RANIERI CASALI

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Fortezza del Girifalco, Cortona
Fortezza del Girifalco, Cortona

Last Updated on 2023/08/15

RANIERI CASALI  (Ranieri da Cortona, Ranieri II Casali) Di Cortona.

Signore di Cortona. Di condizione popolare, cognato del poeta Cecco Angiolieri. Suocero di Galasso da Montefeltro e di Giovanni del Monte a Santa Maria.

1280 – 1351 (gennaio)

casali-stemma

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1313ImperoFirenzeToscana

A Poggibonsi. E’ segnalato tra i testimoni della cerimonia in cui l’imperatore Enrico di Lussemburgo denuncia e condanna solennemente i fiorentini.

1323CortonaFuoriuscitiToscana

Transita per Cortona, proveniente da Napoli, la nobildonna Margherita di Guascogna o di Alemagna. La donna  si innamora di Ranieri Casali. I nobili locali lo boicottano per questo amore; il marchese di Civitella Ghino del Monte a Santa Maria lo fa schiaffeggiare da un suo familiare mentre sta giocando a scacchi con la signora. Traendo spunto da tale fatto i nobili (i marchesi di Petriolo e Petrella, signori di Sepoltaglia, i conti di Montecchio e quelli di Moscaglia) organizzano una congiura in Cortona per escludere i popolari dalle magistrature cittadine. Per meglio vendicarsi il Casali finge di acconsentire alle loro trame; rivela invece ai consoli i termini della cospirazione ed il popolo, il giorno di Sant’Andrea, espelle dalla città i nobili. I fuoriusciti decidono di reagire.

1324
Lug.CortonaPetrellaToscana

I conti della Petrella cercano di impadronirsi del potere in Cortona. Rigo di Petriolo si avvicina alla Porta Montanina con i suoi partigiani mentre all’interno della città altri suoi partigiani hanno l’incarico di sollevare il popolo. Il Casali non accetta tale situazione; riesce a conquistarsi la fiducia della popolazione e scaccia i della Petrella con i loro seguaci da Cortona. Sono emanate leggi severe nei loro confronti.

…………..Toscana

Con la vittoria entra a far parte del Magistrato dei Tre Consoli; è confermato per un secondo semestre. Gli altri due consoli sono suoi aderenti. Il Casali viene di fatto ad essere signore di Cortona. Il fratello Uguccione è nominato capitano del popolo ed ha il potere di riunire il consiglio generale.

1325
Ott.Toscana

Convoca a Cortona il consiglio generale che lo nomina a maggioranza signore della città con uno stipendio annuo di 1000 fiorini. Fa riformare gli statuti cittadini. Nel proseguo del tempo vuole sempre più esercitare il potere da solo;  i delusi cospirano nei suoi confronti.

1332
Gen.CortonaArezzoToscana

Entra in urto con il fratello Uguccione, Guido di Caccia dei conti di Sepoltaglia ed il domenicano fra Andrea de’ Bonaveri cui viene promesso dai congiurati il vescovado della città: è organizzato un banchetto al cui termine avrebbero dovuto essere uccisi Ranieri Casali, il figlio Bartolomeo ed il vescovo Ranieri degli Ubertini; nello stesso tempo sarebbero comparse sotto le mura di Cortona truppe inviate da Arezzo da Pier Saccone Tarlati e da Montepulciano dai del Pecora. Il Casali è informato della trama; si finge ammalato per non recarsi al pranzo. L’assassinio è rimandato al giorno della conversione di San Paolo. Le truppe di Arezzo e di Montepulciano non arrivano. Guido di Caccia, fiducioso nei suoi pochi seguaci, invia il figlio Francesco nella piazza di Sant’Andrea a cercare di sollevare il popolo. E’ assalito il suo palazzo. Il Casali riesce a respingerli; la popolazione, contro le aspettative,  insegue i congiurati dei quali alcuni si salvano saltando le mura cittadine in quanto le porte sono chiuse. Guido di Caccia viene catturato e decapitato; Uguccione Casali finirà la sua vita in prigione; 30 uomini sono impiccati per la gola ai merli delle mura; molti sono pure gli esiliati e puniti con la confisca dei beni. Tale avvenimento cambia il carattere del Casali che diventa sempre più tirannico.

Ago.Toscana

Si allea con i fiorentini e si obbliga a prendere le armi in loro favore contro tutti gli avversari della repubblica tranne Siena, Perugia e Montepulciano. La durata dell’ alleanza è prevista in dieci anni.

Nov.ToscanaRiconferma l’intesa con i fiorentini.
1335
…………..PerugiaArezzoCapitano di guerraUmbria Lazio e Toscana

Si collega con Neri della Faggiuola, i Montedoglio, gli Ubaldini di Città di Castello ed i perugini per impadronirsi di Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) ai danni dei Tarlati. Prende parte alla battaglia di Tavernelle nei pressi di Cortona. Devasta il Chiugi,  assedia Carbognano.

