Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
PIETRO GUIDO TORELLI Conte. Signore di Guastalla, Settimo e Montechiarugolo.
Figlio di Guido Torelli, fratello di Cristoforo Torelli, padre di Francesco Maria Torelli.
- 1460 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1430 | |||||
Mar. | Firenze | Lucca | 10 lance | Toscana | Combatte agli ordini di Bernardino degli Ubaldini della Carda. |
Dic. | Toscana | Prende parte alla battaglia del Serchio. Catturato, è condotto a Lucca. | |||
1432 | |||||
Giu. | Firenze | Siena | Toscana | Affianca Niccolò da Tolentino alla battaglia di San Romano: sbalzato dalla sua cavalcatura, è fatto prigioniero con tutti i suoi uomini. | |
1438 | |||||
Ago. | Chiesa | Milano | Umbria | Alla guardia di Città di Castello. Difende con efficacia la città dagli attacchi portati da Francesco Piccinino. | |
1439 | |||||
Gen. | Umbria | Lascia Città di Castello per compiere una scorreria nei contadi di Reschio, Preggio e Bastia di Creti con il pretesto che alcuni suoi prigionieri, rinchiusi nella prima località, sono stati liberati dai cittadini di Perugia. | |||
Mar. | Umbria | Recupera i castelli ed i palazzi fortificati di Selci, Fontecoccoli, Castelfranco, Pietralunga e Lugnano in Teverina. | |||
Estate | Umbria | Entra in Montalbano ed in Certaldo, abbandonate da Francesco Piccinino. fa dare alle fiamme tali località. | |||
…………….. | Venezia | Milano | 200 cavalli | ||
1440 | |||||
Apr. | Firenze | Milano | Toscana | Niccolò Piccinino si avvicina minaccioso a Firenze. Si colloca alla difesa della città a Borgo San Lorenzo con Niccolò da Pisa. | |
Giu. | 200 cavalli | Toscana | A fine mese prende parte alla battaglia di Anghiari. Nel corso dello scontro si batte inizialmente con Filippo Schiavo; di seguito fa prigionieri Giacomo da Sangemini ed Antonello della Torre. | ||
1441 | |||||
Mag. | Veneto | Al fianco di Micheletto Attendolo a Padova. | |||
1447/1449 | Del Carretto | Genova | Liguria | Difende a lungo il suocero marchese del Carretto dalle aggressioni del doge di Genova Giano Fregoso prima che il Finale cada in potere dei genovesi. Si sposta a Guastalla per attendervi la moglie Maddalena del Carretto ospitata dal congiunto Spinetta. | |
Estate | Sforza | Milano | Lombardia | ||
Sett. | Con il fratello Cristoforo invia propri procuratori all’imperatore Federico d’Austria affinché gli siano confermati investiture e privilegi su Guastalla e Montechiarugolo. | ||||
1450 | |||||
…………….. | Lombardia | Appoggia Francesco Sforza all’assedio di Milano. | |||
Primavera | Emilia | E’ confermata a lui ed al fratello Cristoforo da Francesco Sforza, divenuto duca di Milano, la signoria di Guastalla. | |||
1451 | |||||
Estate | Emilia | Con il fratello ha una vertenza con il comune di Castelnuovo per il possesso di una casa di cui ha preso possesso il Torelli: Borso d’Este emette un giudizio favorevole al comune. | |||
1453 | Milano | Venezia | Emilia | ||
1454 | |||||
Sett. ott. | 100 cavalli | Lombardia | Al termine del conflitto la sua compagnia è acquartierata nell’Oltrepò pavese. | ||
1455 | |||||
Giu. ago. | Emilia | Vi è la divisione dei beni tra i due fratelli per quanto attiene Montechiarugolo. A luglio mentre Cristoforo si trova nel senese con gli sforzeschi per fronteggiarvi Jacopo Picinino Pietro Guido Torelli con il sostegno di Gian Antonio Maletta, capitano della cittadella di Parma, e di Francesco da Montiglio si porta a Montechiarugolo per farsi consegnare il castello da Simone da Carcano. Deluso nelle sue intenzioni, si impadronisce del castello e della rocca di Caselle nel pavese. Convocato da Francesco Sforza (agosto), deve rinunciare alle due fortezze. | |||
1456 | |||||
Sett. | Emilia | E’ ultimata la divisione dei beni paterni; a Pietro Guido Torelli spettano la metà del contado di Guastalla con il castello, Settimo e Misano. Irrequieto ha continue vertenze con il fratello, i suoi amministratori ed i Gonzaga di Novellara. | |||
1460 | |||||
Apr. | Emilia | A Carpi. Si ammala nel palazzo di Alberto Pio e vi muore a metà mese. E’ sepolto a Milano nella chiesa di Sant’Eustorgio nel sepolcro dei Visconti a fianco della madre Orsina. Il sepolcro è opera di Jacopino da Tradate. |
CITAZIONI
-“Era Pietro Guido turbolento e irrequieto di natura..Frivolo, inquieto, molesto a tutti, di limitato ingegno.” LITTA
-Con Cristoforo Torelli “Molto famosi in arme.” DE LELLIS
-Alla battaglia di Anghiari “Ma e’ fu detto: aspettiam Pier Torelli/Animoso e gagliardo che s’arma ora/…/E Pier Torel con una lancia forte/Va percuotendo le nimiche schiere.” Dalla citazione di un codice della Magliabecchiana di Firenze riportata da FABRETTI
Sulla sua tomba è posta la seguente epigrafe “Si qua sepulturae te tangit cura viator/ Huc comes ossa Petrus Mole Thorellus iubet/ Consiliis. Senioq. parens Guido ducit, et armis/ Nestor par. matri nec thetis anguigere/ Flosego militiae teneris sum dictus in annis/ Quodq.; vir facides iam puer ipse sui/ Sphortia 1000 viros nobis sumcumbere vidit/ Primaq.; virtuti palma dicata meae,/ O quotiens dixit dum vix credenda videret/ Da, fors, da vivat, nec dedit ille diu/ Laudibus incidit nostres dulcemq.; inventam/ Vulsit, et irato iis ore cinis/ Mille quadringentis ego sexdemq., sub annis/ Felices mecum sensi obiisse dies/ Floridus octo decemq.; dies numerabat aprilis/ Cuncti flos cecidit carpia terra mens.”
Immagine: Wikipedia