PIETRO CORSO
+ 1509 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1480 | |||||
Dic. | Genova | 600 fanti | Toscana | E’ segnalato a Pietrasanta a radunare provvigionati. | |
1509 | |||||
Apr. | Venezia | Francia Ferrara Impero | 250 fanti | Lombardia |
Si trova al campo di Pontevico inserito nella colonna comandata da Antonio Pio. Ha il comando delle ordinanze trevigiane (1200 uomini). |
Lug. |
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Veneto |
Entra in Serravalle (Vittorio Veneto) alla testa di 400 fanti; con Giovanni Brandolini si porta a Belluno; deve abbandonare la località all’avvicinarsi degli imperiali. |
Ago. |
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250 fanti | Veneto |
Si trova alla difesa di Padova; è inserito nel colonnello di Zitolo da Perugia. Ha il compito della difesa di Porta Codalunga. |
Nov. |
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Veneto |
Lascia Padova per fronteggiare gli estensi; raggiunge con 500 fanti la flotta a Crespino. Dà alle fiamme la località; analoga sorte subiscono Pontecchio Polesine e Guardizola: tutto viene messo a sacco ed i raccolti sono distrutti. Respinge un attacco portato dalle truppe del cardinale Ippolito d’Este. |
Dic. |
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Veneto |
Alla guardia di un bastione di fronte a Ferrara: è sorpreso da un assalto notturno degli abitanti, usciti dalla città con molti pezzi di artiglieria a seguito dell’annientamento della flotta veneziana a Polesella. E’ probabilmente ucciso dai galeotti (per lo più schiavoni) mentre sta per arrendersi ad Alfonso d’Este con i suoi fanti. A causa dei loro eccessi, infatti, costoro erano stati esclusi da Pietro Corso nei termini della resa a patti accettata dagli estensi. Si vocifera pure di un suo tradimento e di avere ricevuto 4000 ducati dagli avversari. Da ultimo, i fanti di Pietro Corso uccidono uno dei capi degli schiavoni e si arrendono agli estensi. |
CITAZIONI
-“…in arme un paladino.” CORDO