Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
PAOLO DELLA MOLARA (Paolo Annibaldi)
- 1443 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1427 | |||||
Lug. | Venezia | Milano | Lombardia e Veneto | Fatto prigioniero dai viscontei, viene inviato dal duca di Milano Filippo Maria Visconti presso il Carmagnola con alcune proposte di pace, non aventi altra finalità che quella di ritardare le operazioni belliche. Il della Molara viene condotto sotto buona custodia a Verona ed a Venezia. | |
1431/1434 | Chiesa | Colonna | Lazio | Milita nel quadriennio nella compagnia di Micheletto Attendolo. Ha il comando di 30 cavalli. Nel primo anno della sua condotta ha l’incarico di capitano di Velletri. E’ inviato con 800 fanti ad assediare la rocca di Lariano, espugnata e data alle fiamme su ordine dell’Attendolo. | |
1435 | |||||
Ago. | Chiesa | Vico | Lazio | Combatte il prefetto Giacomo di Vico. Assale Vetralla con Everso dell’Anguillara. | |
Sett. | Lazio | Si congiunge con Orso Orsini; assale Vitorchiano, di cui distrugge i vigneti del contado. Gli abitanti riconoscono al patriarca Giovanni Vitelleschi 1200 fiorini e trasportano a Roma 500 some di frumento. | |||
1436 | |||||
Mar. | Re d’Aragona | Angiò | Lascia gli stipendi dei pontifici con Mario Orsini per condursi al soldo del re Alfonso d’Aragona contro Renato d’Angiò. | ||
1438 | |||||
Ott. | Chiesa | Lazio | Scorta a Viterbo con 100 cavalli il cardinale Vitelleschi. | ||
Nov. | Chiesa | C.di Castello | Toscana e Umbria | Viene inviato con 150 cavalli ad occupare Città di Castello: si ferma a Castiglion Fiorentino dove è sorpreso all’alba da altrettanti cavalli di Leone Sforza giunto in soccorso di tale località. Il cardinale Giovanni Vitelleschi scrive indignato a Francesco Sforza. Il condottiero si scusa dell’atto ostile del fratello, lo attribuisce ad errore e fa restituire i suoi beni a Paolo della Molara. | |
1439 | |||||
Lug. | Chiesa | Foligno | 300 cavalli | Umbria | Con Rinaldo Orsini ed Everso dell’Anguillara fronteggia il signore di Foligno Corrado Trinci. Si collega con i pontifici a Bevagna con la sua compagnia e 100 fanti. Attacca, indi, Foligno con un esercito forte di 3000 cavalli e di 7/8000 fanti; si accampa ai Marcheselli con il cardinale Vitelleschi e parte delle lance spezzate. A fine mese è deviata nel comune di Vescia Scanzano l’acqua del fiume Menotre che approvvigiona la città. Sono respinti alcuni assalti condotti dai pontifici. |
Sett. | Umbria | Foligno si arrende a patti ai primi del mese. Paolo della Molara si sposta con Antonello della Serra alla guardia di Città di Castello. | |||
1440 | |||||
Giu. | Chiesa | Milano | 80 lance | Umbria Toscana | Con Troilo da Rossano (700 cavalli) interviene in Città di Castello per prevenire le insidie di Niccolò Piccinino su tale località. E’ sconfitto in una scaramuccia in cui perde sette uomini d’ arme. Si rifa in breve tempo battendo gli avversari cui cattura 70 cavalli. Entra in Città di Castello. Sono uccisi alcuni abitanti; i cittadini accolgono i commissari fiorentini inneggiando allo stato della Chiesa. A fine mese prende parte alla battaglia di Anghiari. |
………….. | Chiesa | 100 lance | |||
1443 | |||||
Mag. | Lazio | E’ fatto catturare dal cardinale Ludovico Scarampo nonostante che il suo operato sia difeso dal senatore di Roma Ludovico Petroni. Il mattino seguente è decapitato a Roma senza alcun processo, in Campidoglio, nella Sala della Ragione con Bettino Bino Albanese. Il suo corpo è trasportato davanti alla chiesa di Santa Maria d’Araceli dove viene rinvenuto la mattina seguente. Due giorni dopo sono impiccati anche 4 dei suoi saccomanni. Sposa Giovanna Conti. |
CITAZIONI
-“Era huomo de granne animo, valiente nelle arme quanto homo dello munno, bello dicitore, e de cuorpo non granne, non piccolo.” PETRONE
-“Era valent’huomo.” INFESSURA
-“Huomo di prestante animo e di forza grande, la virtù del qual era sospetta all’huomo più astuto, che forte.” PLATINA
-“Con lui (Troilo da Rossano) ancor Paol Moroliano,/Animoso e gagliardo, un fero uccello,/Che di patria e virtù era romano.” Dalla citazione di un codice della Magliabecchiana di Firenze riportata da FABRETTI