Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
OTTAVIANO SIGNORELLI Di Perugia. Fratello di Bino Mancino Signorelli. Nipote di Giampaolo Baglioni.
1491 – 1530 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1513 | |||||
Mar. | Lazio | A Roma con Giampaolo e Sforza Baglioni allo scopo di rendere omaggio al nuovo papa Leone X. | |||
Ott. | Venezia | Spagna | Veneto | Milita nelle compagnie del signore di Perugia Giampaolo Baglioni. E’ fatto prigioniero nella battaglia di Creazzo. | |
1515 | |||||
Apr. | Veneto | Scorta da Perugia a Padova la moglie di Malatesta Baglioni che desidera raggiungere il marito militante agli stipendi della repubblica veneta. | |||
1522 | |||||
Gen. | Comp. ventura | Chiesa | Umbria | Segue Francesco Maria della Rovere, Malatesta ed Orazio Baglioni contro i pontifici; con Filippo Ranieri e Febo di Teo affianca costoro all’attacco portato a Perugia alla Porta di Fontenova; respinto si ritira a Ponte Felcino. | |
1529 | |||||
Lug. | Perugia | Impero | Umbria | ||
Sett. | Firenze | Impero | 150 fanti | Toscana | Ad Arezzo. Con l’avvicinarsi dell’ esercito avversario con Francesco del Monte a Santa Maria spinge i fiorentini ad abbandonare il centro senza alcun tentativo di resistenza; per tale fatto è accusato di viltà dal capitano Jacopo Altoviti e dal podestà Mariotto Segni: un ammutinamento dei fanti, infine, costringe i fiorentini a lasciare la località. |
Ott. | Toscana | Alla difesa di Firenze, ove ha il comando della cavalleria. Colloca i suoi alloggiamenti alla Porta di San Pier Gattolini (Porta Romana). | |||
Nov. | Toscana | Muove verso Borgo San Sepolcro per prestare soccorso a Napoleone Orsini in difficoltà di fronte all’azione di Alessandro Vitelli. | |||
Dic. | Toscana | Presenzia alla rassegna delle truppe tenuta da Malatesta Baglioni al Monte di San Miniato. Ha il compito di sostenere da San Pier Gattolini Stefano Colonna nella sua azione a Santa Margherita a Montici; contrasta gli imperiali agli ordini di Giovambattista Savelli, di Pirro Colonna e di Braccio Baglioni finché il capitano generale Malatesta Baglioni fa sfumare l’iniziativa facendo suonare in anticipo la ritirata. | |||
1530 | |||||
Apr. | Toscana | Chiede di essere inviato alla difesa di Volterra. Assalito durante la marcia, nello scontro rimane ferito il Balordo e viene ucciso Niccolò da Sassoferrato. Si collega nella città con il commissario Francesco Ferrucci, | |||
Mag. | Toscana | Affianca Malatesta Baglioni nel suo vano attacco alla Colombaia; esce da San Pier Gattolini con Pasquino Corso e Giovanni di Torino. Ottaviano Signorelli viene ucciso nella ritirata per un colpo di archibugio alla gola mentre sta cercando di risalire sulla sua cavalcatura per rientrare nelle trincee. Portato in Firenze muore dopo quattro giorni. trecento poveri della città, ciascuno con una torcia in mano, seguono le sue esequie. Il fatto d’armi in cui rimane ucciso è dipinto da Giorgio Vasari nel palazzo dei Principi di Toscana. Le sue spoglie sono trasferite a Perugia dai suoi parenti. |
CITAZIONI
-“Fra Colonnelli Perugini huomo nobilissimo e valoroso molto.” GIOVIO
-“Valoroso Perugino.” ULLOA
-“Illustre Capitano..Nobile perugino e capitano espertissimo.” VERMIGLIOLI
-“Seguita dopo questi il Signorello/ Ottaviano, al mondo novo Marte/ ha tutta bianca la sua insegna, quello/ poi una traversa negra la disparte/ in mezzo e poi ritratto: un grande uccello/ ch’un altro ha sottomesso con grand’arte/ demostra: ch’ha speranza anchora, lui/ cacciar al basso: l’inimici sui:/…/ Come potrò lodar tanto che baste/ quel gran Marcello, o, novo Scipione,/ no’ par ch’el nome suo macule , o guaste/ Della vittrice antiqua natione/ Octavian, che le sue inimice haste/ a terra spinge, e Italia in pace pone/ solo aggionto il cognome, Signorello/ denota l’alto ingegno, e suo cervello.” ROSEO
-“Di fatto uno dei migliori guerrieri del secolo XVI.” ADEMOLLO
-“Che era uno de più bravi Capitani, che havessero i fiorentini.” LAZARI
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