RANUCCIO FARNESE

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Rocca aldobrandesca, Manciano
Rocca aldobrandesca, Manciano

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

RANUCCIO FARNESE Conte. Soprannominato la Volpe.

Signore di Montalto di Castro, Latera, Gradoli, Canino, Isola Farnese, Valentano, Cellere, Tessennano, Piansano, Marta Capodimonte, Farnese, Bassano Romano, Sorano, Rocca Respampani.

Figlio di Pietro Farnese, genero di Galeotto Malatesta.

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Ranuccio Farnese Il vecchio

1390-1450 (agosto)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
………….Cittadino di Orvieto.
1395
Lug.FarnesePitiglianoLazio

E’ imprigionato dagli abitanti di Isola Farnese per il suo comportamento tirannico verso i sudditi (batte gli uomini, ruba i loro beni e rapisce le loro donne). E’ gettato in un pozzo e vi è trattenuto per qualche tempo finché il padre non riesce a liberarlo.

1403Umbria

Alla morte del papa Bonifacio IX rientra ad Orvieto con il conte di Sovana Gentile Orsini. Nella città parteggia per la fazione dei mercorini (o muffati) ai danni dei beffati.

1405FarneseSan CascianoToscanaCon Simonetto Orsini assale le terre di Monaldo di San Casciano, che si è dato ai senesi.
1408SienaPitiglianoToscana

Asseconda il padre Pietro, capitano generale dei senesi, contro il conte di Pitigliano Bertoldo Orsini che conduce una compagnia di bretoni.

1412NapoliAntipapaUmbriaSi muove ai danni di Orvieto con lo zio Pier Bertoldo Farnese ed i fautori dei mercorini.
1413
……………AntipapaNapoliUmbriaMilita agli stipendi dell’antipapa Giovanni XXIII contro le truppe del re di Napoli Ladislao d’Angiò.
Ago.Lazio ed Umbria

Con Ranuccio da Montemarte e Pietro Antonio Monaldeschi della Vipera si incontra a Viterbo con gli emissari del re di Napoli per trattare una tregua: i colloqui falliscono. Ranuccio Farnese passa alla difesa di Orvieto.

1414UmbriaSi sposa con Agnese Monaldeschi della Cervara.
1416
……………SienaPitigliano50 lanceToscana
Ago.Capitano g.leToscana

Ha il comando di circa 450 lance: militano ai suoi ordini Giannetto d’Acquasparta, il fiorentino Francesco degli Adimari, Pietro Giorgio Albanese (di Durazzo), Giovanni da Castellottieri; lo affiancano  500 uomini tra guastatori ed addetti ai servizi, nonché  300 fanti per lo più  toscani  ma anche di altra provenienza (Milano, Cremona, Padova, Faenza, alcuni tedeschi e dalmati). I senesi del contado sono circa 800. Non vi sono problemi per il vettovagliamento del suo esercito in quanto le linee di rifornimento sono assicurate dai Monaldeschi di Montorio. Al Farnese vengono consegnate a Siena le insegne del comando. Lascia la città e con Angelo Taviani si impadronisce subito delle Rocchette di Fazio.

Sett.Toscana

Biagio di Narni entra in Tricosto; con Cione Montana Ranuccio Farnese occupa Capalbio; a metà mese cede  Manciano. Costringe in breve Bertoldo Orsini a ridursi con le sue truppe tra Pitigliano e Sorano, difese, rispettivamente, da Guido e da Niccolò Orsini. Tenta qualche assalto; impedisce lo svolgimento della vendemmia, attende invano rinforzi da parte del Tartaglia. A fine mese l’esercito si riduce alle stanze invernali. L’Acquasparta è catturato dagli avversari in un’imboscata: il Farnese si ferma, pertanto, a Sovana. Non va d’accordo con uno dei due commissari senesi, Giacomo Massaini, per cui chiede di potersi trasferire a Manciano. Dalla assediata Pitigliano escono intere famiglie che trovano rifugio nel Patrimonio della Chiesa a Montalto di Castro, controllata da un capitano del Tartaglia, Grasso da San Lupidio.

1417
……………..Toscana

E’ respinto da Pitigliano e da Sorano: elimina dalle sue schiere gli infiltrati che sono segretamente d’accordo con Bertoldo Orsini.  Riprende le ostilità; le operazioni di assedio proseguono malamente. I priori gli scrivono lettere di fuoco al riguardo. Gli Orsini ricevono in continuazione rifornimenti senza trovare validi ostacoli da Onano, Proceno, Acquapendente, Tuscania, Montalto e Castro (sempre Grasso da San Lupidio), terre tutte signoreggiate dal Tartaglia. Si lamenta, chiede di essere lasciato libero; riceve delle scuse per i rimproveri subiti.

