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PIETRO MALDONADO Spagnolo.
- 1520 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1498 | |||||
Ott. | Venezia | Firenze | 100 fanti | Romagna | A Rimini. Vi raccoglie truppe per fronteggiare i fiorentini in Toscana in soccorso dei pisani. |
Dic. | Toscana | Nel Casentino. Con Malmignato da Lendinara respinge un attacco di Paolo Vitelli portato a Mignano. | |||
1499 | |||||
Gen. | 60 fanti | Toscana | E’ ancora alla guardia di Mignano con 60 fanti e dieci uomini d’arme di Carlo Orsini. Viene nuovamente assalito da Francesco da Montedoglio e da Paolo Vitelli, che ha a sua disposizione cinque falconetti. Costretto a cedere dopo quattro ore di combattimento per il tradimento di due suoi fanti, è fatto prigioniero con Malmignato da Lendinara. Condotto a Pieve Santo Stefano, è subito liberato. | ||
Lug. | 70 fanti | ||||
Ago. | 59 fanti | ||||
1506 | |||||
Nov. | 100 fanti | Romagna | Di presidio a Rimini per alcuni anni viene congedato con la sua compagnia. | ||
1507 | |||||
Ago. | Venezia | 100 fanti | Grecia | Si imbarca per Napoli di Romania (Nauplia). | |
1509 | |||||
Ago. | Venezia | Impero | Veneto | Rientrato in Italia, è destinato alla difesa di Treviso. | |
Sett. | Veneto | Alla guardia di Padova. | |||
1510 | |||||
Gen. | 108 fanti | Veneto | |||
Mar. | 200 fanti | Veneto | Ad Enego. Ha l’incarico di difendere con 200 provvigionati i passi del vicentino. | ||
Apr. | Veneto | Sovrintende ad Arsego alla costruzione di un bastione. | |||
Mag. | Veneto | Compie alcune scorrerie verso Forni e nell’altopiano dei Sette Comuni di Asiago: è costretto a ritirarsi con i suoi 200 uomini di fronte a 4000 tedeschi provenienti da Rovereto e da Lavarone. | |||
Giu. | Venezia | Francia Impero | 170 fanti | ||
Lug. | Veneto | Ritorna con la sua compagnia alla difesa di Treviso. | |||
Ago. | 134 fanti | Veneto | Alla guardia di Padova con Giovanni Moricchio e 300 provvigionati. | ||
Sett. | Veneto | A Padova. Ha l’incarico di sorvegliare i bastioni di Codalunga con 160 fanti. | |||
1511 | |||||
Ago. | Veneto | Sospettato di tradimento, gli è ingiunto di recarsi a Venezia. Per allontanare da sé ogni ombra di dubbio si reca nella città con moglie e figli. Assolto, è rimandato a Padova. | |||
1513 | |||||
Lug. | Venezia | Spagna | Veneto | Prende parte alla difesa di Padova; è inquadrato nel colonnello di Giacomo Novello. Ha il compito di controllare il tratto di mura da Porciglia al bastione Impossibile. | |
Ott. | 60 fanti | Veneto | Rimane alla guardia di Padova con 60 fanti allorché Bartolomeo d’Alviano lascia la città per affrontare gli spagnoli a Creazzo. | ||
Ott. | 60 fanti | Veneto | Rimane alla guardia di Padova allorché Bartolomeo d’Alviano lascia la città per affrontare gli spagnoli a Creazzo. | ||
1515 | |||||
Giu. | 50 fanti | Veneto | A Padova. | ||
1516 | |||||
Dic. | 60 fanti | ||||
1517 | |||||
Gen. | 50 fanti | Veneto | Al termine della guerra è sempre segnalato a Padova con 50 fanti e due caporali: gode di una provvigione di 10 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | ||
Sett. | Veneto | Alla rassegna sella sua compagnia. | |||
1518 | |||||
Giu. | Grecia | E’ inviato a Corfù con Bergamo da Bergamo a sovrintendere i lavori di fortificazione dell’isola. | |||
1519 | |||||
Mar. | 50 fanti | Grecia | Sempre a Corfù. | ||
1520 | Muore. |
CITAZIONI
-“Pietro maldona vi se atrova anchora/ In nele arme longamente experto.” CORDO