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RIGO PORRO Di Milano.
- 1527
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1487 | Venezia | Austria | Trentino | Milita nelle compagnie del capitano generale della Serenissima Roberto da San Severino. | |
1498 | |||||
Ott. | 32 cavalli | ||||
1499 | |||||
Estate | Milano | Venezia Francia | |||
1509 | |||||
Mag. | Venezia | Francia | Lombardia e Veneto | Fa parte delle compagnie di Niccolò Orsini. Dopo la rotta di Agnadello defeziona nel campo imperiale: per tale fatto viene dichiarato ribelle dalla Serenissima. | |
Lug. | Impero | Venezia | 50 cavalli | Veneto | Si trova alla difesa di Padova con 50 fanti cittadini. Si dirige a Bassano del Grappa con Leonardo Trissino per incontrarsi con gli imperiali; rientrato a Padova scorta fuori il Portello il veneziano Francesco Capello che si è incontrato con il Trissino. E’ inviato al suo inseguimento con 50 cavalli; intercetta a Stra il patrizio veneziano e lo riconduce a forza a Padova. Viene scacciato dalla città giorni dopo dalle truppe della Serenissima. |
Ago. | 200 cavalli | Veneto | Prende parte all’assedio di Padova; ha il comando con Beraldino Beraldo di 200 cavalli. Ottiene dall’imperatore una condotta autonoma di 50 uomini d’arme e di 50 cavalli leggeri. Ha il compito di deviare le acque del Bacchiglione, alle porte del Bassanello, per mezzo della costruzione di un canale che impedisca l’ingresso del fiume in città. Dopo parecchi giorni è costretto a sospendere i lavori per la mancanza di guastatori. | ||
Ott. | 120 cavalli | Veneto | Ai primi del mese gli imperiali abbandonano l’assedio di Padova. Al seguito del principe Rodolfo di Anhalt Rigo Porro si porta alla difesa di Vicenza con 30 lance. Lascia tale città con Giovanni Gonzaga per prestare soccorso in Cittadella a Pandolfo Malatesta (200 uomini d’arme e 300 cavalli leggeri). Giunto al passo di Santa Croce Bigolina per attraversare il Brenta la sua marcia è sbarrata dai contadini filomarcheschi: è costretto a rientrare a Vicenza. | ||
Nov. | Veneto | Gli abitanti di Vicenza si ribellano e scacciano dalla città il principe Rodolfo di Anhalt con i suoi lanzichenecchi. Con Beraldino Beraldo contatta i veneziani (il provveditore generale Andrea Gritti) per ritornare al loro servizio. Rientra a Padova; è imprigionato; sempre con il Beraldo è condotto a Venezia nel Collegio dei Pregadi. Viene rinchiuso in carcere duro a Venezia. | |||
1510 | |||||
Ago. | Veneto | Si discute in Collegio dei Pregadi su una sua eventuale liberazione. | |||
1512 | |||||
Mag. | Trentino | Liberato dalla prigione, va in esilio a Trento. | |||
1516 | |||||
Ago. | Impero | Venezia | Veneto | Alla difesa di Verona. Fa impiccare al ponticello in Piazza Bra due stradiotti che hanno tentato di fare fuggire dalla città il prigioniero Giorgio Busicchio. | |
Sett. | Veneto | Con Basilio dalla Scuola è impegnato a rafforzare le fortificazioni di Verona. Rimane ferito con Marcantonio Colonna in occasione di un attacco portato a Porta Calzari. | |||
1517/1519 | Trentino | Gli è riconosciuta una provvigione dagli imperiali. | |||
1527 | Muore. |
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