PALMERIO TIBERTI

0
2658

Last Updated on 2023/06/21

PALMERIO TIBERTI  Di Cesena. Fratello di Achille Tiberti e di Polidoro Tiberti.

  • 1505 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1495
Lug.TibertiMartinelliRomagnaA metà mese entra in Cesena con i fratelli Achille, Polidoro ed Ettore. A sera irrompe, durante il vespro, nella chiesa di San Francesco dove si sono radunati i Martinelli con i loro sostenitori. E’ fatta strage degli avversari (25 uomini).
1496
Apr.Romagna

Recupera agli avversari il castello di Monte Ghiottone (Monte Iottone): quando costoro sono obbligati ad arrendersi per mancanza di viveri e di acqua fa impiccare i 24 prigionieri.

Giu.Romagna

Scorre nottetempo e razzia 150 capi di bestiame, tra cavalli e buoi, che appartengono ad alcuni cesenati. Seguono altre depredazioni nel contado di Gatteo.

Lug.RomagnaAsseconda in Cesena il fratello Achille nella strage della fazione avversa dei Martinelli. Alla guardia della rocca.
……..RomagnaInterviene in Bertinoro con 400 fanti. Dopo dodici giorni esce dalla località su pressione del fratello Achille.
Ott. dic.Guerra privataRomagna

Coadiuva a Civitella di Romagna Antonio Fabbri contro i suoi avversari. La feroce resistenza di questi ultimi lo costringe a fuggire a Forlimpopoli dopo essere stato ferito al volto ed a una gamba.

1498
Nov.VeneziaFirenze300 fanti e 25 cavalli leggeriRomagna

Aiuta i veneziani in Romagna contro i fiorentini;  fornisce loro truppe e vettovaglie. Gli è concessa una condotta e gli è ordinato di puntare su Galeata per prestare soccorso a Ramberto Malatesta da Sogliano: non si muove per una vecchia inimicizia che lega i due signori romagnoli. Rientra in Romagna.

Dic.Toscana  Romagna

Trasferito nel Casentino, opera sui Monti della Verna: è inviato dal duca di Urbino Guidobaldo da Montefeltro in difesa di Montefattucchio; il suo intervento si rivela tardivo. La sua compagnia è infine scompaginata dai fiorentini per cui è costretto a rientrare a Cesena. Chiede di ricostituirne l’organico e si reca a tale scopo a Ravenna.

1499
Gen.RomagnaDomanda denaro ai veneziani.
Mag.Il suo comportamento nel conflitto è biasimato a Venezia nel Collegio dei Pregadi dal provveditore Giacomo Venier.
Nov.TibertiMartinelliRomagna

Esce da Cesena con i fratelli Achille e Polidoro Tiberti e Malatesta Malatesta da Sogliano per affrontare 500 fanti tedeschi, spagnoli e guasconi condotti dai fuoriusciti della città. Segue una breve scaramuccia.

1500RomagnaDeve abbandonare Cesena e riparare a Bertinoro.
1502
Nov.CondottieriChiesaRomagna

Combatte Cesare Borgia ed i pontifici a favore di Guidobaldo da  Montefeltro; con i suoi fautori si impossessa di Monte Ghiottone e ne scaccia ancora una volta i Martinelli. Ramiro di Lorca ordina di catturarlo: fugge a Ravenna.

Dic.RomagnaE’ dichiarato ribelle e gli sono confiscati i beni. cattura il Manacosa, un capitano di fanti agli stipendi dei pontifici.
1503
Gen.UrbinoChiesaMarcheAl servizio di Guidobaldo da Montefeltro. Entra con i Fregoso nella rocca di San Leo.
Ago.VeneziaChiesaRomagnaAffianca il signore di Rimini Pandolfo Malatesta in un’azione di quest’ultimo a Cesenatico.
Sett.Romagna

Esce dal ravennate agli ordini di Guidobaldo da Montefeltro; occupa Santarcangelo di Romagna con 700 fanti e 150 cavalli; si sposta a Carpineta. Costretto ad abbandonare la località, è giudicato in contumacia da Cesare  Borgia: è posta una taglia di 200 ducati per chi lo catturi vivo e di 100 per chi lo consegni morto. Si rivolge su Cesena con la speranza che gli siano aperte le porte della città: il governatore Antonio del Monte San Savino lo respinge con il sostegno della popolazione. Battuto, si rifa conquistando Longiano; con Lattanzio da Bergamo si dirige a Cervia ed assale invano Montiano. Scorre a Cazano; Niccolò Guerra da Bagno recupera il castello di Montebello da Palmerio Tiberti conquistato in precedenza, gli toglie tutte le prede e lo scaccia dal cesenate.

Ott.Romagna

Minaccia nuovamente Cesena. Entrato nella città con pochi soldati feltreschi e l’aiuto di alcuni religiosi, è costretto a fuggire. A San Pietro in Campiano con 300 fanti.

Nov.RomagnaA Carpaneda. Se ne allontana con la nomina a papa di Giulio II.
Dic.ChiesaLazio

Con la sottomissione di Cesena allo stato della Chiesa si reca a Roma come ambasciatore della città. Al rientro a Cesena ne passa alla guardia.

1504
Gen.ChiesaBorgiaRomagnaPrende parte all’assedio di Cesena.
1505Muore.

NESSUNA CITAZIONE

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi