1957 POLIDORO TIBERTI Di Cesena. Guelfo. Signore di Monte Ghiottone (frazione di Mercato Saraceno). Fratello di Achille Tiberti e di Palmerio Tiberti.
+ 1501 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1474 | Lazio |
E’ inviato a Roma dai cesenati con altri tre ambasciatori affinché siano risolte dalla Santa Sede le vertenze che dividono Tiberti e Martinelli. |
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1486 | Romagna |
Viene eletto visconte a Cesena. |
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1487 | |||||
Apr. | Umbria |
Ricopre per un anno l’incarico di podestà a Perugia. |
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Ago. | Umbria |
Fa giustiziare ladri e malfattori; nonostante l’ ordine del legato pontificio si oppone alla condanna all’impiccagione di Pirro del Dainese accusato di furto. |
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1490 | Romagna |
Convocato a Roma dal papa Innocenzo VIII non si presenta. E’ dichiarato ribelle ed i suoi beni sono confiscati. Va in esilio per due anni. |
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1492 | |||||
Giu. lug. | Tiberti | Martinelli | Romagna ed Emilia |
Rientra a Cesena con il fratello Achille e 45 seguaci; saccheggia le case degli avversari politici tra cui quella del governatore della città vescovo di Rimini e parente dei Martinelli. Dopo una tregua ritorna al suo castello di Monte Ghiottone mentre il pontefice invia nella città Niccolò Orsini con cinque squadre di balestrieri a cavallo per controllare la situazione. A luglio, alla morte del papa, raduna truppe a Castel Bolognese ed in Val di Lamone; si ferma a Santa Maria del Monte. Vi è respinto da Matteo della Crovara e dal Mazzaferrata. Ripete l’attacco alla Porta dei Santi. A metà mese con il fratello Achille e 13 partigiani entra di sera, mentre si canta il vespro, nella chiesa di San Francesco. Si getta sugli avversari con pugnali e spade: 7 soono i morti. |
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Ago. sett. | Romagna e Lazio |
Entra in Cesena con 3000 uomini; sono messe a sacco 30 case. Ritorna nei suoi possedimenti; si trasferisce a Roma a rendere omaggio al nuovo papa Alessandro VI. Nell’occasione è stipulata la pace tra i suoi partigiani e quelli dei Martinelli. Nel suo rientro a Cesena ha modo di aggredire con Guido Guerra da Bagno gli Ugolini, fautori della famiglia rivale. |
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1494 | |||||
…….. | Tiberti | Martinelli | Romagna |
Lascia Cesena con Antioco Tiberti. Si porta a Ravenna per contrastare 100 uomini della Val di Lamone mossisi in soccorso dei Martinelli. |
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Ott. | Francia | Napoli | Romagna |
E’ segnalato nel ravennate con molti fanti. |
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Nov. | Romagna |
Affianca Guido Guerra da Bagno contro Cesena: il ritardo delle milizie di Giovan Francesco da San Severino lo obbliga a darsi alla fuga. |
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1495 | |||||
Apr. | Tiberti | Martinelli | Romagna |
Giovanni Battista Martinelli gli occupa con un colpo di mano il castello di Monte Ghiottone e vi cattura la moglie, 3 figli ed alcuni suoi fautori. La signora di Forlì gli invia in soccorso alcuni balestrieri che riconquistano la località. I difensori sono obbligati ad arrendersi per mancanza di vettovaglie ed acqua. Tutti i prigionieri (24) sono impiccati ai merli del castello. |
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Lug. | Romagna |
Coadiuva il fratello Achille che irrompe in Cesena e vi uccide molti partigiani dei Martinelli; Guido Guerra da Bagno lo cattura durante un colloquio. E’ condotto a Ghiaggiolo (Giaggiolo). |
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Ago. | Romagna |
Si incontra a Forlì con Virginio Orsini proveniente dalla Lombardia. |
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Ott. | Romagna |
Si pone come paciere tra Antonio Fabbri ed alcuni suoi rivali appartenenti alla medesima famiglia. Convince i contendenti a contrarre una tregua di venti giorni; una parte dei Fabbri rompe però l’accordo; il Tiberti chiama allora il fratello Palmerio; quest’ultimo assale a Civitella di Romagna la parte inadempiente. |
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1496 | |||||
…….. | Romagna |
Acquista una casa in Cesena (nell’attuale via Polidoro Tiberti) e vi va ad abitare. |
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Ott. | Tiberti | Martinelli | Romagna |
