Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
PAOLO DA PARRANO
- 1509 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1495 | |||||
Lug. | Firenze | Pisa | Toscana | Milita agli stipendi dei fiorentini contro i pisani. E’ segnalato al campo di Ponsacco con il commissario Piero Capponi. | |
1496 | |||||
Sett. | Toscana | Luogotenente di Ranuccio da Marciano. In un attacco portato a Pisa ferisce in uno scontro Lucio Malvezzi. | |||
1502 | |||||
Lug. | Firenze | Medici | Toscana | Al campo di Laterina con il commissario generale Antonio Giacomini. E’ inviato a Montedoglio con 100 cavalli leggeri per contrastare le milizie di Vitellozzo Vitelli e di Giampaolo Baglioni penetrate in Val di Chiana. | |
Sett. | Firenze | Pisa | Toscana | Affronta i pisani con Ambrogio da Landriano. A seguito di una scorreria degli avversari nel volterrano (razziati 300 bovini e 400 pecore) ritorna con il Landriano al campo di Laterina allo scopo di controllare i movimenti delle truppe del Vitelli e quelle del Baglioni. | |
1503 | |||||
Mag. | Firenze | Pisa | 40 cavalli leggeri | Toscana | Ha il comando di 40 balestrieri a cavallo. Collabora con il commissario generale Antonio Giacomini. |
1504 | |||||
Gen. | Toscana | Si trova a Prato con Antonio Giacomini ed Ercole Bentivoglio al fine di studiare un piano volto a deviare il corso dell’Arno nel pisano e di allagarne il territorio dalla parte della Val di Calci. | |||
Mar. | 40 cavalli leggeri | Toscana | |||
Ago. | Firenze | Pisa | Toscana | Sorveglia con i suoi cavalli leggeri i lavori dei guastatori intenti a deviare il corso dell’Arno alla torre del Fagiano; passa quindi a San Lorenzo alle Corti per controllare gli argini del fiume in piena. | |
1505 | |||||
Apr. | Toscana | Segue Luca Savelli e Chiriaco dal Borgo con 400 cavalli e 500 fanti. Viene rifornita di vettovaglie Ripafratta. I fiorentini si accingono ad espugnare Filettole sull’altra sponda del Serchio per bloccare le linee di rifornimento da Lucca a Pisa. E’ compiuta una scorreria nel contado che termina con la razzia di 400 capi dei bestiame. Al ritorno, sul ponte Cappellese, è sorpreso da Corrado Tarlatini (uomini uomini d’arme, 40 cavalli leggeri e 60 fanti). I pisani recuperano le prede; i fiorentini perdono 50 uomini mentre altri 370 sono fatti prigionieri. | |||
Ago. | Firenze | Comp. ventura | Toscana | Combatte Bartolomeo d’Alviano. Alla testa di 60 cavalli leggeri prende parte alla battaglia di Campiglia Marittima, dove ha modo di distinguersi con Malatesta Malatesta da Sogliano allorché assale con 100 cavalli leggeri la retroguardia avversaria. | |
Ott. | Firenze | Pisa | Toscana | E’ inviato a Ripafratta. | |
1506 | |||||
Ago. | Firenze | Pisa | Toscana | Si collega con Michelotto Coreglia; sul Monte di San Giuliano (località la Spelonca) cattura un ambasciatore lucchese (Bono Boni) e 12 cittadini Pisani, tutti di ritorno da Genova, dove si sono recati alla ricerca di denaro per le paghe della guarnigione di Pisa. Nell’imboscata sono fatti prigionieri anche 30 cavalli, tra cui Rinieri della Sassetta. Quest’ultimo riesce a fuggire dopo aver corrotto alcuni soldati del Coreglia. I fiorentini si appropriano pure di 12 muli carichi di masserizie e di denaro. | |
1507 | |||||
Ago. | Toscana | Scorre con Musacchino di Musacchio e Bandino da Castel della Pieve (200 cavalli leggeri e 1000 fanti) sino alle mura di Pisa. I 3 condottieri si impadroniscono nei borghi del capoluogo di 120 capi bovini e fanno prigionieri 30 contadini. Viene consegnato un ducato ad ogni soldato che fa un prigioniero. | |||
1508 | |||||
Feb. | Firenze | Pisa | Toscana | Al campo di Cascina. Dà il guasto al contado pisano con la sua compagnia di cavalli leggeri affiancando il commissario Niccolò Capponi. | |
Mar. | Toscana | E’ lasciato alla guardia del campo con la sua compagnia e 200 fanti allorché i fiorentini si muovono per trasferirsi sotto Pisa. | |||
1509 | |||||
Apr. | Toscana | Il Sabato Santo si presenta davanti alla Porta Parlascio di Pisa con 200 fanti del Casentino. Secondo accordi precedenti Alfonso Muto (trattato doppio) invita i suoi uomini ad entrare nella città; venti fanti scalano le mura. Paolo da Parrano, secondo gli accordi, inizia a rovinare la porta che dà sulla strada per Lucca. I fiorentini si accorgono dell’imboscata predisposta dagli avversari; intervengono nel successivo scontro le artiglierie pisane che uccidono il Parrano con molti fanti. |
CITAZIONI
-“Chondotiere fedele e savio et animoso.” CERRETANI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia