PARIDE DI LODRONE

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Castello di Stenico

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

PARIDE DI LODRONE  Conte.

Gentiluomo veneziano. Signore di Lodrone. Figlio di Giorgio di Lodrone.

  • 1520 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1483
Ago.VeneziaFerrara Milano800 fantiLombardia

Ha il comando di 800 fanti con i fratelli Martino e Francesco nella guerra di Ferrara. Presenzia alla rassegna dei suoi uomini (balestrieri, schioppettieri e picchieri) in piazza duomo a Brescia; raggiunge con 350 fanti Roberto da San Severino al campo di Orzinuovi; il fratello Francesco rimane, viceversa, a Brescia a completare l’organico della compagnia. A fine mese si trova con i suoi fanti alla difesa di Brescia.

Ott.Lombardia e Veneto

Con la caduta di Asola nelle mani degli avversari, lascia all’ improvviso con Roberto da  San Severino il territorio di Calcinato. Con una marcia notturna di sessanta miglia raggiunge Melara e vi previene un attacco delle milizie gonzaghesche alla località.

Nov.Emilia e Lombardia

Esce dal ferrarese con Gaspare da San Severino ed il provveditore Marco Antonio Morosini; giunge a Sant’Eufemia della Fonte ove si unisce con il resto delle truppe veneziane che agiscono nel bresciano.

1484
…….1000 fantiLombardiaAi tre fratelli di Lodrone è aumentata dai veneziani la condotta a 1000 fanti: la metà è composta da balestrieri.
Mar.Lombardia

Fa uccidere a Bergamo, da 4 uomini mascherati, il giureconsulto Antonio Bonghi: si dice che il delitto gli sia stato commissionato da alcuni ebrei di Trento. I rettori di Bergamo tentano di arrestare Paride di Lodrone nella stessa piazza della città;   riesce a fuggire.

Sett.Viene condannato dal Consiglio dei Dieci al bando perpetuo.
1487
………AustriaVeneziaTrentino
Mag.Trentino

I veneziani gli consegnano un salvacondotto e ritorna al servizio della Serenissima: gli sono concesse le pievi di Condino, di Tione di Trento, di Rendena e di Bono. Ha il comando di 1500/2000 fanti per contrastare le truppe del duca Sigismondo d’Austria.

Giu.TrentinoSi impadronisce delle Valli Giudicarie. Gli vengono contro il capitano di Stenico Niccolò Firmian ed il capitano di ventura Micheletto Segato.
Lug.trentino e AustriaSconfitto da Micheletto Segato nella zona del Durone, è fatto prigioniero e condotto a Innsbruck.
1495
Giu.VeneziaFranciaEmilia

Ha l’incarico di raccogliere 1000 provvigionati; conduce tali soldati al campo della lega nel parmense.

Lug.Emilia e Piemonte

Partecipa alla battaglia di Fornovo; di seguito prende parte all’assedio di Novara; si accampa   con i suoi uomini al monastero di Santa Marta.

………Piemonte

Con 800 provvigionati intercetta 10/12 carri di vettovaglie diretti a Novara: intervengono i francesi che recuperano i carriaggi e respingono le sue truppe.

1499
Gen.Chiede ai veneziani che gli sia riconosciuta la provvigione già goduta nel passato.
1503
Nov.Vende le sue proprietà nel bresciano per acquistarne altre nei territori sottoposti alla giurisdizione imperiale.
1509ImperoVeneziaLombardia

Alla testa di 10000 tedeschi combatte contro i veneziani a favore dell’imperatore Massimiliano d’Austria. Con Gian Francesco e Bartolomeo di Lodrone occupa alcuni castelli; impone una taglia di 400 ducati a Bagolino per preservare la località dal sacco ed altri 40 agli abitanti di Oneda. Assale, invano, la rocca di Anfo, alla cui difesa si trovano Giovanni Sarasino e Giacomo Graziotti.

1514
Ott.ImperoVenezia FranciaLombardia

A Breno. Con Antonio di Lodrone ed il capitano di Breno Andrea Protino raccoglie truppe nel bresciano, nel Trentino e nella Valtellina per conto degli imperiali.

1516
Gen.ImperoVeneziaLombardiaE’ segnalato nei pressi di Salò alla testa di 5000 uomini.
1520Muore.

 CITAZIONI

-Contro Sigismondo d’Austria “Il signor Parissi da Lodrone/ ch’un Cesare paria sulla sella.” RAMBALDI

-“Ch’un cesareparea in sulla sella.” Da “La guerra dei tedeschi contro i veneziani” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-“Fu uomo d’armi non indegno di ricordo.” PASERO

Fonte immagine: cultura.trentino.it

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