Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
OTTAVIANO RIARIO Di Roma. Signore di Imola e Forlì.
Fratellastro di Giovanni dei Medici, cognato di Troilo dei Rossi, cognato di Giberto Pio, Giovanni Gonzaga e Pandolfo Malatesta.
1479 (settembre) – 1523 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1479 | Suo padrino di battesimo è il cardinale Rodrigo Borgia, il futuro papa Alessandro VI. | ||||
1488 | |||||
Apr. | Romagna | E’ catturato con un fratello in occasione dell’assassinio del padre Girolamo da parte di alcuni congiurati. E’ minacciato di essere ucciso: la madre Caterina Sforza non cede la rocca di Forlì in cui si è rifugiata. E’ liberato dall’esercito sforzesco. | |||
Giu. nov. | Romagna | Ad Imola con Giampietro Bergamino; resta nella città fino a metà novembre. A luglio ottiene dal papa Innocenzo VIII l’investitura di Imola e di Forlì. | |||
1494 | Napoli Chiesa | Francia | Romagna | Assoldato da aragonesi, pontifici e fiorentini si collega in Romagna con le milizie del duca di Calabria Alfonso d’Aragona per combattere i francesi. Non prende parte in alcun modo alla campagna. | |
1495 | |||||
Feb. | Romagna | A Faenza, alle nozze della sorella Bianca Maria con il signore della città Astorre Manfredi. | |||
Ago. | Romagna | La madre Caterina si innamora di Giacomo Feo, un giovane di umili condizioni al servizio di Girolamo Riario probabilmente come stalliere, e lo sposa. Ottaviano, pur rimanendo nell’ombra, convince uomini a lui fedeli ad uccidere il Feo. La madre reagisce con ferocia e fa uccidere più di 40 persone, a volte anche con sospetti di poca consistenza, per avere avuto parte alla congiura. | |||
1498 | |||||
Mag. lug. | Firenze | Pisa Venezia | 100 lance e 100 cavalli leggeri | Toscana | E’ segnalato all’assedio di Pisa con 100 uomini d’arme e 100 cavalli leggeri. A luglio sosta con Ludovico della Mirandola in Val di Nievole fino allo spirare della lega in essere tra il duca di Milano ed i veneziani. Al suo termine raggiunge il campo fiorentino. |
Ago. | Romagna | Ritorna a Forlì con cinque squadre di cavalli per controllare i movimenti di Giampaolo Manfrone che, in precedenza, ha compiuto una scorreria in tale territorio. | |||
Nov. | Toscana | Nel Casentino con 80 lance e 40 cavalli leggeri. Rientra nelle sue terre ed il suo posto viene preso da Albertino Boschetti. | |||
1499 | |||||
Gen. | Emilia e Romagna | A Ferrara. Lascia la località per muovere contro Sorbano al fine di combattervi Ramberto Malatesta da Sogliano favorevole ai veneziani. | |||
Feb. | Lombardia | A Milano ospite del duca Ludovico Sforza. | |||
Apr. | Romagna | A Forlì per i funerali di Ottaviano Manfredi. | |||
Lug. | Milano | Francia Venezia | 100 lance | Lombardia | Si muove in soccorso del duca Ludovico Sforza in guerra con francesi e veneziani. |
Sett. | Firenze | Pisa | 100 lance e 100 cavalli leggeri | Toscana | Ottiene a patti Vicopisano. |
Nov. dic. | Forlì | Chiesa | Romagna | Minacciato da Cesare Borgia, si rifugia ad Imola dove gli abitanti gli si dimostrano favorevoli. Sostituisce il capitano della rocca, l’anziano Giovanni Pietro Mandriani, con Dionigi Naldi. Interviene nella piazza in occasione di un tafferuglio tra fanti tedeschi e guasconi e ne fa rinchiudere alcuni nella rocca: costoro sono scoperti partigiani del duca Valentino. Con l’attacco a Forlì dei pontifici ripara a Firenze. | |
1503 | |||||
Ott. | Riario | Imola | Romagna | Dopo la morte di Alessandro VI chiede aiuto ai veneziani per recuperare i suoi domini. Avute risposte generiche, si reca a Bologna per ottenere da Giovanni Bentivoglio alcuni uomini d’arme; tenta di rientrare in Imola con l’ausilio dei Vaina; è deluso nelle sue aspettative per l’opposizione dei da Sassatello. | |
Nov dic. | Romagna ed Emilia | Pur di riuscire nel suo scopo promette alla Serenissima Casanova dell’Alpe e la stessa Imola (in caso di sua morte senza eredi) in cambio di benefici ecclesiastici per il fratello arcivescovo e di una condotta di 100 lance e di 100 cavalli leggeri. Con Ermes Bentivoglio si colloca davanti alla rocca di Imola alla testa di 2000 uomini. Al fallimento degli obiettivi si ritira a Castel San Pietro Terme con pochi cavalli. Depreda il territorio tra Mordano, Bubano e Bagnara di Romagna, cattura 20 uomini e pretende da costoro una taglia di 2000 ducati. A dicembre è costretto a desistere da ogni iniziativa. | |||
1504 | |||||
Gen. | Romagna | Spera ancora di potere rientrare in Imola; si reca a Caprarola. Il papa Giulio II ed il cardinale di San Giorgio Raffaele Riario gli preferiscono per la signoria di Imola il fratello Galeazzo perché ritengono Ottaviano troppo legato alla madre. | |||
Sett. | Lazio | Si vede trascurato dallo zio cardinale e dal papa Giulio II. Per tale motivo chiede all’ambasciatore veneziano a Roma di potersi trasferire nei territori della Serenissima. | |||
1506 | Lazio | Si fa prete; a metà settembre è nominato vescovo di Viterbo. In tale carica succede allo zio Raffaele Riario, presule della città dal 1498 fino all’anno in corso. | |||
1509 | Lazio | Accoglie in Viterbo il papa Giulio II. | |||
1518 | |||||
Ott. | Lazio | Ospita in Viterbo il fratellastro Giovanni dei Medici. | |||
1523 | Muore a Bologna ai primi di ottobre. Medaglia di Niccolò Fiorentino (o Domenico Cennini). Sposa Isotta Bentivoglio, figlia del signore di Bologna Giovanni. |
CITAZIONI
-“Alla guida della diocesi viterbese Ottaviano rimase fino alla morte..contribuendo in maniera non trascurabile, secondo una consolidata tradizione familiare, al rinnovamento architettonico e urbanistico della città, intervenendo sul palazzo Riario di via della Torre, fra i più caratteristici edifici viterbesi del Quattrocento, e anche sulla tenuta di Bagnaia, già fortificata da Raffaele (Riario) e in seguito da lui arricchita di una palazzina da caccia.” GIANSANTE
-“Was obese, stupid and reputed to be under his mother thumb.” SHAW
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