RINALDO ORSINI

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Tagliacozzo, resti del castello

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

RINALDO ORSINI  Conte di Tagliacozzo e di Albe. Signore di L’Aquila, Pescara, Cittaducale, Antrodoco, Spoleto, Tarquinia, Orvieto, Narni. Fratello di Giovanni Orsini, genero di Rodolfo da Varano, suocero di Giacomo di Vico.

1347 – 1390 (aprile)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1359
Ago.LazioA metà mese è segnalato con il padre Orso ed altri esponenti della sua famiglia a Vicovaro.
1366Inizia ad amministrare direttamente i beni paterni, concentrati nella Marsica e nella valle dell’Aniene.
1367PerugiaChiesaUmbriaCombatte le truppe del cardinale legato Egidio Albornoz.
1376ChiesaMilita agli stipendi dello stato della Chiesa.
1378
Mag.ChiesaUmbriaViene nominato governatore di Orvieto dal papa Urbano VI.
EstateAbruzziFa incarcerare a San Petino Antonio di Celano ribellatosi al padre.
Sett.AntipapaChiesaLazio ed Umbria

Si pone al servizio dell’antipapa Clemente VII. E’ eletto rettore del Patrimonio. Nella città riesce in poco tempo ad attuare un importante programma di riforme che fa nascere nell’Orsini l’idea di ritagliarsi ai danni dello stato della Chiesa di un dominio territoriale con Orvieto al centro. Si reca a Corbara presso Ugolino da Montemarte che si oppone ai suoi progetti;  irrompe in Orvieto con l’aiuto dei beffati o muffati quali Pietro Orsino Monaldeschi, Bonconte e Petruccio di Pepo. Suoi avversari sono gli aderenti alla fazione dei mercorini (favorevoli al papa), tra i quali vi è lo stesso Montemarte.

Ott.

Consegna al castellano di Orvieto 2400 fiorini ed ottiene anche la rocca; si accorda con Bernardo della Sala e Guglielmetto della Sala che controllano Bolsena.

…………..Lazio

Con il fratello Giovanni, Giordano Orsini, Onorato Gaetani e Francesco di Vico assedia Roma da più parti; taglia alla città ogni via di accesso e la riduce presto alla fame. Giordano Orsini si separa dagli alleati e la guerra si sposta nella Campagna.

1379
…………..OrvietoChiesaUmbria e Lazio

Si riconcilia con il papa Urbano VI.  Appoggia ancora in Orvieto la fazione dei beffati. E’ accusato di parzialità ed è attaccato dai pontifici. E’ costretto a capitolare ed a lasciare la rocca cittadina allorché gli viene imposta la tutela di un cardinale, il legato di Viterbo. Urbano VI gli ordina di recarsi a Roma al suo cospetto; rifiuta l’ingiunzione, si porta invece a Viterbo ove si incontra con il cardinale Giovanni Fieschi e con Alberico da Barbiano. Gli è richiesto di contrastare la compagnia dei bretoni nella realtà suoi segreti sostenitori: si mette in contatto, pertanto, con Piero del Verde, che sta a Celle, di raggiungere Orvieto con 50 cavalli. Tale condottiero scorre nel contado; l’Orsini entra, invece, nella rocca di cui è castellano Petruccio di Pepo. Il cardinale Fieschi lascia l’assedio di Viterbo e si dirige a Montefiascone ed a Orvieto con Alberico da Barbiano. L’Orsini tenta di opporsi al loro ingresso con i beffati: i mercorini introducono nella città il prelato. Giovanni Fieschi gli usa ogni riguardo e lo invita ad un colloquio: preso per mano è invitato nella sua camera a bere ed a consumare alcune confetture mentre i cittadini rimangono nella sala con la corte del legato. E’ chiusa la porta, saltano fuori alcuni capitani che sono nascosti dietro il letto ed il cardinale richiede all’ Orsini la consegna della rocca di Orvieto per conto del papa. Costretto a tale atto, si allontana dalla città per recarsi a Roma da Urbano VI; l’incontro non avrà luogo.

Lug.AntipapaChiesaUmbria

Si trasferisce a Cervara ed in altre sue terre. Nel todino muta partito e, con il favore dei beffati, assale in Orvieto il nuovo vicario pontificio Guglielmo Maramaldo.

