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PIETRO DAL VERME Di Verona. Padre di Luchino dal Verme. Proprietario di terre in Valpantena; signore di Sanguinetto, Correggioverde e Bagnolo.
- 1354 (febbraio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1316 | Verona | Toscana | Ha l’incarico di podestà di Lucca per il secondo semestre: gli sono attribuite solo le funzioni giudiziarie in quanto il capitanato generale delle truppe ed il capitanato del popolo sono conferiti a Castruccio Castracani. | ||
1317 | |||||
Nov. | Emilia | E’ nominato capitano del popolo a Parma per sei mesi. | |||
1318 | |||||
Mar. | Emilia | Ricopre per un mese a Parma anche l’incarico di podestà fino all’arrivo di Simone Crivelli. | |||
1323 | Veneto | Podestà a Bassano del Grappa, località appena conquistata dagli scaligeri. | |||
1328 | |||||
Nov. | Veneto | Con Marsilio da Carrara viene armato cavaliere dal signore di Verona Cangrande della Scala. | |||
1329 | |||||
Lug. | Veneto | Podestà di Treviso. Anche in questo caso subito dopo la conquista della città da parte scaligera. | |||
Ago. | Veneto | Con Guecellone Tempesta accoglie in Treviso il nuovo cosignore di Verona Alberto della Scala, che lo riconferma nella sua carica a tempo indeterminato (fino al 1337). | |||
Dic. | Verona | Camino | Veneto | Quando Rizzardo e Gerardo da Camino incominciano a molestare il trevigiano con la protezione dei veneziani il dal Verme bandisce dal capoluogo i loro seguaci. Scopre una congiura organizzata da Prosavio da Bazzoletto, ne fa impiccare i complici ed incarcera i loro fautori che in parte sono relegati a Verona. I beni dei Bazzoletto vengono confiscati e venduti all’asta. Si reca a Venezia ed accetta la cittadinanza della Serenissima per conto di Cangrande della Scala. | |
1330 | Veneto | Permette il rientra in Treviso di tutti coloro che ne sono stati banditi da Guecellone Tempesta Avogario. | |||
1331 | |||||
Mag. | Veneto | Riammette in Treviso anche i da Camino, dopo che costoro si sono riconciliati con gli scaligeri su intermediazione di Marsilio da Carrara. | |||
1334 | Veneto | Podestà a Treviso. | |||
1336 | |||||
Mag. | Veneto | Ancora podestà a Treviso al posto di Taddeo degli Uberti. | |||
Lug. | Verona | Venezia | Veneto | Spedisce truppe alla volta di Camino a seguito della caduta di Oderzo. | |
Ott. | Veneto | Si appresta a difendere Treviso dalle minacce portate dalle bande dei da Collalto. Invia milizie nei castelli di frontiera e rafforza le fortificazioni; la popolazione è vessata da sempre nuove tasse e gabelle per sostenere le spese di guerra. | |||
Nov. | Veneto | Con la caduta del Castello delle Saline in potere di Pietro dei Rossi Pietro dal Verme ha l’incarico di rafforzare le difese di Treviso. | |||
Dic. | Veneto | Al governo di Verona. Come podestà a Treviso gli succede Rambaldone Tornielli. | |||
1337 | |||||
Ago. | Verona | Venezia Padova | Veneto | Si trova alla guardia di Monselice, si provvede di ogni cosa, ripara mura e torri. Vi è attaccato da Pietro dei Rossi. Nella città entrano in suo soccorso alcuni fanti riusciti ad attraversare le linee nemiche; giunge pure un emissario di Luigi Gonzaga che simula una diserzione dal campo veneziano. Ne scopre le intenzioni e lo fa impiccare con Baldo da Poiana e Zilio da Montella che in Monselice favoriscono la causa carrarese. Marsilio da Carrara si vendica immediatamente facendo impiccare sette uomini davanti alle porte cittadine. Nel primo assalto alla città viene ucciso Pietro dei Rossi per un colpo di lancia; il dal Verme è assediato in Monselice prima da Marsilio e poi da Ubertino da Carrara. | |
