Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
PARIDE SCOTTI Di Piacenza. Conte.
Signore di Fombio, Guardamiglio. Proprietario di metà della fiera di Cremona. Fratello di Niccolò Scotti, padre di Alberto Scotti.
- 1540 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1507 | Emilia Lombardia | A fine agosto ospita a Piacenza Alessandro Bentivoglio in fuga da Bologna. Per il suo aiuto al Bentivoglio Piacenza è colpita per diversi giorni da interdetto dal papa Giulio II. Lo Scotti conduce il suo ospite a Fombio. | |||
1509 | Francia | Venezia | |||
1512 | |||||
Feb. | Francia | Chiesa Spagna Sforza | 500 fanti | Emilia | Alla difesa di Bologna allorché la città viene assediata dai pontifici e dagli spagnoli. |
Apr. | Romagna | Inserito nella retroguardia agli ordini di Ivo d’ Allègre, prende parte alla battaglia di Ravenna: ha il compito di difendere con 1000 fanti un ponte sul Montone per tenere aperta una via di ritirata nel fianco sinistro in caso di sconfitta. Affianca il capitano francese e con la sua azione contribuisce alla vittoria finale. E’ pure presente alla successiva conquista del castello della città. | |||
1513 | Gli sforzeschi sono vittoriosi nei confronti dei francesi. Entrano in Piacenza. Nel suo palazzo viene alloggiata Isabella d’Este, moglie di Francesco Gonzaga. | ||||
1514 | |||||
Feb. | Guelfi | Ghibellini | Emilia | Appoggia nel piacentino i guelfi contro i ghibellini guidati da Pietro Buso Scotti. | |
…….. | Venezia | Milano Spagna | Lombardia | Collabora con Renzo di Ceri. Coopera alla riconquista di Crema e di Bergamo da parte veneziana. Prospero Colonna gli fa incendiare Fombio per rappresaglia. | |
Sett. | Emilia | Si trova a Piacenza. | |||
1515 | |||||
Gen. feb. | Emilia e Veneto | Su sollecitazione di Renzo di Ceri i veneziani gli riconoscono una provvigione annua di 600 ducati; gli sono inoltre accordate a Crema alcune case vicino alla piazza al cui posto fa costruire un palazzo. A febbraio si reca a Venezia. | |||
Mag. | Emilia | La provvigione gli è commutata in una condotta di 100 cavalli leggeri con obbligo immediato di radunarne 50. | |||
Giu. | Emilia | A Piacenza per radunare gli uomini della sua compagnia: un editto pontificio lo minaccia di essere dichiarato ribelle. Confinato a Modena, riesce in ogni caso a completarne l’organico. | |||
Lug. | 50 cavalli leggeri | Emilia e Veneto | Si incontra a Pontenure con Alessandro da Trivulzio; si reca a Venezia (a colloquio con il doge Andrea Loredan) ed a Padova dove è raggiunto dai suoi cavalli leggeri. | ||
Ago. | Emilia e Lombardia | Da Piacenza si porta a Crema; vi raggiunge Renzo di Ceri che sta per lasciare il servizio dei veneziani per quello dei fiorentini. Risulta creditore verso la Serenissima di 800 ducati. | |||
Dic. | Emilia | Ospita nel suo palazzo di Piacenza il re di Francia Francesco I. | |||
1516 | |||||
Apr. mag. | Guelfi | Ghibellini | Emilia | A fine aprile si porta nel parmense con 600 fanti per prestare soccorso ai guelfi della parte Rossa (rappresentata nel capoluogo da Francesco Torelli) e contrastare gli aderenti della fazione ghibellina, delle cosiddette Tre Porte, capitanati da Galeazzo Pallavicini. Ai primi di maggio gli armati dello Scotti toccano Vigatto, Alberi di Vigatto (Alberi) e Pannocchia sempre distinguendosi per le loro ladronerie. Alla fine sono messi in fuga dagli abitanti di Felino: come conseguenza lo Scotti è costretto ad abbandonare il parmense. | |
1521 | |||||
Giu. | Francia | Impero | Emilia | Ha l’incarico di sorvegliare a Piacenza la Porta di Stralevata. Respinge un attacco dei fuoriusciti che militano nel campo imperiale. Si offre ai veneziani. | |
Lug. | Emilia | In giro di ispezione con Girolamo da Trivulzio scopre un trattato disposto dal connestabile Tameo da Treviso diretto a consegnare la Porta di San Raimondo agli avversari provenienti da Reggio Emilia. | |||
1524 | |||||
Mar. | Venezia | Francia | 30 lance | Emilia | Arma a proprie spese 30 lance per fronteggiare i francesi; dà in prestito al viceré di Napoli Carlo di Lannoy del denaro necessario per pagare il soldo alle milizie imperiali. |
Apr. | Il Consiglio dei Savi concede una condotta di 100 cavalli leggeri al figlio Alberto. | ||||
1525 | |||||
Ago. | Lombardia | A Crema. | |||
1526 | |||||
Nov. | Emilia | Informa da Piacenza i veneziani sui movimenti dei lanzichenecchi al servizio degli imperiali. | |||
1527 | |||||
Feb. | Gli imperiali depredano i suoi beni a Codogno causandogli danni per 5000 scudi. | ||||
Mag. | Lombardia | Chiede una condotta alla Serenissima. la sua richiesta è appoggiata anche dal podestà di Crema Andrea Loredan. | |||
Dic. | Lombardia | E’ segnalato a Guardamiglio. | |||
1528 | |||||
Estate | Emilia | Rientra a Piacenza. | |||
1530 | |||||
Lug. | Emilia | Gli è confermata dai veneziani la provvigione annua di 600 ducati da trasferire alla sua morte al figlio Alberto. | |||
1539 | Guerra privata | Lombardia | Si reca a Milano per una lite con Gianfermo da Trivulzio. Anche se non ne ha avuto il permesso dal governatore spagnolo fa impiccare a Retegno un bandito protetto dal rivale. Come conseguenza Gianfermo da Trivulzio si porta a Fombio ed a Guardamiglio, vi fa numerosi prigionieri e saccheggia il suo palazzo. | ||
1540 | Muore. Sposa Lucrezia da Trivulzio. |
CITAZIONI
-“Fidelissimo di la Signoria nostra.” SANUDO
-“Cavaliero illustre nelle cose belliche: fu al suo tempo de coraggiosi condottieri che havesse l’Italia.” SANSOVINO
-“Il quale meritò d’esser chiamato padre de’ Cremaschi.” FINO
Immagine in evidenza: wikimedia