Dic.UmbriaEntra per trattato in Orvieto. E’ stipulata una breve tregua tra le parti.
1380
Mag.Umbria e Toscana

Nascono tumulti ad Orvieto causati dall’ imprigionamento di alcuni suoi partigiani da parte di Guglielmo Maramaldo. Aiutato da Guglielmetto della Sala e dalla compagnia dei bretoni di stanza a Bolsena prende la strada del Sassotagliato. Suoi fautori entrano nella città per alcuni cunicoli presso la chiesa di San Giovanni; fanno irruzione nella piazza del Carmine ed hanno facilmente la meglio sui pochi mercorini ivi presenti. Il legato pontificio è costretto a ritirarsi nella rocca con Ugolotto Biancardo. I beffati occupano il Palazzo Pubblico, suonano la campana di Sant’Andrea: al segnale l’Orsini irrompe in città con i bretoni e molti abitanti del circondario. Dopo un breve assedio i difensori della rocca si arrendono; tardiva si rivela l’azione di alcuni cavalli ungheri portata dal Barbiano e da Simonetto da Castel di Piero. Si scatenano nella città i bretoni ed i Monaldeschi della Cervara che danno alle fiamme a duemila case e compiono numerosi omicidi. L’Orsini consegna ai venturieri il tesoro cittadino, allontana questi ultimi ed assume il controllo della rocca. Invade il Monte Amiata, si impossessa di Montorio, Bolsena ed Abbadia. Minaccia il senese.

…………..Napoli AntipapaDurazzo     ChiesaUmbria  Campania Abruzzi.

E’ affrontato da Berardo Monaldeschi; Urbano VI lo dichiara ribelle, lo scomunica e predica la crociata contro di lui ed i suoi fautori; da Avignone, invece,  Clemente VII lo assolve da ogni scomunica e gli lascia maggiore libertà di azione nell’Italia centrale. Sconfitto, ripara nel regno di Napoli; combatte a favore della regina di Napoli Giovanna d’Angiò che lo nomina  suo siniscalco. L’Orsini tenta di ostacolare sulla frontiera l’avanzata di Carlo di Durazzo.

Dic.Abruzzi

Fronteggia i durazzeschi a Celano con parte della “Compagnia di San Giorgio”; gli avversari vengono a patti e si ritirano. Giovanna d’Angiò gli concede in feudo Pescara.

1381
Gen. feb.Abruzzi e Lazio

Ritorna a L’Aquila.  Si impadronisce del castello di Antrodoco; questo perviene con la forza in potere degli abitanti di Cittaducale; lo riconquista e lo consegna a metà febbraio agli aquilani in cambio della somma di 11000 fiorini. Raggiunge Pescara, la cui fortezza gli è stata concessa dalla regina Giovanna d’Angiò.

Mag.Umbria

Si unisce con Bernardo della Sala per depredare il territorio di Corbara; si sforza  di riconciliare i Monaldeschi appartenenti alle due fazioni.

Giu.Abruzzi

Gli è conquistata Tagliacozzo. Gli uomini   della Compagnia di San Giorgio, che militano ai suoi ordini, si ammutinano per il ritardo delle paghe e lo trattengono prigioniero.  E’ rinchiuso in una torre dalla quale riesce a fuggire; rientra a L’Aquila ed a Tagliacozzo.

Lug.Abruzzi

Affronta Cicco Antonio dell’Aquila, della fazione dei Pretalti, che dalla rocca di San Donato compie continue scorrerie nei suoi territori.  Sconfigge e cattura l’avversario a Turano: lo consegna ai Camponeschi, rivali politici di quest’ultimo, in cambio di 5000 fiorini.

…………..UmbriaRientra in Orvieto. Vi si ferma per tutti i mesi invernali.
1382
…………..NapoliAngiòAbruzzi

Muta ancora una volta partito. Il nuovo re di Napoli Carlo di Durazzo lo nomina governatore degli Abruzzi. Affronta ora i Camponeschi, che appoggiano, al contrario, la causa di Luigi d’Angiò.  Ritorna ad Orvieto con l’intenzione di riconciliare le opposte fazioni. Solo parte dei mercorini accetta le sue proposte.

EstateUmbriaSi trova ad Orvieto con Bernardo della Sala. E’ qui raggiunto dagli ambasciatori del comune di Siena con quali trova un’intesa.
Sett.Angiò AntipapaNapoli ChiesaToscana CampaniaTransita per Siena con poche truppe. Si reca a Firenze per conto di Luigi d’Angiò. E’ avvistato a Nola con Bernardo della Sala.
Ott.CampaniaAlla testa di beffati si congiunge a Maddaloni con Luigi d’Angiò.
…………..Abruzzi ed Umbria

Recupera Tagliacozzo. Alla morte di Giovanna d’Angiò sceglie di rimanere ad Orvieto anziché dirigersi, come gli viene richiesto da Luigi d’Angiò, nel regno di Napoli: ha  timore di essere giustiziato perché ha utilizzato le sue truppe per azioni personali nel Patrimonio.