Ago.ToscanaGli si arrende Sorano. Guido Orsini preferisce venire a patti con i senesi anziché resistere ad oltranza.
Sett.Toscana

Cede anche Pitigliano difesa da  Niccolò Orsini. A fine mese sono smantellati i due campi di assedio. Il Farnese ritorna a Siena, deposita le insegne del comando ed è accolto trionfalmente nel Palazzo della Signoria.

1419
Feb.SienaSalimbeniToscanaAffronta Cocco Salimbeni. Ottiene Celle (Carsoli) con il castello.
Mag.LazioE’ nominato senatore di Roma dal papa Martino V.
Sett.LazioIl pontefice conferma a lui ed al padre Pietro i privilegi di cui godono i Farnese.
1422
Gen.ToscanaReclama con i senesi per avere in affitto Sorano, come gli è stato in precedenza promesso. Viene accontentato.
……………LazioLa curia gli riconosce il possesso di metà del contado di Tessennano e di quello di Piansano dietro l’obbligo di consegnare ogni anno al camerlengo 10 libbre di cera bianca.
1423
AutunnoImolaMilanoRomagnaAgli stipendi del signore di Imola Ludovico Alidosi (in realtà dei fiorentini che si assumono il costo della sua condotta).
1424
Lug.FirenzeMilanoRomagna

Prende parte all’ assedio di Forlì. Segue Carlo Malatesta a Zagonara dove viene disfatto da Angelo della Pergola e da Guido Torelli.

1425
Ott.

I suoi creditori fanno dipingere in Siena una pittura  infamante nei suoi confronti; il papa ed i fiorentini premono sulle autorità del comune affinché sia cancellato l’ affresco.

……………..Chiesa600 cavalli e 100 fanti

Milita agli stipendi del papa Eugenio IV. Gli è dato il comando di 600 cavalli e di 100 fanti. Anziché ritirarsi dal servizio per l’usuale irregolarità nel pagamento del soldo da parte dei pontifici, lascia che gli arretrati si accumulino chiedendo, a titolo di garanzia, castelli, fortezze o territori vicini ai suoi possedimenti, di cui si assicura la difesa e la raccolta delle imposte per conto della curia.

1431
……………..Umbria

Ad Orvieto come capitano generale: cerca di mettere pace tra il comune ed il cardinale di San Clemente. Ottiene la conferma dei feudi di Valentano, Latera, Marta e Montalto di Castro.

…………….ChiesaVicoLazio

Con i  condottieri Niccolò Fortebraccio e Menicuccio dell’Aquila assedia in Vetralla Giovanni Malavolti. Segue poi il legato pontificio Giovanni Vitelleschi contro Giacomo di Vico rinchiusosi nella rocca di Civitavecchia. La fortezza cede dopo tredici giorni di durissimo assedio per terra e per mare.

Lug.LazioSi dirige contro Nepi. Si scontra con Giovanni Malavolti che gli cattura 70 cavalli.
……………LazioViene eletto vicario perpetuo per le terre di Valentano e di Latera; è tutto un susseguirsi a suo favore di benefici e di concessioni. Riceve Marta per cinque anni con la clausola che se dopo tale periodo la Camera Apostolica non sia in grado di riscattarla la località rimanga in suo possesso.
1432
Ago.ChiesaSienaToscana

Con Niccolò Fortebraccio ed il cardinale Giovanni Vitelleschi contrasta i senesi ed il prefetto Giacomo di  Vico. Assedia quest’ultimo in Vetralla. Invia armati alla guardia di Allerona ed alla torre di Niccolò.

1433
…………….ChiesaFortebraccioLazio ed Umbria

Il Fortebraccio ora è nemico dello stato della Chiesa. Ranuccio Farnese lo assedia  in Vetralla con Micheletto Attendolo; isola la Montagnola con Menicuccio dell’  Aquila. Con la cattura di Angelo di Roncone nei pressi di Toscanella (Tuscania) ritorna al campo di Vetralla.

Mag.Lazio

Si reca a Viterbo per rendere omaggio all’ imperatore Sigismondo d’Ungheria; ritorna sotto Vetralla;  è costretto a cessare dalle operazioni di assedio alla notizia dell’arrivo in soccorso della località di Niccolò  Fortebraccio con 1500 cavalli e 3000 fanti.

Ott.Lazio

Si trasferisce ai suoi alloggiamenti invernali;  i suoi avversari, invece, continuano la campagna assediando  Castiglione in Teverina.

1434Lazio

Si accorda con Francesco Sforza ed ottiene  Rocca  Respampani, Montalto di Castro, Bomarzo e Bassano Romano. Nell’anno gli è concessa dai pontifici Montalto di Castro per cinque anni con le stesse clausole che hanno caratterizzato l’acquisto di Marta.

