’Aragona, a Torre Annunziata, gli riconferma alcune esenzioni fiscali ed altre immunità già concesse dai suoi avi da Ladislao e Giovanna d’Angiò.
1453CampaniaHa l’incarico di presidiare alcuni territori del beneventano (San Bartolomeo in Galdo, Foiano di Val Fortore e Baselice) situati al confine tra le province di Principato Ultra e la Capitanata.
1459
Ago.Napoli3 lancePrende parte ad una rassegna. Ha il comando di 3 lance.
1461
Ott.NapoliAngiòAbruzziCompie una scorreria nei pressi di Tollo nel territorio di Ortona.
1462
Mag. ago.AbruzziCaposquadra di Matteo da Capua. A fine maggio lascia Pescare per assediare in Cellino San Marco Giosia Acquaviva. A luglio è segnalato alla difesa di Guardia Vomano nel teramano. Ad agosto ritorna a dare il guasto alle campagne in prossimità di Cellino Attanasio.
1463
Mag.AbruzziE’ catturato dagli avversari nei pressi di Pescara. Nella medesima azione sono fatti prigionieri anche lo Zaccagnino, Stefano da Vinci e lo Sarazano.
1465AbruzziHa il comando di una squadra di uomini d’arme. Opera negli Abruzzi agli ordini di Matteo da Capua. Con Cecco di Alife, già soldato del ribelle principe di Rossano e duca di Sessa Marino di Marzano, è inserito nei quadri delle truppe demaniali. Gli sono concessi in feudo i castelli di Monteroduni e di Macchia d’Isernia,  già appartenenti al signore di Sermoneta Onorato Gaetani. Tali feudi ritorneranno ai Gaetani più tardi nel 1474.
1467
Giu.NapoliVeneziaRomagna

E’ inviato dal re Ferrante d’Aragona, con Brescianino da Pisa ed Archetto da Faenza, in soccorso dei fiorentini per contrastare la compagnia di Bartolomeo Colleoni. Opera nel primo scaglione aragonese agli ordini di Alfonso d’Avalos. E’ nuovamente catturato dagli avversari con altri uomini d’arme come il Brescianino e Simone da Pisa.

……………VeneziaMilita a lungo agli stipendi dei veneziani.
1480NapoliFirenzeMarche RomagnaE’ segnalato nelle Marche (Pesaro e Rimini) al fianco di Giulio Antonio Acquaviva.
1481
……………NapoliImpero OttomanoPuglia

Affianca il principe di Salerno all’ assedio di Otranto. Ha inizialmente l’incarico di capitano di una compagnia di fanti;  in un secondo momento gli viene dato il comando dei provvigionati con 8 capisquadra. Con la sua azione si guadagna l’appellativo di “terrore dei turchi”. Ha l’incarico di trattare con i nemici per il riscatto dei prigionieri di rilievo.

Nov.

Alla fine della guerra gli è riconosciuta una provvigione annua di 300 ducati, i  feudi, siti nel contado di Capua. di Camigliano e di Caminaglia, nonché la proprietà dei boschi di Romagnano e di Chiarella posti sempre nelle vicinanze della medesima località. I feudi sotto la sua giurisdizione vengono a costituire un unico corpo, incuneato a nord della Terra di Lavoro, tra Capua e Calvi, tra la direttrice dell’Appia ed il ducato di Sessa.

1482
Apr.NapoliChiesaCapitano g.le della fanteriaLazio

Gli è riconosciuta una provvigione di 300 ducati. A fine mese è segnalato a Marino con il duca di Calabria Alfonso d’Aragona. la sua presenza provoca timore nella città.

MaggioLazio

Punta su Roma con la cavalleria leggera. Deve contenere la voglia di combattere dei mercenari turchi rimasti agli stipendi degli aragonesi dopo la guerra di Otranto. Devasta e mette a sacco la campagna romana appropriandosi di numerosi greggi di pecore.

Ago. nov.Lazio

I turchi non obbediscono ai suoi ordini per attaccare una scaramuccia con gli uomini di Jacopo Conti. A metà mese prende parte alla battaglia di Campomorto dove interviene con i suoi fanti allorché i nemici conquistano i trinceramenti posti alla difesa del campo. Catturato ancora una volta, a settembre viene condotto a Roma al seguito del vincitore Roberto Malatesta. Sottoposto a tortura (ottobre) svela il piano di due cardinali tendente ad uccidere il signore di Forlì Girolamo Riario. Rinchiuso nelle prigioni di San Pietro con il Piccolomini, viene liberato solo a fine novembre a seguito dell’accordo tra il regno di Napoli e lo stato della Chiesa ai danni dei veneziani.

