1416 ROMEO PEPOLI Fuoriuscito.
+ 1451 (novembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1438 | |||||
Mag. | Emilia |
E’ chiamato a far parte del governo di Bologna allorché la città cade in potere dei viscontei di Niccolò Piccinino. |
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Ott. | Emilia |
Francesco Piccinino presenzia al suo matrimonio con Elisabetta Bentivoglio figlia di Antongaleazzo. |
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1439 | |||||
Ago. | Emilia |
Riceve nel suo palazzo l’imperatore di Costantinopoli, reduce dal concilio di Firenze ed in visita a Bologna. |
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……….. | Trentino |
Ricopre il ruolo di ambasciatore di Bologna presso il Piccinino che si trova nel Trentino. |
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1442 | |||||
Ott. | Emilia |
Viene fatto incarcerare per qualche tempo da Francesco Piccinino in occasione dell’ imprigionamento di Annibale Bentivoglio, di Gaspare e di Achille Malvezzi, sospettati di tradimento ai danni del duca di Milano. |
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1443 | |||||
Giu. | Benti voglio | Milano | Emilia |
Appoggia Annibale Bentivoglio, che è riuscito a sfuggire alla prigionia di parte viscontea ed è rientrato di nascosto in Bologna. Raccoglie i suoi partigiani, occupa il Palazzo dei Notai ed aiuta il Bentivoglio a divenire signore della città. |
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1446 | |||||
Mag. | Bologna | Milano | Emilia |
Fa parte del governo; ha il comando delle milizie cittadine con il titolo di commissario (6000 uomini). Assale San Giovanni in Persiceto con Taddeo d’Este, Pietro Navarrino, Simonetto da Castel San Pietro e Tiberto Brandolini. Ne inizia l’assedio: l’arrivo in soccorso dei difensori di Carlo Gonzaga con 1000 cavalli lo convince a ritirarsi a Budrio. |
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Estate | Emilia |
Raggiunto a Budrio da Guidantonio Manfredi, assale Castelfranco Emilia alla cui guardia sono Guglielmo di Monferrato ed Alberto Pio con 500 cavalli e 200 fanti. |
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……….. | Emilia |
Appoggia l’ingresso in Bologna di Sante Bentivoglio. |
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1447 | |||||
Giu. | Emilia |
Interviene con Braccio Baglioni a Cento, dove sono entrati i fuoriusciti con Gaspare Canedoli; intima la resa, ne esce il Canedoli che ripara nel ferrarese e nel modenese scortato da Braccio Baglioni. |
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1449 | |||||
Estate | Emilia |
Con altri bolognesi quali Giovanni Fantucci entra in urto con Sante Bentivoglio; organizza una congiura. Con la scusa della presenza in città della peste si reca con i suoi partigiani a Castel San Pietro Terme. |
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Ago. | Fuoriusciti | Bologna | Emilia |
Sono scoperte le sue trame, per cui i bolognesi assoldano Astorre Manfredi per venire a combatterlo. Viene messo al bando perché rifiuta di abbandonare Castel San Pietro Terme; si impadronisce anzi della rocca a nome dello stato della Chiesa. A Bologna sono saccheggiate le case sue e quelle dei suoi aderenti. Chiede soccorsi anche ai Canedoli ed ai Ghislieri altri fuoriusciti, affinché uniscano le loro forze alle sue. Occupa Crevalcore. |
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Sett. | Emilia |
E’ assalito da Astorre Manfredi in Castel San Pietro Terme; giungono in suo soccorso alcune bandiere di fanti aragonesi con Carlo di Campobasso. Gli avversari si ritirano. |
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Ott. | Emilia |
Respinge nuovi attacchi portati ancora da Astorre Manfredi a Castel San Pietro Terme. |
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1450 | |||||
Mar. | Emilia e Romagna |
Il papa Niccolò V gli ordina di consegnare Castel San Pietro Terme ai bolognesi: lascia la località con Jacopo Pepoli e ripara a Lugo. |
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Sett. |
E’ bandito una seconda volta dal legato pontificio; gli è ordinato di stare lontano dal bolognese pena la confisca dei beni. |
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1451 | |||||
Giu. | Fuoriusciti | Bologna | Emilia e Romagna |
Si collega con i Canedoli e con Alberto Pio; assale Bologna alla testa di 3000 uomini tra cavalli e fanti. Si impadronisce di Porta Galliera e raggiunge la Piazza del Mercato; battuto, si rifugia ad Imola. |
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Nov. | Romagna |
Viene avvelenato ad Imola da un suo barbiere. Si sposa con Francesca Bentivoglio, figlia di Antongaleazzo. |
CITAZIONI
-“Huomo di gran valore.” GHIRARDACCI