Ott. | Veneto | Reprime in Monselice una congiura di Giberto dei Dalesmanini che viene decapitato nella piazza; altri sono impiccati; pochi sono i fuggitivi che riescono a calarsi dalle mura. | |||
1338 | |||||
Mar. giu. | Veneto | Incarcera Ivano dei Dalesmanini; ad aprile Ubertino da Carrara fa impiccare sei prigionieri davanti alle mura di Monselice; il dal Verme risponde facendo a sua volta impiccare dieci filocarraresi. Fa poi impiccare e frustare altri abitanti che, consapevoli di un tentativo dei fuoriusciti di penetrare nella città non hanno avvertito le autorità. Ubertino da Carrara cattura allora otto scaligeri che vogliono unirsi alle sue forze e li fa giustiziare al solito modo. Il dal Verme non resta inattivo, risponde con sette esecuzioni; il da Carrara con altre tredici. Chi vuole entrare o uscire da Monselice corre il rischio di essere impiccato, di perdere un occhio; alle donne viene invece troncato il naso. | |||
Lug. | Veneto | Escono da Monselice 3 giovani per ricercare soccorsi: sono impiccati presso la torre di Cignano dove sono intercettati dagli avversari. | |||
Ago. | Veneto | Si arrende alla condizione di non ricevere soccorsi da Mastino della Scala entro otto giorni. Al termine stabilito consegna la fortezza e prende la strada di Verona: il contadino che ha ucciso Pietro dei Rossi è condotto a Padova per esservi ucciso. | |||
1341 | |||||
…….. | Emilia | Podestà a Parma. | |||
Mag. | Emilia | Si trova a Parma quando la città cade in potere di Azzo da Correggio. | |||
Ott. | Verona | Pisa | Toscana | Prende parte alla battaglia di San Quirico. Viene catturato con il figlio Luchino. | |
1344 | Verona | Mantova | Lombardia ed Emilia | Fronteggia le milizie dei Gonzaga. Con alcune bande di cavalli depreda il mantovano ed il reggiano giungendo fin sulle porte di Reggio Emilia. | |
1354 | |||||
Feb. | Della Scala | Verona | Veneto | Appoggia Frignano della Scala nel suo tentativo di insignorirsi della città a spese di Cangrande della Scala. Il primo è sconfitto ed ucciso in combattimento; datosi alla fuga, viene scoperto e decapitato. Secondo altre fonti riesce a fuggire da Verona con i figli Luchino, Nicola e Bartolomeo. Gli sono confiscati i beni. Muore a Brescia tre anni dopo. Sulla fine del 1300 il suo corpo sarà trasportato a Verona per essere sepolto nella tomba di famiglia sita nella chiesa di Sant’ Eufemia. Ricordato in un suo carme da Ferreto Ferreti. Sposa Elisa Nogarola. Secondo alcune fonti avrebbe invece sposato una figlia di Giramonte di Sant’Egidio. |
CITAZIONI
-“Cavaliere molto honorato.” DALLA CORTE
-“Fu uomo d’armi e di governo.” TABARRINI
-“Veronensium principis, exercitus imperator creatus, multa egregia facinora edidit.” PANVINIO
-“Leale e valoroso capitano scaligero.” CARRARA
-“Uomo esperto negli affari della guerra, e agli Scaligeri fedelissimo.” VERCI
-“Uomo prudente e valoroso.” BONIFACCIO
-“Milex sagax, et probus.” CORTUSII
-“Portò la sua famiglia dal rango rutto sommato provinciale di sostenitore degli Scaligeri ad un sempre più autonomo ruolo nella scena politico-militare dell’Italia padana trecentesca.” VARANINI
-“La renommée de Pietro n’atteint pas celles de son fils et de sono petit-fils; il est pourtant l’homme avec lequel les Dal Verme entrent dans leur période la plus remarquable.” SAVY
-“Vir probus et domini Scalarum gratior alte,/Rebus et in magnis expertus utique gerendis,/Ex Veronensi, claris natalibus, urbe.” Ferreto Ferreti riportato da SAVY
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