ROBERTO BOSCHETTI Di Modena. Conte. Signore di San Cesario sul Panaro. Figlio di Albertino Boschetti. Cognato di Gherardo Rangoni; genero di Giovan Francesco della Mirandola.
1472 – 1529
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………….. | Napoli | Campania |
Vive alla corte napoletana, inizialmente come paggio, indi come gentiluomo. |
||
1492 | Puglia |
Affianca il padre a San Giovanni Rotondo nel Gargano. |
|||
…………….. | Lombardia |
Lascia il regno di Napoli allorché il padre cade in disgrazia. |
|||
1495 | |||||
Gen. | Lombardia |
Viene segnalato a Mantova. |
|||
Lug. | Milano | Francia | Emilia |
Partecipa alla battaglia di Fornovo. |
|
Ott. | Venezia | Francia | Regno di Napoli |
Combatte agli ordini di Francesco Gonzaga; prende parte all’assedio di Novara. E’ inviato dal marchese di Mantova a Vercelli per contattare Gian Giacomo da Trivulzio ed altri capitani francesi su un possibile trattato di pace. E’ stipulata una tregua di dieci giorni. |
|
1497/ 98 | Mantova | Lombardia |
Fra parte della corte gonzaghesca; partecipa a numerose giostre. |
||
1499 | |||||
Primavera | Firenze | Pisa | Toscana |
Fronteggia i pisani agli ordini di Paolo Vitelli. |
|
1500 | |||||
…………….. | Lazio |
Si reca a Roma, in occasione del giubileo, al seguito della duchessa di Urbino Elisabetta Gonzaga |
|||
Ott. | Bologna | Chiesa | Emilia |
Si trova alla difesa di Bologna per conto di Giovanni Bentivoglio. |
|
1506 | |||||
Gen. | Emilia |
E’ segnalato a Mirandola; si ammala. |
|||
Sett. |
Gli estensi, a causa del padre, gli confiscano tutti i suoi beni e gli tolgono San Cesario sul Panaro. |
||||
1510 | Francia | Emilia |
E’ nominato governatore di Mirandola da Francesca da Trivulzio. Il papa Giulio II gli fa restituire il suo feudo. |
||
1511 | |||||
Gen. | Francia | Chiesa Spagna | Emilia |
E’ assediato in Mirandola dai pontifici; avvia trattative con Giovan Francesco della Mirandola per un’eventuale resa nelle mani di Marcantonio Colonna: i colloqui non hanno alcun esito a causa di Alessandro da Trivulzio. Fatto prigioniero quando il castello è espugnato, si riscatta e si offre al servizio del marchese di Mantova. |
|
…………….. | Emilia |
Il pontefice gli impone di non ritornare più al servizio dei da Trivulzio; non obbedisce. Quando i francesi recuperano Mirandola viene nominato loro luogotenente. |
|||
Ago. | Lombardia |
A Bergamo. E’ segnalato nella sfilata delle truppe francesi che si svolge davanti al re Luigi XII. |
|||
1512 | |||||
Apr. | Romagna |
Partecipa alla battaglia di Ravenna; viene armato cavaliere per il valore dimostrato nello scontro. |
|||
1513 | |||||
…………….. | Austria |
E’ inviato dai da Trivulzio presso l’imperatore Massimiliano d’Austria al fine di ottenere il riconoscimento di Mirandola a loro favore. La signoria della città è, invece, assegnata a Giovan Francesco della Mirandola, mentre al pupillo di Roberto Boschetti, Galeotto della Mirandola, è assicurata quella di Concordia. |
|||
…………….. | Medici |
Passa al servizio di Giuliano dei Medici. |
|||
1514 | |||||
…………….. | Emilia |
A Modena per fungere da paciere tra le fazioni dei Rangoni, dei Tassoni, dei Carandini e dei da Fogliano, divisi tra partigiani del pontefice e sostenitori dell’ imperatore e degli estensi. |
|||
Dic. | Emilia |
Sempre in Modena presenzia ad una cerimonia religiosa con il nuovo governatore pontificio Fabiano Lippo. Prende parte al successivo consiglio generale cittadino. |
|||
1515 | |||||
Ago. | Toscana |
Viene inviato dal luogotenente di Piacenza Goro Gheri presso Giuliano dei Medici. |