1483NapoliVeneziaLombardia
1484
Mag.Lombardia

Ha il comando dei balestrieri a cavallo della guardia reale. Soccorre 150 schiavoni che, imbarcati su una galea nel Po (fatta distruggere), uccidono presso Felonica il loro comandante per disertare nel campo aragonese.

Giu.Lombardia

I veneziani lo attaccano nel bastione di Felonica per recuperare la galea persa in precedenza. Rossetto da Capua li fa avvicinare, li assale con i suoi fanti ed affonda con le bombarde una fusta. Tra gli avversari sono uccisi più di 80 uomini; molti sono pure gli annegati. Dal mantovano si trasferisce nel bresciano. Attraversa l’Oglio ove si collega con Alfonso d’Aragona. Qualche giorno dopo Luigi da Capua ha l’incarico dal duca di Calabria di assalire il campo nemico con 300 fanti. A causa dell’abbondante pioggia il progetto viene abbandonato ed il comandante aragonese si muove per rientrare nel suo accampamento. A metà strada, su uno dei ponti di Quinzano d’Oglio Luigi da Capua si imbatte in Rossetto da Capua alla testa dei cavalli leggeri e dei balestrieri. I veneziani di Roberto da San Severino avanzano, a loro volta, verso il campo aragonese. Luigi da Capua si ritira; Rossetto, contrariamente agli ordini ricevuti, affronta gli avversari bloccando la loro marcia (10 morti e 5 uomini d’arme fatti prigionieri tra le file nemiche). Nel proseguo della campagna le sue truppe penetrano in numerose località del bresciano.  Per i suoi meriti agli inizi del mese  mese il sovrano Ferrante d’Aragona concede a lui ed al figlio Rinaldo la gabella nuova di Capua.

Lug. ago.Lombardia

Cattura 40 saccomanni, addetti al rifornimento dell’esercito nemico. Entra in Manerbio. Ad agosto ha termine il conflitto a seguito della pace di Bagnolo.

Ott.NapoliGenovaToscana e Liguria

Il duca di Calabria Alfonso d’Aragona lo invia con il Bronchino (200 provvigionati e 200 balestrieri a cavallo) in Liguria; appoggia i fiorentini impegnati contro i genovesi nella guerra di Sarzana. Si segnala alla conquista di Vada.

1485
……………NapoliChiesaCampania e Lazio

Appoggia il re Ferrante d’Aragona contro i baroni ribelli. Mentre Alfonso d’Aragona è fermo a Vairano Patenora, Rossetto da Capua è lasciato con il conte di Venafro alla difesa di San Germano (Cassino).  Con i suoi provvigionati contrasta i pontifici comandati da Roberto da San Severino.

Nov. dic.LazioA fine mese giunge a San Gregorio da Sassola, nei pressi di Tivoli. Si collega con gli Orsini. Trova la morte ai primi di dicembre.

  CITAZIONI

-“Uomo d’arme molto prode e devoto alla Casa d’Aragona.” ABIGNENTE

-Con Taddeo della Motella, Angelo di Monforte e Pietro Paolo della Sassetta “Tutti strenui condutieri.” SANUDO

-“Rossetto Talian con gran furore/ Usciva della chiesa in tanta fretta,/ Com’uom, che vuole aver fama e honore./ E con la sua brigata molto stretta/ Sul verde smalto con costor s’affronta,/ percotendo di dardo, e di saetta.” DE AGOSTINI

-“Tra i più antichi e fedeli veterani della cavalleria regia.” STORTI

-Alla battaglia di Caravaggio con Fiasco da Giraso “Inter ceteros eo loco strenue pugnantes Flaschus et campanus quidam , Ruffetus nomine, semper ingenti animo summaque constantia adversus hostem in fronte media presistebant et singularem virtutis operam edebant.” SIMONETTA

-“Rossetto chiudeva..la sua carriera accreditandosi per lealtà e costanza nel servizio armato e ottenendo, di conseguenza, per sé e per i propri discendenti privilegi e concessioni, in considerazione della sua appartenenza cetuale e del proprio ruolo, che, è necessario ricordarlo,  era pur sempre quello di un semplice squadriero della cavalleria stanziale regnicola.” NUCIFORO

-“Homo molto antiquo et experto in le arme cum soi homini de arme fanti et balestrieri.” Leocastello, riportato da NUCIFORO

-“Fu uomo molto prode e devoto alla casa d’Aragona.” ARGEGNI

Fonte immagine: Beni culturali

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