Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1889 PIERO SPOLVERINI Di Verona.
- 1535 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1499 | |||||
Ago. | Venezia | Milano | Veneto | Ha l’incarico di raccogliere nel veronese 100 provvigionati da condurre nel bresciano contro gli sforzeschi. | |
1509 | |||||
Apr. | Venezia | Francia Impero | 50 cavalli leggeri | Lombardia | Al campo di Pontevico con 50 balestrieri a cavallo. E’ inquadrato nella seconda colonna comandata da Bernardino di Montone. |
Mag. | Lombardia | Alla guardia di Cremona. | |||
Lug. | Veneto | E’ inviato a Serravalle (Vittorio veneto) con Giovanni Brandolini e Girolamo Pompei per soccorrervi il podestà Piero da Canal. Gli abitanti aprono invece le porte agli imperiali e si oppongono al suo ingresso. Spostato alla difesa di Legnago coadiuva Lucio Malvezzi nella cattura ad Isola della Scala di Francesco Gonzaga. | |||
Ago. | 27 cavalli leggeri | Veneto | Alla difesa di Padova con 27 balestrieri a cavallo. | ||
Ott. | Veneto | Prende le parti di Girolamo Pompei quando tale condottiero a causa della divisione del bottino raccolto a Bovolenta ha una violenta discussione con Baldassarre di Scipione. Il provveditore Giovanni Paolo Gradenigo lo invia a Venezia con il Pompei per giustificarsi nel Collegio dei Pregadi sulla vicenda. | |||
Nov. | Veneto | Si muove verso Soave con Girolamo Pompei; intercetta alcune lettere del vescovo di Verona, indirizzate al capitano tedesco della rocca, in cui lo si informa del prossimo arrivo di rinforzi. In un agguato sono sorpresi 50 fanti. E’ poi a Caldiero e, sempre con il Pompei (400 cavalli, e molti contadini) affronta 1000 cavalli e fanti usciti dal capoluogo e diretti alla conquista di Soave. | |||
1510 | |||||
Feb. | 50 cavalli leggeri | Veneto | Opera nel veronese. | ||
Giu. | Venezia | Francia Ferrara Impero | Veneto | Veneto | Ripresosi da una malattia, si colloca con i suoi uomini nei borghi di Este ove viene assalito nottetempo da 40 cavalli nemici. |
Ago. | 50 cavalli leggeri | Veneto | A Padova con la sua compagnia di balestrieri a cavallo. | ||
Sett. | Veneto | Da Montagnana si sposta al campo di San Martino Buon Albergo: si oppone alla possibilità che i suoi uomini siano pagati direttamente dal provveditore di Rovigo Silvestro Pisani. | |||
Ott. | Veneto ed Emilia | Esce da Montagnana con 100 balestrieri a cavallo. Si collega nel ferrarese con i pontifici condotti da Francesco Maria della Rovere. | |||
1511 | |||||
Mar. | Emilia | A Bellaria con fra Leonardo Prato. Rifugiatosi in un palazzo, ne riesce ad uscire con la forza delle armi mentre Leonardo Prato rimane ucciso nel combattimento. | |||
Lug. | 51 cavalli leggeri | Romagna | In Romagna al fianco del provveditore generale Paolo Capello. | ||
Ago. sett. | Veneto | Alla difesa del castello di Isola della Scala nel veronese. Gli viene concessa una provvigione mensile di 12 ducati. A settembre il Consiglio dei Savi gliela eleva a 15 ducati. | |||
1512 | |||||
Feb. mar. | Lombardia e Veneto | Prende parte alla difesa di Brescia. E’ catturato dai francesi quando la città è riconquistata dalle truppe di Gastone di Foix. Liberato, a marzo, ripara a Venezia. | |||
Ott. | Lombardia | All’assedio di Brescia. Al fianco del provveditore generale Cristoforo Moro e di Giampaolo Baglioni a Ghedi allorché costoro si incontrano nella località con il viceré di Napoli Raimondo di Cardona. Con la resa di Brescia agli spagnoli entra nella città; negli alloggiamenti dell’ Aubigny è accusato dal capitano imperiale della Rosa di essere un ribelle dell’imperatore perché Verona è saldamente nelle mani di Massimiliano d’Austria. | |||
Nov. | Lombardia | Accompagna Antonio Pio in visita a Raimondo di Cardona | |||
1513 | |||||
Mag. | Veneto | Partecipa all’attacco ai danni di Verona. | |||
1515 | |||||
Ott. | Lombardia | All’assedio di Brescia. Si trova davanti alla Porta di San Nazzaro con Valerio Paiton. Ha il compito di effettuare un’azione diversiva, mentre il vero assalto sarebbe stato condotto da Babone Naldi. L’Aubigny, che è alla difesa della città, ha dei sospetti e con la sua pronta azione cattura uno dei traditori che avrebbero dovuto aprire una porta cittadina. Costui è immediatamente fatto squartare. | |||
1517 | |||||
Gen. | Veneto | Gode sempre di una provvigione mensile di 15 ducati. | |||
Ago. | Veneto | Il Consiglio dei Dieci gli concede una provvigione annua di 200 ducati a valere sui beni confiscati ai ribelli. | |||
1518 | |||||
Sett. | A causa della riduzione delle spese militari la sua provvigione annua è diminuita da 120 a 60 ducati. | ||||
1521 | |||||
Ago. | I veneziani chiedono all’imperatore Carlo V che gli siano restituiti alcuni beni posseduti dallo Spolverini a Rovereto. | ||||
1524 | |||||
Dic. | Veneto | Per i suoi meriti gli sono assegnati alcuni terreni nel padovano già appartenenti ad alcuni ribelli della Serenissima. | |||
1529 | |||||
Ago. | Veneto | Un suo servitore ritorna da Innsbruck; informa le autorità su un prossimo attacco che sta per essere sferrato da Trento da parte delle milizie imperiali. | |||
1532 | |||||
Mag. | E’ tra i candidati alla nomina di collaterale generale. | ||||
Ott. | Veneto | A Peschiera del Garda fa da guida ai fanti imperiali diretti in Ungheria a combattervi i turchi. | |||
1533 | |||||
Mar. | Veneto | Ha l’incarico di fare attraversare l’Adige a 7000 lanzichenecchi che, congedati dagli imperiali, stanno per fare ritorno in Austria ed in Germania. | |||
1535 | Muore. |
CITAZIONI
-“Inventor et executor di la presa di Verona.” SANUDO
-Cattura di Francesco Gonzaga “Di Pietro Spolverin non potrei dire/ la gran prodezza, perché non sarei/ d’alcun creduto, a tanto immenso ardire/ perché faria stupir homeni, e pei/ con due man sempre si vedea furore/ con colpi tanto inusitati, e rei/ che li nemici per tutto quel loco fuggivano da lui come dal foco.” DEGLI AGOSTINI
-“Er Pietro Spolverino poderoso/ Che segue ognhor del ben servir la via.” CORDO