Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1934 PAOLO TEDESCO (Paolo Catena, Paolo delle Catene)
- 1438 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
………… | Milita nelle compagnie del Tartaglia. | ||||
1419 | |||||
Ott. | Chiesa | Perugia | Umbria | Con Cristoforo da Lavello (400 cavalli) muove contro Braccio di Montone; prende parte al fatto d’armi di San Gemini dove sono catturati Brandolino Brandolini e d il Gattamelata. | |
………….. | E’ inserito nelle compagnie di Micheletto Attendolo. | ||||
1424 | |||||
Mag. | Chiesa | Re d’Aragona | 400 cavalli | Abruzzi | |
Giu. | Abruzzi | Partecipa alla battaglia di L’Aquila. Ha il comando dell’undicesima schiera. | |||
Nov. | Gli è dato il comando delle compagnie che in precedenza hanno combattuto agli ordini del Tartaglia. | ||||
1432 | |||||
Primavera | Chiesa | Orsini | Lazio | Assale Mugnano e Bomarzo con le bombarde finché Ulisse Orsini è catturato a tradimento dai suoi vassalli e consegnato al papa Eugenio IV. Mugnano, Bomarzo, Chia e Cottanello vengono in potere dello stato della Chiesa. | |
1433 | |||||
Lug. | Chiesa | Fortebraccio | Lazio | Guerreggia ancora agli ordini di Micheletto Attendolo. E’ inviato a Ronciglione con il Gatto (Giovanni Gatti) e Giacomo da Roma alla testa di 100 cavalli e 150 fanti. Il governatore di Castro, Giacomo di Capranica, non permette loro l’ingresso nella località; per rappresaglia i 3 condottieri scorrono tra Sutri e Ronciglione, fanno prigionieri 6 abitanti di Caprarola e 10 fanti di Niccolò Fortebraccio, si appropriano di 400 maiali e di più muli carichi di some di pane e diretti a Sutri: il tutto è condotto a Viterbo per esservi venduto. Si allontana dal viterbese su ordine del papa per l’arrivo di Francesco Sforza. | |
1434 | |||||
Giu. | Lazio | Affianca Francesco Sforza a Vetralla. Contrasta Niccolò Piccinino e Niccolò Fortebraccio. | |||
Nov. | Chiesa | Vico | Lazio | Il vescovo di Recanati Giovanni Vitelleschi lo incarica di conquistare Tolfa con Everso dell’Anguillara; deve presto desistere dalle operazioni. | |
1435 | |||||
Apr. | Chiesa | Fortebraccio | Lazio | Assedia in Montefiascone Giovanni da Crema. | |
Mag. | Lazio e Toscana | Scorta il cardinale Vitelleschi a Viterbo ed a Siena. Rientra a Roma con il prelato e da qui si porta a Sutri con 100 cavalli. Al ritorno scorre attorno a Montefiascone. A Viterbo. | |||
Giu. | Lazio | Assedia in Vetralla Giacomo di Vico; distrugge i raccolti del circondario. Ripete le stesse devastazioni a Casamala, Caprarola, Carbognano e Giugnanello. | |||
Lug. | Umbria | Con la cattura di Leone Sforza da parte di Niccolò Fortebraccio si sposta alla guardia di Todi con Giorgio da Narni. | |||
1436 | |||||
Mar. | Chiesa | Colonna | Lazio | E’ segnalato a Viterbo con Everso dell’Anguillara. Affronta Antonio da Pontedera. | |
Mag. | Lazio | Sconfigge a Priverno Antonio da Pontedera. Il condottiero rivale viene catturato ed è fatto impiccare dal cardinale Vitelleschi. | |||
1437 | |||||
Inverno | Lazio | A Viterbo, allo scopo di riscuotervi le imposte per conto della Camera Apostolica. | |||
Apr. | Lazio | Gli sono saldati 283 ducati sugli 800 di cui è creditore. | |||
Ago. | Chiesa | Re d’Aragona | Campania | In appoggio alle truppe angioine sconfigge gli aragonesi a Montefusco: nello scontro è catturato il principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo. | |
Nov. dic. | Campania | Cade in un agguato a Mercato Saraceno; fatto prigioniero, è liberato solo a dicembre alla stipula di una tregua di tre mesi tra i pontifici ed il re Alfonso d’Aragona. | |||
1438 | |||||
Gen. | Puglia | A Bisceglie, con il cardinale Vitelleschi. | |||
Feb. | Puglia | Con la fuga da Bisceglie del cardinale Vitelleschi a Venezia Paolo Tedesco rimane alla testa dell’esercito pontificio assieme con Lorenzo Attendolo. | |||
Mar. | Puglia | Ottiene del denaro da Jacopo Caldora per potere continuare la guerra. | |||
Mag. | Lazio | E’ fatto catturare a Corneto (Tarquinia) dal cardinale Vitelleschi. Viene impiccato perché sospettato di volere passare agli stipendi degli aragonesi. |
CITAZIONI
-Alla battaglia dell’Aquila “Paulo Todisco più che paladinu/ …/ L’undecima scj fo una giente fiera,/ Paulu Todisco con sua gente mangia (grande)/ La qual squatra fo de Tartallischy/ Foro trecento assay gallyardy e flischy.” VALENTINI