PAOLO DA CALBOLI/ PAOLUCCIO DA CALBOLI

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1819
Rocca di Meldola
Rocca di Meldola

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

PAOLO DA CALBOLI/ PAOLUCCIO DA CALBOLI.

Figlio di Fulceri da Calboli, padre di Francesco da Calboli.

+1348

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1314da CalboliForlìRomagnaCon il padre Fulceri torna all’obbedienza degli angioini che hanno il controllo di Forlì.
1315
Ago.GhibelliniForlìRomagna

Sempre con il padre appoggia Cecco Ordelaffi ed altri ghibellini nel rientrare in Forlì ai danni degli Orgogliosi. Il comando viene preso dall’Ordelaffi; Paolo e Fulceri da Calboli hanno il comando della prima squadra, la seconda è condotta da Uberto Malatesta, conte di Ghiaggiolo, e da Sinibaldo Ordelaffi, la terza da Ranieri e da Giovanni da Calboli, la quarta da Cecco da Pietracuta e da Cecco Zappettino; la quinta, agli ordini di Cecco ed Antonio Ordelaffi, comprende tutti i ghibellini fuoriusciti.

Sett.Romagna

Entra in Forlì e si impadronisce della Piazza Maggiore. Al rumore accorre Marchese degli Orgogliosi con i suoi soldati e quelli di Ferrandino Malatesta. Lo scontro si rivela sanguinoso. Gilberto di Santilla è mandato a chiamare a Castrocaro Terme. L’angioino si presenta alla porta cittadina ma non ha il coraggio di contrastare il popolo in armi. Gli Orgogliosi devono abbandonare la città.

Nov.CalboliForlìRomagna

A metà mese il podestà di Forlì Uberto Malatesta entra nel quartiere cittadino, residenza dei Calboli. Cattura Francesco, Nicoluccio, Paolo e li affida in custodia a Sinibaldo Ordelaffi. Costui, anziché ucciderli o incarcerarli, li scorta fino alle mura e li lascia liberi di andarsene. I fratelli raggiungono il padre Fulceri, che in quel momento si trova a Castrocaro Terme: insieme decidono di effettuare un ultimo tentativo per rientrare in Forlì. Chiedono aiuto al nuovo rettore di Romagna Diego della Ratta.

1322
Mag.OrvietoCapitano di guerraUmbria
1333
Mar.Orvietoda Baschi50 cavalli e 50 fantiUmbria

E’ eletto dagli orvietani anche difensore del popolo. Gli è riconosciuto uno stipendio di 2100 fiorini. Contrasta i Baschi e condanna alla decapitazione i membri dell’ Ufficio dei Sette con l’accusa di cospirazione. La sentenza verrà convertita, in un secondo momento, con il confino.

Dic.ChiesaForlìRomagna

Ritorna in Romagna; si unisce con il vescovo di Sarsina Francesco da Calboli ed il capitano pontificio Gherardo da Castelnuovo per combattere i fuoriusciti di Cesena, Francesco Ordelaffi e Ramberto Malatesta. Occupa Formignano, Polenta;  ottiene anche, senza trovarvi resistenza, Scanello, Diolaguardia ed altre località.

1334
Gen.RomagnaE’ costretto a ritirarsi a causa dei rigori invernali.
……..ChiesaForlìRomagna
Dic.RomagnaSi impadronisce di Montecavallo. Stipula un trattato di pace con gli avversari.
1335
Mag.RomagnaE’ nominato podestà di Meldola. Viene assediato nella località da Francesco Ordelaffi e da Giovanni degli Ubaldini.
Ott.Romagna

Dopo sei mesi di assedio una colonna fiorentina, agli ordini di Pietro Gianni da Siena, forza il blocco e rafforza il presidio. Ai fiorentini si aggiungono i pontifici del tesoriere Francesco Truello.  Gli assalitori sono costretti  a desistere dalle operazioni di assedio ed a ripiegare. Segue la riconciliazione fra le parti. Francesco Truello non riesce a sottrarsi alla cattura, ed al conseguente taglio delle mani, per avere incontrato molte difficoltà nel contare i 1500 fiorini spettanti a Paoluccio da Calboli per la strenua resistenza della rocca.

1337
Apr. lug.SienaCapitano di guerraToscanaCapitano di guerra per sei mesi. A luglio ottiene pure l’incarico di podestà della città.
1344
Giu.FirenzeToscanaCapitano del popolo. Fa condannare ingiustamente il conte Bandino di Romena.
1348Muore.

NESSUNA CITAZIONE

Fonte immagine in evidenzA: wikimedia

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