1435
Apr.Lazio

Prende parte all’ assedio di Montefiascone. Il papa Eugenio IV gli concede il vicariato di Canino, di Gradoli ed i castelli di Cassano (nella diocesi di Toscanella/Tuscania) e di Capodimonte; gli è anche concessa la Rosa d’Oro.

…………..SiciliaE’ chiamato in Sicilia a fare da mediatore in alcune liti sorte tra i nobili isolani.
1436
Giu.ChiesaColonnaLazioAgli ordini del cardinale Vitelleschi con Simonetto da Castel San Pietro snida Lorenzo Colonna da Palestrina.
1437
Giu.ChiesaOrvietoUmbria

Entra in Orvieto con il rettore del Patrimonio Pietro Ramponi e Pietro Paolo Monaldeschi ai danni di Gentile della Sala.  Nella città prende parte alle lotte di fazione tra i muffati (o beffati)) ed i mercorini favorendo i primi.

1438ColonnaChiesaLazio
1440
Mar.Lazio

Si reca a Viterbo a rendere omaggio al nuovo legato pontificio Ludovico Scarampo a seguito dell’imprigionamento del cardinale Vitelleschi da parte degli uomini di Eugenio IV. Viene confermato nella sua condotta.

1442
……………ChiesaSforzaLazioContrasta le truppe di Francesco Sforza. Assale vanamente Toscanella alla cui difesa si trova Bernardo d’Utri.
Lug.LazioSi fa mallevadore per 1000 ducati a favore di Luigi Monaldeschi per l’acquisto da parte di quest’ultimo della rocca di Torre Alfina, ceduta dal Sarpellione.
Sett. ott.Lazio

Con Everso dell’Anguillara affronta il Sarpellione nelle vicinanze di Toscanella. Sono catturati nottetempo dagli abitanti di quest’ultima località 60 fanti delle compagnie di Bernardo d’Utri. Costoro chiedono soccorsi a Viterbo. Il mattino seguente il Farnese vi accorre con Prencivalle Gatti e si impadronisce della città a nome dello stato della Chiesa. Nel contempo gli abitanti  si pentono di essersi ribellati e ritornano nuovamente sotto l’autorità del d’Utri. Quest’ultimo fa impiccare due dei più focosi ribelli; il Farnese, da parte sua, stipula con il condottiero una tregua di venti giorni. Al suo scadere viene attaccato  in Vetralla dagli sforzeschi. Verso Marta si scontra con il Sarpellione.

1443
Ago. sett.600 cavalliLazio

Esce da Viterbo con  Everso dell’Anguillara, Angelo di Roncone e mille cittadini. I pontifici iniziano  ad assediare Toscanella, difesa da Donnino da Parma con 40 cavalli e pochi fanti. I difensori si  arrendono ai primi di settembre alla condizione che non ricevano soccorsi entro dodici giorni. Questi non giungono cosicché il Farnese può entrare nella località.

Ott.LazioCon Prencivalle Gatti arresta su ordine del papa Eugenio IV il rettore del Patrimonio Giovanni di Rieti, che viene condotto a Sorano.
……………La Camera Apostolica gli consegna 9000 fiorini ed i pontifici rientrano in possesso di Montalto di Castro.
1445Siena
1450
Ago.

Muore ai primi del mese ad Isola Farnese. E’ sepolto nella chiesa dei frati minori di Capo di Monte dell’isola Bisentina nel lago di Bolsena. Il suo sepolcro è opera di Isaia da Pisa. Esiste un suo ritratto (Francesco Salviati) nel Palazzo Farnese di Parma. Sposa in prime nozze Agnese Monaldeschi della Cervara (vedova del Tartaglia) ed in seconde Costanza Malatesta, figlia di Galeotto.

 CITAZIONI

-“Celebre nella militia..Il quale fu de primi baroni d’Italia del suo tempo.” SANSOVINO

-“Ranuccio di Pietro debbe tenersi fra quelli del suo casato che nel 1400, seguendo il lento ritogliersi di colà dalle parti seguite, per sottoporsi anima e corpo od all’impero od alla Chiesa od al comune di Siena, secondo che volgevano le sorti loro, si preferirono a quest’ultimo come avean fatto li Visconti di Campiglia ed i nobili da Bisenzio..Splendeva..tra i più celebri condottieri delle italiane compagnie.” LITTA

-Con Ludovico degli Obizzi e Niccolò da Tolentino “Capitani di fama.” PIGNOTTI

-“Costui era antiveduto homo.” BROGLIO

Fonte immagine in evidenza: wikipedia
Immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Ranuccio_Farnese_il_Vecchio#/media/File:Ranuccio_Farnese_il_Vecchio.jpg

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