Contrasta i Martinelli che stanno compiendo razzie di bestiame nel cesenate. Compie a sua volta una scorreria nel riminese ai danni di Pandolfo Malatesta in quanto il signore di Rimini favorisce i suoi avversari. |
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1497 | |||||
Gen. mar. | Venezia | Firenze | 200 fanti | Romagna |
A marzo raduna i suoi uomini a Cesena per combattere i fiorentini. |
1498 | |||||
Ago. | Romagna |
Interviene in Cesena a favore di Malatesta Malatesta da Sogliano minacciato dal governatore pontificio. Da Monte Ghiottone si reca a Cesena per accogliervi il fratello Achille liberato di recente dai veneziani. Sempre nel mese ospita nella città Gaspare da San Severino. |
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Sett. | Romagna e Lazio |
Con Francesco Barisello cerca di convincere il fratello Achille ad abbandonare il servizio di Caterina Sforza per combattere in Toscana i fiorentini per conto della Serenissima. Si reca a Roma dal papa per avere il permesso di rientrare a Cesena. Ammalatosi di mal francese viene fatto arrestare da Girolamo Martinelli che vanta alcuni crediti nei suoi confronti. |
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Nov. | Romagna |
A Ravenna per la rassegna della sua compagnia. Si congiunge con Ramberto Malatesta da Sogliano; assale Galeata. Si ritira presto dalla guerra. |
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1499 | |||||
Gen. | Romagna |
Vende ai fiorentini 100 some di frumento del contado cesenate. |
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Feb. | Romagna |
E’ avvicinato dai veneziani; si incontra a Cesena con Niccolò Orsini; su pressione del fratello Achille si candida come mediatore per comporre i dissidi in corso tra la Serenissima e Caterina Sforza. |
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Mar. | Venezia | Firenze | Romagna |
Gli è dato il comando di 200 fanti con i quali appoggiare l’azione di Niccolò Orsini nel Casentino. Alla rassegna di Ravenna la sua compagnia non è trovata in ordine. |
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Mag. | Romagna |
E’ scoperto a Ravenna un trattato che ha come obiettivo il suo assassinio. |
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Nov. | Tiberti | Martinelli | Romagna |
A metà mese esce da Cesena con i fratelli Achille e Palmerio e Malatesta Malatesta da Sogliano per affrontare 500 fanti tedeschi, spagnoli e guasconi condotti dai fuoriusciti della città. Segue una breve scaramuccia. |
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1500 | |||||
Gen. | Romagna |
E’ inviato dalle autorità di Cesena da Cesare Borgia per chiedere che nella città non siano alloggiate le milizie francesi al soldo dei pontifici. |
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Feb. | Lazio |
A Roma a causa di disordini antipontifici accaduti in Cesena. |
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Apr. giu. | Romagna |
Spinge i cesenati a darsi allo stato della Chiesa: i ghibellini si ribellano e lo obbligano a ritirarsi nelle sue terre di Monte Ghiottone. Sono saccheggiate le sue case. Alla fine riesce a prevalere e fa incarcerare Pirro da Cesena e Giovanni Maria della Bella contrari al Borgia. |
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Ago. | Tiberti | Martinelli | Romagna |
Rientra a Cesena con Girolamo Barisello e 600 uomini; saccheggia 70 case appartenenti ai Martinelli. |
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Ott. | Lazio |
A Roma. Il papa gli dona 550 ducati. |
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Nov. | Romagna |
Riceve a Cesena Cesare Borgia. Sdegnatosi con Ramiro di Lorca perché ha fatto torturare nella piazza cittadina il congiunto Pandolfaccio, si rifugia a Monte Ghiottone. |
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Dic. | Romagna |
Presto è convocato a Roma da Alessandro VI. |
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1501 | |||||
Gen. | Lazio |
A Roma. |
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Mar. | Romagna |
A Monte Ghiottone: è caduto in disgrazia. |
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Dic. | Lazio |
Lascia Cesena per essere nominato senatore di Roma. E’ ucciso nella chiesa di San Salvatore da Pietro Martinelli mentre sta assistendo ad una solenne funzione. E’ sepolto a Roma. L’assassino è catturato e squartato. |
CITAZIONI
-“Uomo accorto, leale, di piacevoli modi, si diceva che era amante di Caterina (Sforza).” PASOLINI