1237 PIERO DI NARSI’ (Pierre de Naix) Di Naix-aux-Forges. Cavaliere banderese del circondario di Barleduc nel dipartimento della Mosa. Forse un figlio illegittimo della famiglia di Lenoncourt o, più probabilmente, di origini borghesi.
+1326 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1325 |
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Sett. | Firenze | Lucca |
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Toscana |
Reduce da un viaggio in Terrasanta è assoldato dai fiorentini per combattere il signore di Lucca Castruccio Castracani. Partecipa alla battaglia di Altopascio; perde un figlio nel corso del combattimento ed è fatto prigioniero. |
Nov. |
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Toscana |
E’ costretto a seguire il Castracani nel suo ingresso trionfale in Lucca. Viene liberato dietro la promessa di non contrastare in futuro i lucchesi. |
1326 |
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Gen. | Firenze | Lucca | Capitano di guerra | Toscana |
Affronta il Castracani con successo. Tratta con alcuni connestabili (due borgognoni ed un inglese) addetti alla guardia dell’ avversario affinché uccidano il signore di Lucca e facciano ribellare Signa e Carmignano: promette loro una condotta di 200 cavalli. La congiura è scoperta e termina con la decapitazione dei tre connestabili e di altri sei tedeschi, loro complici, davanti all’intero esercito. Il Castracani è obbligato a licenziare tutti i francesi ed i borgognoni fra i quali si trova Guglielmo di Noren. Piero di Narsì cavalca a Signa con 400 cavalli. |
Feb. |
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Toscana |
Punta al poggio di Campaio. |
Mag. |
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Toscana |
Prima dell’arrivo dei rinforzi angioini che gli devono essere portati dal duca di Atene Gualtieri di Brienne raduna 200 cavalli e 500 fanti. Esce da Prato senza informarne i fiorentini. Attraversa l’Ombrone, si porta sulle colline di Carmignano e ne devasta il contado con incendi e ruberie. Tratta ancora con alcuni connestabili di stanza a Carmignano; tradito da uno di costoro, è sorpreso in un’imboscata da 400 cavalli e da molti fanti lucchesi. E’ catturato con i due connestabili Anne di Guberto e Uttaso di Ombrières, undici cavalli, 40 scudieri francesi e molti fanti: tutti i prigionieri, fra i quali si contano anche 100 italiani, vengono impiccati ai merli delle mura di Carmignano. Il Narsì è condotto a Pistoia e qui è fatto decapitare dal Castracani sia per avere mancato alla parola data, sia per avere tentato di farlo uccidere a Signa. |
CITAZIONI