Giu.Toscana

Riceve in soccorso 1000 cavalli tedeschi, agli ordini di Guarnieri di Urslingen, che hanno militato con l’imperatore Giovanni di Boemia;  si accampa a Castiglion Fiorentino. Ne depreda il territorio; combatte gli avversari a Montecchio Vesponi; attacca, invano, il castello di Noceta, dove Pier Saccone Tarlati sventa una trama favorevole ai perugini. Ranieri Casali si acquartiera a Quarata, entra nel piano di Arezzo e dà alle fiamme Montagnano, Alberi (Albergo) ed altri castelli del circondario; giunge fin sulle porte di Arezzo con il figlio Bartolomeo. Riesce a controllare gli eccessi dei cavalli tedeschi di Guarnieri di Urslingen  alloggiati per qualche tempo in Cortona. Non mancano in questo conflitto atti di crudeltà e di irrisione reciproci. Allorché i perugini fanno correre il cosiddetto palio di scarlatto a prostitute nude sotto le porte di Arezzo, i loro rivali rispondono con l’impiccagione sotto le mura di Perugia di alcuni prigionieri, ornati di corone e di lasche, a significare che i perugini sono costretti a cibarsi di un cibo povero come i pesci del Trasimeno mangiato dai più miserabili.

1336
…………..Toscana ed UmbriaEsce da Cortona, attraversa il territorio di Gualdo Tadino. Assedia Monte San Savino e San Lazzaro.
Mag.ToscanaArma cavaliere al campo il podestà di Perugia Federico da Massa.
Lug.ToscanaAssedia Arezzo con Guido del Monte a Santa Maria. Tocca Lucignano, Quarata, Petriola e Gandiola portando ovunque le solite devastazioni.
Ago.Toscana

Fa correre un palio a Pratovecchio in segno di disprezzo per gli avversari. I pontifici lo accusano di avere messo a sacco, nella sua marcia di avvicinamento all’aretino, il contado di Gualdo Tadino. Gli aretini, in difficoltà, vendono Borgo San Sepolcro agli alleati fiorentini per 25000 fiorini. Il fatto nuoce agli interessi dei fiorentini. Seguono tra le parti lunghe trattative, che hanno termine nell’aprile dell’anno seguente  con la pace ed il rilascio di prigionieri. Il Casali rimane deluso nelle sue aspettative: due anni dopo si sfoga con una spedizione a Fratta Todina nei pressi di Perugia.

1342Toscana

Ranieri Casali assiste i Tarlati nel loro tentativo di recuperare Arezzo allorché il duca di Atene Gualtieri di Brienne si fa eleggere signore di Firenze.

1346
Feb.GhibelliniOrvietoUmbriaInvia truppe a Rinieri da Baschi ed al conte di Santa Fiora Jacopo degli Aldobrandeschi affinché possano rientrare in Orvieto e farvi prevalere la parte ghibellina espulsa dalla città. L’azione ha successo. Dopo qualche giorno, tuttavia, i guelfi con l’aiuto dei perugini rientrano vittoriosi nella città.
1347ToscanaIn occasione del passaggio del re Ludovico d’Ungheria, diretto alla conquista del regno di Napoli, è l’organizzatore di una lega quinquennale a favore dello stato della Chiesa.
1348Toscana

Durante la peste nera istituisce a Cortona un tribunale che decide sulle liti derivanti dai tanti testamenti (e relative donazioni) scritti sotto la pressione della morte ed ispirati da religiosi.

1351
Gen.Muore a fine mese. Sposa una figlia di Corraduccio di Petroio.

 CITAZIONI

-“Fu a vicenda guelfo e ghibellino secondo il vento..Uomo ambizioso di comando, talvolta crudele, ma coraggioso e splendido.” LITTA

-“Può dirsi che Ranieri fu fornito di molte doti: molta prudenza, che in quei tempi feroci non era virtù comune ai potenti: molto coraggio. volontà forte e splendidezza assai grandi.” UCCELLI

-“Onde il franco signor messer Rinieri/ Fe pigliare messer Guccio suo fratello,/ E trent’altrui con lui de’ buon guerrieri;/ I qua’ trenta impiccar fe di novello,/ E messer Guccio in pregion per modi strani/ Fe morire siccome tapinello.” PUCCI

-“Raccontasi che non cessava dal fare limosine, che in tempo di carestia fornì Cortona di grano e che donò a molti il prestato: che dotava fanciulle, componeva le domestiche dissenzioni, poggiava l’Imperatore e faceva infine tuttoché sogliono fare coloro che .. scelgono la più facile via di venire in potere…Può dirsi che Ranieri fu fornito di molte doti: molta prudenza, che a quei tempi feroci non era virtù comune ai Potenti: molto coraggio, volontà forte, beneficienza e splendidezza assai grandi e che egli non depose dopo il suo avvenimento alla Signoria e che perciò può giudicarsi effetto piuttosto di animo bene inclinato che di pura accortezza.” ANONIMO DI CORTONA

-“Il Casali si dimostrava nello stesso tempo governante energico e non improvvido della sua città, che tra il 1342 e il 1248 vegliava a più riprese a riformare con disposizioni riguardanti i dazi, la “libra”, il gioco d’azzardo. Attraverso queste norme è agevole constatare come il Casali volgesse soprattutto la sua attenzione all’approvvigionamento granario e all’ordine pubblico: era evidente che, nonostante tutto, temeva ancora le sedizioni. Anche in occasione della peste nera, che colpì Cortona nel maggio del 1348, il Casali intervenne con una serie di disposizioni soprattutto riguardanti le questioni di eredità. Un altro settore della vita cittadina nel quale egli curò d’intervenire con energia fu l’amministrazione della diocesi: il signore non intendeva permettere che alla cattedra cortonese ascendessero uomini che non fossero di sua fiducia ” CARDINI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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