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RICCIO DI TARANTO/RICCIO DA CASTELLO
- 1455 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1431 | |||||
Giu. | Firenze | Lucca Siena | 80 fanti | Toscana | Ha il comando di 80 fanti assieme con Giovanni Schiavo. |
1441 | |||||
Mar. | Forlì | Firenze | Romagna | Milita agli stipendi del signore di Forlì Antonio Ordelaffi. Con Piero Bernardo sorveglia i lavori dei guastatori che si stanno realizzando su una chiusa vicina al capoluogo ed i lavori di spuntatura dei vigneti. | |
Apr. | Romagna | E’ assalito presso Massa Lombarda dai fanti fiorentini di Antonio Corso di stanza a Castrocaro Terme. Gli avversari sono informati del suo arrivo, lo colgono in un’imboscata e gli catturano la maggior parte dei suoi uomini. | |||
Sett. | Urbino | Rimini | Marche | Passa al servizio del conte di Urbino Federico da Montefeltro ai danni del signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta. Con Matteo da Sant’Angelo e Bernardo d’ Utri coadiuva il Montefeltro, sconfitto in precedenza a Montelocco. Con gli altri capitani risolleva le file feltresche battendo gli avversari. | |
1442 | |||||
Mag. | Chiesa | Sforza | Umbria | Combatte agli ordini di Niccolò Piccinino contro Francesco Sforza, che affronta in Umbria con Niccolò Brunoro. I due condottieri scorrazzano nelle campagne procurandosi vettovaglie e foraggio senza pagare tali merci. Sono pure poste taglie alle località cui si avvicinano. Si fa consegnare 400 ducati dagli abitanti di Bettona per le spese di guerra. | |
Sett. | Lazio | Con Angelo di Roncone assedia Bernardo d’Utri in Proceno. | |||
Nov. | Umbria | Si trova a Gualdo Tadino; assale Assisi difesa da Alessandro Sforza. Si impadronisce delle alture e si avvicina alla rocca con Niccolò Brunoro ed il Pazzaglia: entra nella città con 300 fanti per la via sotterranea di un vecchio acquedotto; grosse pietre, pali di ferro e legname vario ostacolano il cammino. I suoi soldati sono scoperti da un cittadino o da un fante; nondimeno riesce a salire dall’interno sulle mura ed a chiamare Niccolò Piccinino per l’attacco finale. | |||
1443 | |||||
Lug. | Lazio | Alla notizia che il Sarpellione e Dolce dell’Anguillara sono a Gradoli per depredarvi il territorio circostante esce da Canino con 100 fanti e 25 cavalli; nei pressi di Bisenzio si scontra con il secondo condottiero. E’ sconfitto e catturato. | |||
Ott. | Marche | Raggiunge nella Marca Niccolò Piccinino. | |||
1447 | |||||
Lug. | Milano | Venezia | Lombardia | Alla difesa di Como quando la città è assalita dai veneziani. Si dirige con una flottiglia di imbarcazioni sulla riva di Lecco e rifornisce di vettovaglie la città. Raggiunge a Treviso Bresciano Antonio Beccaria postosi alla difesa dei passi di accesso alla Valtellina. A fine mese i veneziani sono costretti a desistere dalle operazioni contro Como. | |
Ago. | Milano | Venezia | Lombardia | Alla morte del duca di Milano Filippo Maria Visconti passa al servizio di Francesco Sforza; combatte a favore della Repubblica Ambrosiana sempre contro i veneziani. | |
Sett. | 500 fanti | Lombardia ed Emilia | Con la nomina di Francesco Sforza a signore di Pavia si collega con Bernardo e Filippo degli Eustachi; sorveglia il Ticino per impedire un possibile attacco degli avversari. Si imbarca sul Po e si impossessa di tutti i mulini che sono sul fiume; fa numerosi prigionieri e si colloca sulla riva del fiume di fronte a Piacenza. Scorre con i suoi fanti fin sotto la Porta di Fodesta, dà alle fiamme molte case, distrugge un bastione e vi si impadronisce di un pezzo di artiglieria. | ||
1448 | |||||
Lug. | Venezia | Milano | Lombardia | Diserta nel campo veneziano con 85 fanti e 60 cavalli. | |
1452 | |||||
Ott. | Venezia | Milano | 100 cavalli e 500 fanti | Lombardia | Fronteggia le truppe di Francesco Sforza divenuto duca di Milano. Staziona nel bresciano. Negli stessi giorni è fatto imprigionare e trattenere in carcere dal provveditore Giacomo Loredan per l’invidia di altri condottieri e per certe sue frasi; anche i suoi beni sono confiscati. Riconosciuto in breve tempo innocente è subito liberato. |
Nov. | Lombardia | Viene sconfitto nei pressi di Manerbio. In tale circostanza ha modo di segnalarsi per il suo valore con Tommaso da Todi. | |||
1455 | Muore. |
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