|||
…………….. | Chiesa |
Alla morte di Giuliano dei Medici si trasferisce agli stipendi del papa Leone X, sempre di casa Medici. |
|||
1516 | Chiesa | Urbino | 2000 fanti | Marche |
Combatte Francesco Maria della Rovere nel ducato di Urbino al comando di 2000 fanti, di cui 800 fra corsi e spagnoli. Ottiene per accordo Maiolo; assedia San Leo. Si impadronisce del monte sopra la rocca. |
1517 | |||||
Feb. | Chiesa | Comp. ventura | Marche |
Si porta ad Ancona come commissario pontificio. Ha il compito di provvedere all’ approvvigionamento di tutto l’esercito pontificio nella guerra provocata dal della Rovere. |
|
Mag. | Lazio |
E’ inviato a Roma dal cardinale di Bibbiena Bernardo Dovizi per perorare la causa dei Bentivoglio che desiderano rientrare in Bologna. |
|||
Ago. | Marche e Toscana |
Gli viene concessa la cittadinanza di Ancona. Si sposta in Toscana e controlla nel Casentino i movimenti del della Rovere. |
|||
Sett. | Marche |
Al termine del conflitto è scelto dal duca di Urbino Lorenzo dei Medici come viceduca e suo luogotenente nel ducato. |
|||
…………….. | Marche |
Nell’esercizio della sua carica si comporta in modo esoso; perseguita i simpatizzanti del della Rovere. |
|||
1519 | |||||
Mag. | Marche e Umbria |
Alla morte di Lorenzo dei Medici viene confermato nel suo incarico dal papa. Si porta a Gubbio; a Cagli scopre una congiura ai suoi danni: i complici del complotto sono catturati e strangolati. |
|||
1520 | |||||
Mar. | Umbria |
Si incontra a Perugia con Gentile Baglioni, dopo che questi è potuto rientrare nella città a seguito dell’ esecuzione in Roma di Giampaolo Baglioni. |
|||
Apr. | Lazio |
Viene nominato dai pontifici conte di palazzo ed è confermato nel feudo di San Cesario sul Panaro. |
|||
1521 | Marche |
Su ordine di Leone X confisca ai Fregoso i loro beni nei contadi di Urbino, di Senigallia e nel Montefeltro perché fautori della causa francese. Nello stesso anno delibera di migliorare le difese della cinta muraria di Pesaro. |
|||
1522 | Chiesa | Comp. ventura | Marche |
Alla morte del pontefice è riconfermato nelle sue cariche dal collegio dei cardinali. Non è in grado di opporsi all’avanzata del della Rovere. Gli abitanti di Fano gli conferiscono la loro cittadinanza. |
|
1523 | Medici | Abruzzi |
Rimane al servizio dei Medici (ora di Alessandro); è nominato viceduca e di governatore di Penne e di Campli. |
||
1524 | |||||
…………….. | Chiesa | Abruzzi |
Passa al servizio del papa Clemente VII (anch’egli di casa Medici). Gli sono convalidati gli incarichi di cui gode negli Abruzzi. |
||
Mar. | Lombardia |
E’ inviato nel pavese presso il viceré di Napoli Carlo di Lannoy al fine di persuaderlo a non venire a battaglia campale con i francesi. |
|||
Nov. | Emilia |
Si ammala e si ritira a San Cesario sul Panaro. |
|||
1525 | |||||
Ago. | Abruzzi |
Si ristabilisce e ritorna nei ducati di Penne e di Campli per riformarvi gli statuti. |
|||
Dic. |
Gli sono concesse alcune entrate nel regno di Napoli per 1000 ducati l’anno. |
||||
1526 | |||||
Gen. | Campania |
E’ pure eletto governatore di Benevento e castellano della relativa rocca per un anno. |
|||
Giu. | Chiesa | Impero Ferrara | Emilia e Lombardia |
Si reca a Piacenza. Su disposizione di Guido Rangoni raggiunge a Chiari il della Rovere, capitano generale dei veneziani, per studiare le modalità di ricongiunzione delle truppe pontificie con quelle della Serenissima. |
|
Lug. | Lombardia |
Attacca vanamente Milano per liberare il duca Francesco Sforza che è assediato nel Castello Sforzesco. |
