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PAGANO DI PANICO (Paganino di Panico) Ghibellino. Conte. Figlio di Ettore di Panigo. Signore di Badolo.
- 1390 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…….. | Lombardia | Milita agli stipendi del signore di Milano Bernabò Visconti. Abita a Lodi. | |||
1359 | |||||
Apr. | Milano | Chiesa | Emilia | A Formigine con Anchino di Baumgarten. | |
Sett. | Emilia | Inizia a Formigine la costruzione di un castello. | |||
1360 | |||||
Gen. apr. | Milano | Bologna | Emilia | Milita al servizio del signore di Milano Bernabò Visconti contro il signore di Bologna Giovanni Visconti da Oleggio. E’ segnalato a Casalecchio di Reno da dove lancia continue incursioni nel territorio circostante. A febbraio viene attaccato in tale bastia di cui è stato preposto alla guardia: dalla località blocca il flusso delle acque del fiume prima diretto a Bologna. Ad aprile organizza un trattato con 2 fanti marchigiani ed un ragazzo del presidio del castello di San Felice per fare entrare le truppe viscontee nella città. La trama è scoperta; i malcapitati sono trascinati per le vie cittadine a coda d’asino e sono impiccati sui merli del castello. Pagano di Panico persevera nelle sue operazioni. | |
Lug. | Lombardia | Si trova nel cremonese a Casalsigone. Tenta di impadronirsi per trattato del castello di Santa Maria in Monte per mezzo di Pirotto di Piacenza. | |||
Ago. | Emilia | Si accorda con Menchino da Crespellano per avere la torre di Pragatolo. Costui fa uscire con un pretesto parte dei difensori; subito dopo alza il ponte levatoio perché non vi possano più rientrare. I soldati rimasti nella torre comprendono il significato della manovra, abbassano il ponte e Menchino da Crespellano deve darsi alla fuga. Pagano di Panico dalla bastia della Canonica (Casalecchio di Reno) controlla tutta la valle del Reno; continua a travagliarne i dintorni facendo deviare l’acqua del fiume . | |||
Sett. | Emilia | Rimane fedele al signore di Milano Bernabò Visconti di fronte all’esercito ecclesiastico rafforzato dalla presenza di 6000/7000 ungheri agli ordini di Simone della Morte. | |||
Ott. | Emilia | Respinge nel bolognese gli attacchi portati dal signore di Rimini Galeotto Malatesta. Suoi fautori entrano nel castello di Brandizzo uccidendo il castellano Bertanello d’Agliano. | |||
Nov. | Emilia | E’ assalito nella bastia di Casalecchio di Reno da Galeotto Malatesta e dagli ungheri di Simone della Morte militanti al servizio del cardinale legato Egidio Albornoz. Costretto alla resa, é fatto prigioniero con Leonardo di Panico e Piccinello della Mostacha. | |||
1362 | |||||
Mar. | Emilia | Ottiene per tradimento di un prete il castello di Badolo. | |||
…….. | Panico | Bologna | Emilia | Mantiene il controlla di alcuni castelli sulla montagna bolognese tra cui Badolo, Caprara e Battidizzo. Respinge più volte gli attacchi dei bolognesi. Con l’arrivo del cardinale Albornoz in Emilia firma una tregua con i pontifici. | |
1363 | |||||
Apr. | Emilia | A seguito della sconfitta viscontea di Solara si trasferisce con Antonio di Maghinardo alla difesa del castello di Formigine. | |||
Ago. | Lombardia | I bolognesi conquistano i castelli controllati dai suoi famigliari. Pagano è segnalato al fianco di Bernabò Visconti. | |||
1368 | |||||
…….. | Lombardia | Podestà di Bergamo. | |||
Mag. | Milano | Lega | Lombardia | Alla difesa della bastia di Borgoforte con Francesco Ordelaffi, Federico Gonzaga e Guido Savina da Fogliano (200 cavalli e 1000 fanti). La fortezza è investita dall’esercito dei collegati condotto dall’imperatore Carlo di Boemia (20000/40000 uomini). I difensori sono costretti a cedere. | |
1370 | |||||
Ott. | Lombardia | A Milano come teste all’atto di donazione di Sarzana, Avenza, Carrara, Santo Stefano di Magra, effettuata da Bernabò Visconti a favore della moglie Regina della Scala. | |||
…….. | Milano | Firenze | Toscana | Occupa San Miniato ed entra nella rocca. E’ qui catturato con i suoi uomini allorché gli avversari recuperano tale centro. | |
1375 | |||||
Mag. | Lombardia | A Vimercate. | |||
1378 | |||||
Feb. | Lombardia | E’ segnalato ancora a Vimercate. | |||
Ago. | Milano | Verona | Veneto | All’assedio di Verona. | |
Dic. | Emilia | Capitano di Monteforte (Montese) nel modenese. | |||
1380 | |||||
…….. | Lombardia | Podestà di Bergamo. | |||
Giu. | Milano | Guelfi | Lombardia | Fa uccidere alcuni guelfi che si sono ribellati ai viscontei. Con 400 uomini si attenda a Sforzatica ed a Desio; subito dopo si sposta a Limone. | |
Lug. | Lombardia | Si trova nuovamente a Casalsigone. Si porta in tutta fretta in soccorso del signore di Mantova Ludovico Gonzaga, il cui territorio è minacciato dal passaggio degli ungheri di Carlo di Durazzo diretti verso il regno di Napoli. | |||
Dic. | Lombardia | Fa decapitare a Bergamo Bono Foresti. | |||
1381 | |||||
Sett. | Milano | Guelfi | Lombardia | Si collega con Fernando Gropello; alla testa di 500 cavalli e di numerosi fanti ghibellini assale all’improvviso Endine ed espugna il castello in cui si è rinchiuso Merino dell’Olmo. L’avversario muore per le ferite riportate nel combattimento. | |
1385 | |||||
Mag. giu. | Visconti | Milano | Lombardia | E’ sempre a Bergamo come capitano e podestà della città. Con la cattura di Bernabò Visconti da parte del nipote Gian Galeazzo vuole mantenere la città fedele al figlio di Bernabò, Rodolfo; fa impiccare ai merli di un palazzo 8 suoi provvigionati accusati di tradimento. E’ assediato nella cittadella da 500 lance capitanate da Antonio Porro. A metà giugno, ricevuto del denaro dagli avversari, abbandona Bergamo con tutti i suoi uomini, 12 carri di masserizie e 2 muli che trasportano il denaro preso a credito dai cittadini ed appartenente a Rodolfo Visconti. In precedenza dalla cittadella sono partiti altri 10 carri. Pagano di Panico si trasferisce a Dovara. | |
1390 | Muore. |
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Fonte immagine in evidenza: wikipedia