1383
Gen.AbruzziViene sconfitto dagli uomini di Carlo di Durazzo capitanati dal conte di Manoppello.
Feb.UmbriaSi lamenta con i fiorentini per i soccorsi prestati ai suoi nemici.
Mar. apr.Francia

Si reca ad Avignone per chiedere all’antipapa Clemente VII cospicui finanziamenti a sostegno della campagna del duca d’Angiò. Rientrato in Italia ad aprile, utilizza i 50000 fiorini destinati al pretendente a riconquistare le proprie posizioni nel Patrimonio  ed in Umbria.

Mag.AntipapaSienaUmbria e Toscana

Esce da Orvieto e si collega con Francesco di Vico; si accampa sotto Montefiascone e per otto giorni sono trasportate a Viterbo grandi quantità di frumento, di orzo e di legumi. Di seguito attraversa la maremma; tocca Radicondoli, Manciano, Volterra e Firenze; da qui rientra nel senese a Castelnuovo Berardenga, sosta a Rapolano Terme per quattro giorni, è a Lucignano, cavalca i territori di Chianciano e di Monticchiello, rientra ad Orvieto.

Lug.Antipapa AngiòChiesa NapoliAbruzziAl comando di 150 cavalli e del presidio di L’Aquila assale di notte a Coppito Bartolomeo Smeducci. Fa prigioniero il capitano rivale.
Sett.Umbria

Entra in Spoleto e ne viene proclamato signore da Angelo e Nicola Manenti. Si collega con il cardinale di Ravenna Pileo da Prata ed assedia in Assisi Guglielmino di Assisi, che ha il governo della città con l’appoggio dei raspanti di Perugia. L’Orsini ritorna a Spoleto e ne assedia la rocca per quattro mesi.

1384
Gen.Umbria

Il castellano di Spoleto si deve arrendere per la mancanza di vettovaglie: l’Orsini lascia alla guardia della rocca Petruccio di Pepo e Pietro Orsino Monaldeschi.

Apr.UmbriaRespinge un attacco portato a Spoleto dai pontifici agli ordini di Giovanni Acuto e di Giovanni degli Ubaldini.
Mag. giu.Umbria Lombardia Abruzzi

Tenta di fare prevalere in Perugia il partito favorevole all’antipapa; si dirige poi a Milano per convincere i Visconti ad intervenire a favore degli angioini; irrompe negli Abruzzi ed accorre in soccorso di Luigi d’Angiò assediato dai durazzeschi in L’Aquila. Penetra di notte nella città con 150 cavalli e ne viene nominato governatore.

…………..UmbriaSi rinchiude in Spoleto.
Sett.Puglia

A fine mese, poche ore prima di morire Luigi I d’Angiò affida a 13 baroni, tra i quali è compreso anche l’Orsini, il governo del regno in attesa del raggiungimento della maggiore età del figlio Luigi.

Nov.Comp. venturaSienaToscanaCon Giovanni Acuto, Giovanni degli Ubaldini e Corrado Lando si volge verso Anghiari e Borgo San Sepolcro (Sansepolcro). taglieggia i senesi.
1385
Gen.Umbria

Giunge ad Orvieto con molti uomini d’arme e 150 balestrieri: cerca di  mettere fine alle sempre continue vertenze tra i beffati ed i mercorini; vi sono lunghe trattative che avranno la loro coclusione solo nell’aprile dell’anno successivo.

…………..AntipapaChiesaLazioGuerreggia con Bernardo della Sala nelle vicinanze di Viterbo. Sconfigge il capitano pontificio Giovanni Beltoft.
1386
…………..FirenzeUrbinoMarcheAffronta nelle Marche Antonio da Montefeltro.
…………..AntipapaChiesaLazio ed Umbria

Occupa Corneto (Tarquinia) e vi cattura il vescovo di Manoppello Tommaso Orsini; ha per trattato Narni a spese di Buccio Orsini e di Poncello Orsini; ottiene Amelia.

1387
Mag.LazioGiovanni di Vico è ucciso in Viterbo dagli abitanti in rivolta. Rinaldo Orsini per rappresaglia devasta tale territorio.
Giu.Umbria

Viene assalito in Orvieto dai pontifici capitanati dal  Beltoft; li contrattacca, li mette in fuga e li obbliga a riparare a Viterbo. Tra gli avversari sono uccisi 30 caporali, molti altri sono fatti prigionieri.

Ago.Si allea con i fiorentini.
Sett.Comp. venturaUrbino    C. di Castello PerugiaUmbria

Con Everardo della Campana, Bernardo della Sala e Guido d’Asciano depreda senza ostacoli i contadi di Gubbio e di Città di Castello; con il favore dei fuoriusciti perugini si impossessa del castello di Cannara da dove effettua numerose scorrerie in Toscana: riscuote ricche taglie con la promessa di non rientrarvi per quattordici mesi.

Ott.UmbriaSi muove attorno a Spoleto. Viene scomunicato dal papa Urbano VI. I fiorentini intervengono a suo favore. Il pontefice scaccia gli emissari della repubblica. Da parte sua l’Orsini toglie Bagno a Petruccio di Pepo. Francesco da Montemarte si impossessa poco dopo di tale località catturandovi Pietro d’Alba.
1388
Mag. giu.Cmp. venturaSiena Pisa LuccaToscanaRitorna in Toscana con Giovanni Beltoft. Impone una nuova taglia complessiva di 34000 fiorini ai comuni di Siena, Pisa e Lucca.
1389
Mar.ToscanaI fiorentini esercitano forti pressioni nei suoi confronti affinché si riconcili con i perugini.
Apr.Comp. venturaSienaToscanaInvade una volta di più il senese, questa volta con Corrado di Altinberg.
………….AntipapaChiesaUmbriaI pontifici gli conquistano Narni. E’ sconfitto sotto le mura di Orvieto.
Ago.Umbria

E’ raggiunto ad Orvieto dal cardinale di Ravenna;  con i soccorsi che gli sono inviati dall’antipapa Clemente VII continua la guerra. Alla testa di 400 cavalli e della compagnia dei bretoni scorre con Bartolomeo Boccanera nel territorio di Todi che mette a ferro e fuoco. Viene spinto in questa azione dai fiorentini, giacché il conte di Campagna ed i priori di Todi si sono rifiutati di fare rilasciare l’ambasciatore della repubblica Serotino Brancacci, fatto arrestare dal pontefice ad Orvieto ed incarcerato a Todi.

Sett.UmbriaAlla difesa di Spoleto.
1390
…………..FirenzeMilanoLazio

E’ eletto papa Bonifacio IX: alla sua nomina lascia l’Umbria e si reca a Roma con altri membri della fazione dei beffati (Nicolò Farnese, Corrado e Luca Monaldeschi) allo scopo di lamentarsi dei mercorini. E’ assoldato dai fiorentini.

Apr.Abruzzi

Prima di trasferirsi in Toscana è richiamato a L’Aquila dai Todini e dai  Pretalti per fronteggiare i Camponeschi. E’ ucciso a metà mese in una zuffa suscitata da alcuni partigiani dei rivali (40)  che lo sorprendono con Berlingeri Cantelmi nella chiesa di San Francesco, dove ha posto i suoi alloggiamenti. Sposa Guglielma da Varano, figlia di Rodolfo e Giovanna da Celano.

 CITAZIONI

-“Oltre la scienza militare, per la possessione di molte città e castella, che aveva così nello Stato della Chiesa come nel regno di Napoli, era potentissimo signore.” AMMIRATO

-“Condottiere d’armi di molto credito pel suo valore e per la sua perizia.” LITTA

-“Fe risplender molto il suo nome.” SANSOVINO

-“Egregiae potentiae hominum magnoque bello ducem.” SANT’ANTONINO

-“Belli duce.” BRACCIOLINI

-Sua cattura da parte dei pontifici “Allora Ranallo Orsino illi se pilliaro,/ E fu nella torre illi si lu impressonaro./ E delli misi quattro loco si lo guardeno,/ Poi, alla fede, de fore lu cazzaro.” A. DI BUCCIO

-“Manteneva le numerose sue soldatesche mediante le taglie e le ruberie.” RICOTTI

-“A partire da questo momento (il 1380), Rinaldo dedicherà la maggior parte del suo tempo al mestiere delle armi, a capo di truppe costituite in parte da Bretoni, in parte da vassalli delle sue signorie abruzzesi.” VIGUEUR

-“Il suo profilo non è..dissimile da quello dei principi-condottieri.., se non fosse che la sua dominazione avita è interamente rurale; è grazie alla sua intraprendenza di capitano di ventura che Rinaldo diviene signore di città, prima fra tutte nel 1383 Spoleto, e lo fa senza troppo preoccuparsi di legittimazioni dall’alto, approfittando per primo del disordine in cui lo scisma ha fatto precipitare l’amministrazione del Patrimonio.” BARBERO

-“Egregiae potentiae hominem magnusque bello ducem.” BRUNI

-“Si distinse in molte imprese guerresche.” PANSA

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