|||
Ago. | Lombardia ed Emilia |
Controlla un ponte sul Po, nei pressi di Cremona per impedire che i difensori della città ricevano soccorsi da Milano. Gli sono inviati rinforzi dal commissario pontificio Francesco Guicciardini e dal provveditore generale Piero Pesaro. Si sposta a Piacenza. |
|||
… | Emilia e Piemonte |
Invia numerosi fanti alla difesa di Tortona quando viene a conodcenza che a Castelnuovo Bormida è appena giunto Fabrizio Maramaldo. |
|||
Nov. | Capitano g.le fanteria | Lombardia ed Emilia |
Raggiunge il campo di Gorgonzola per chiedere che Giovanni dei Medici si ponga alla guardia di Piacenza. A fine mese si trova a Mantova al capezzale del Medici ferito mortalmente nella battaglia di Borgoforte. Alla sua morte gli viene dato il comando delle Bande Nere che egli conduce a Parma. |
||
Dic. | Emilia e Lombardia |
Si trova sul Taro ed a Cremona dove si incontra con il duca Francesco Sforza; sollecita Michelantonio di Saluzzo ad attraversare il Po ed a difendere Piacenza. |
|||
1527 | |||||
Feb. | Emilia |
Si sposta a Parma allorché i lanzichenecchi si allontanano dal piacentino; chiede l’invio di truppe al della Rovere. |
|||
Mar. | Emilia |
Si ammala a Modena. |
|||
Mag. | Emilia |
Rientra a Piacenza. |
|||
Giu. | Emilia |
Viene accusato da Ludovico Rangoni della perdita di Modena per non avere provveduto a pagare tempestivamente gli stipendi delle truppe del presidio. Roberto Boschetti invia 800 fanti alla difesa di Castel San Giovanni. |
|||
Lug. | Emilia |
E’ segnalato ancora a Piacenza. |
|||
Ago. | Ferrara | Emilia |
Passa al servizio di Alfonso d’Este. |
||
Dic. | Emilia |
Si trasferisce a Ferrara con i suoi famigliari. Gli viene riconosciuto il feudo di San Cesario sul Panaro. |
|||
1528 | |||||
Mag. | Umbria e Lazio |
E’ inviato dal duca di Ferrara ad Orvieto presso Clemente VII; segue il papa nelle sue peregrinazioni tra Orvieto e Viterbo. |
|||
Ago. | Emilia |
Si reca a Modena. Rivela agli estensi il tradimento di Girolamo Pio a favore dei pontifici, che da parte loro hanno promesso al Boschetti la signoria di Longiano. |
|||
Ott. | Emilia |
E’ nominato commissario generale del ducato di Ferrara. |
|||
Nov. | Emilia |
A Modena ha l’incarico di seguire il cerimoniale per accogliere nella città Ercole d’Este e la moglie Renata di Francia. |
|||
Dic. | Emilia |
Accompagna a Modena il duca Alfonso d’Este. |
|||
1529 |
Muore a San Cesario sul Panaro. E’ sepolto nella chiesa parrocchiale della medesima località, nella parte sinistra interna della porta maggiore dell’ edificio. Sposa Susanna della Mirandola. |
CITAZIONI
“Imitatore delle vestigie de suoi maggiori, e emulo della grandezza d’Albertino suo padre, accrebbe splendore all’antica gloria di casa con diverse attioni degne di memoria: per le quali acquistò gradi e titoli di momento.” SANSOVINO
“Uomo prudente ed energico.” VERDI
“Molto stimato per la sua prudenza.” VEDRIANI
Epitaffio posto sulla tomba “D.O.M.S./ Roberto Buscheto viro ingenio atque animi magni/ tudine singulari qui cum Ferdinando Aragonum regi Leoni/ et Clementi pontificibus maximis carissimus fuisset ac sibi/ ab illis commissa Beneventi Pinnae et Urbini gubernacula/ fide ac virtute summa tenuisset receptus postremo in/ Alphonsi Ferrariae ducis intimam familiaritatem huma/ norum honorum cursu confecto caelestos vitae praemia/ appetiit. Filii pientissimi p. o. m. p. p. / Vixit annos 57, mens. 6, dies 15. Obiit anno a Christo nativitate 1529.”
BIOGRAFIE SPECIFICHE
P. Balan. Roberto Boschetti e gli avvenimenti italiani dei suoi tempi.